Capitolo 21

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"Fermata Campofiore ultima chiamata"

"Signorina...." "signorina mi scusi il disturbo ma si deve svegliare" "signorina"

"NON SONO STATA IO LO GIURO!" Di colpo mi sveglio da un incubo orribile in cui venivo incolpata di aver ucciso una bambina. Un signore molto anziano è in piedi davanti a me che mi da piccoli colpetti sulla spalla. Fa un piccolo salto di sorpresa poi mi fa un sorriso dolce"Oh finalmente! Mi scusi per averla svegliata ma credo che lei debba scendere a questa fermata"di corsa guardo fuori dal finestrino. È sera ma una scritta viene illuminata da grandi lampioni FERMATA CAMPOFIORE. Merda!

"Grazie signore lei è davvero gentile!" Prendo tutte le miei cose compresi i tacchi che avevo tolto, ma non li rimetto perché devo correre. Scalza mi avvio verso la porta, ma nel momento in cui arrivo questa si chiude. Cazzo.

"Apra per favore! Apra!" Sbatto le mani sul vetro più e più volte incazzata con me stessa per aver saltato la fermata. Il treno inizia a muoversi.

"Vi prego aprite!"
"Apra! Devo scendere!"
Non riesco a trattenermi e le lacrime scorrono sul mio viso "vi prego...". All'improvviso il signore che mi aveva svegliata inizia a gridare "Fermi il treno!" Ripetendolo più e più volte. Altre persone si uniscono a lui e alla fine tutti i passeggeri gridano "Fermi il treno!! Fermi il treno!" Di colpo il treno si blocca e le porte si aprono. Mi asciugo le lacrime e vado ad abbracciare il signore che mi ha aiutato "come faceva a sapere che era la mia fermata?"

"Prima stava disegnando su un blocco il parco di Campofiore... non volevo sbirciare ma è davvero brava"

"Mi ha salvato la vita, lei è un angelo!" grido mentre esco dal treno. Al contatto con l'asfalto freddo, provo un brivido percorrermi i piedi fino ad arrivare su per la schiena e mi ricordo di essere ancora scalza. Prendo dalla mia borsa le mie converce nere e le indosso. Poso i tacchi che rimetterò prima di andare alla festa. Vado su facebook per vedere l'indirizzo della casa e mi accorgo dell'ora: 20.40. Sono abbastanza in orario ma devo trovare un passaggio per arrivare a destinazione. Vado al bar della stazione e chiedo il numero dei taxi. La barista quasi mi ride in faccia "ragazzina non ci sono taxi qui. é così piccolo questo paesino che puoi arrivarci anche a piedi" mi dice la signora "si mai io devo andare ad una festa che inizia alle nove! Non so come arrivarci!" poi sento il telefono vibrare. Rispondo subito senza neanche guardare il nome "pronto?"
"prima di riattaccarmi in faccia sono alla stazione se ti serve un passaggio te lo posso dare io" stacco il telefono dall'orecchio e guardo il nome della persona che mi ha chiamata. Hector.
"no non voglio il tuo aiuto grazie" prima di riattaccare lui grida "dai ti chiedo scusa, lo so che mi odi ma devo andare anch'io alla festa di Callie. Giuro che nel tragitto non ti stupro!" dice ridendo "non mi fai ridere Hector" "e dai lo so che ti serve un passaggio!" ci penso un'attimo prima di rispondere. Ha ragione ho bisogno di un passaggio ma da lui..... "ok accetto ma non farti strane idee" poi sento una mano sulla mia spalla che mi fa saltare. Mi giro e me lo ritrovò lì, davanti a me. Sul suo naso c'è un piccolo livido per il pugno di Theo. Lui però è sempre bellissimo. Purtroppo.
"come faccio a non farmi strane idee se ti vesti così?!" mi porge una mano e poi aggiunge "andiamo?" io la scanso e gli faccio cenno di indicarmi la macchina "è quella lì" dice indicando una Mercedes grigia. Saliamo in macchina e ogni volta che mi giro a guardarlo lo becco che fissa le mie gambe. Io cerco di abbassarmi il più possibile il vestito poi gli dico " guardale un'altra volta e ti ritrovi senza gioielli di famiglia" lui ritorna a guardare la strada e dice "ok abbassa la cresta bellezza". Passano i minuti senza che nessuno dei due dica niente poi di colpo la macchina frena e sbatto la testa sul soffitto
"Ahi!".
Mi guardo intorno e non vedo nessuna casa in giro tranne un piccolo parco deserto. "Hector perché ti sei fermato?" sento il cuore in gola. Se volesse farmi qualcosa non ci sarebbe nessuno a salvarmi. Le mie mani tremano e le intreccio per non farglielo vedere.

Un fanboy. Solo questo♥Where stories live. Discover now