🍂Capitolo 7🍁

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CAN

Quest’oggi, appena uscito dall’ospedale, ho chiamato Leyla, sperando che potessimo vederci subito. Non le ho accennato nulla telefonicamente ma le ho detto che dovevo parlarle con la massima urgenza. Non mi va più di perdere altro tempo, è già passato un mese e non voglio rischiare che la mente di Sanem perda tutti i ricordi dell’estate.

Ci siamo incontrati fuori l’edificio dove Leyla lavora, le ho spiegato in breve del mio incontro con la dottoressa Keskin. Lì per lì è rimasta ad ascoltarmi senza dire nulla, ho quasi pensato che non fosse d’accordo con la mia proposta di far curare Sanem da un altro medico, ma poi mi ha confidato che anche a lei le cure del dottor Yashin non convincono e mi ha chiesto di richiamare subito la dottoressa Keskin per prendere un nuovo appuntamento. Per fortuna già domani possiamo andare da lei; è stata gentile a mettere subito a nostra disposizione un’ora del suo tempo.

«Credi che potremmo già raccontare a Sanem la verità?» mi ha chiesto ansiosa.

«Magari aspettiamo domani e un passo per volta le racconteremo tutto» le ho risposto.

«Voglio avvertire di questo anche i miei genitori. È giusto che sappiano.»

«Aspetta, Leyla! Cosa gli dirai? Non sanno nulla di me e tu non hai ancora parlato con la neurologa. Aspettiamo domani» le ho consigliato.

«Va bene, Can, hai ragione. Almeno fammi avvisare nonna Huma. Sai bene quanto anche lei sia in pensiero per tutta questa storia.»

Leyla ha così avviato una videochiamata.

«Guarda qui chi c’è, nonna!» ha detto poi, inquadrandomi.

«Ciao, nonna Huma!»

«Can? Sei un disgraziato. Perché non vieni mai a trovarmi?»

«Presto. Presto verrò a trovarti, lo prometto.»

«Nonna, abbiamo qualcosa d’importante da dirti. Puoi ascoltarci?»

Le abbiamo spiegato il mio incontro con la neurologa e ciò che mi ha detto. Nonna Huma è rimasta senza parole ma poi è convenuta con noi nel rivolgerci finalmente ad un altro dottore.

«Comunque, credo che Sanem voglia estorcermi qualcosa sulle sue vacanze. Stasera viene a cena da me» ha detto nonna Huma.

«Allora vengo anch’io, nonna, se non ti dispiace!»

«No, Leyla, le ho promesso che saremmo state da sole. Ma stai tranquilla, non le racconterò niente che non vogliate dirle voi. Potresti raggiungerci dopo cena. Vieni anche tu, Can!»

La sua proposta mi ha spiazzato.

«E cosa diremo a Sanem?» ho domandato.

«La verità. Credo sia arrivato il momento» ha risposto nonna Huma.

«Ma così Sanem non si fiderà di me. Dirle così su due piedi che ci siamo frequentati, che stavamo insieme… la manderà in confusione» ho asserito.

«Potremmo dirle che vi siete conosciuti a Tenerife ma senza dirle di voi due» ha proposto Leyla. «Così andiamo per gradi ma senza mentirle veramente.»

«Mi sembra un’ottima idea» ha confermato nonna Huma. «Bene, ragazzi miei, ci vediamo stasera!»

⌛⏳⌛

«Cosa ci fai tu qui?» la domanda di Sanem è più che lecita.

Mi sono letteralmente perso nei suoi occhi. È bellissima. Seppure sia vestita in maniera molto semplice le salterei addosso e la tempesterei di baci.

«Ci vuole uccidere?» mi domanda in maniera ipnotica.

«Chi vi vuole uccidere?» le chiedo di riflesso.

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