CAPITOLO 14

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Oggi è il giorno di Juventus - Salernitana ed i ragazzi sono tutti carichi per questa partita che non si può perdere.
La "frequentazione" tra me e Dusan va bene, è gentilissimo, sembra un sogno, un personaggio da film, invece è tutto vero.
Adesso sono a casa mia a preparare l'elaborato per fotografia, sperando che possa andare bene.
La mattinata passa molto velocemente, e contando che la partita è alle 15:00 sono anche in ritardo e devo correre allo stadio.
Ho messo un cargo e una felpa crop, ed ho legato i capelli perché non ho avuto il tempo di lavarli.
Dire che sono in ritardo fa ridere visto che sono le 13:20, ma io arrivo sempre molto prima per poter salutare mio padre e gli altri giocatori e con calma, senza l'ansia della partita.
Prima degli allenamenti vado un po' nel tunnel e mentre arrivo dove ci sono gli spogliatoi sento una mano afferrarmi e portarmi dentro lo spogliatoio.
Desirée: Dusan ma stai bene?
Dusan: forse sì, oppure no, non lo so, so solo che ho voglia di fare questo - dice e subito dopo mi bacia -.
Desirée: ribadisco tu non stai bene
Dusan: come dici tu - enuncia per poi darmi un bacio che però interrompiamo perché sentiamo dei rumori fuori -.
Max: ragazzi tutti fuori per l'allenamento pre match - si sente urlare da mio padre-.
Così Dusan esce ed entra nel campo ed io esco solo qualche minuto dopo ed appena esco mio padre mi dice
Max: Desirée dopo la partita possiamo parlare?
Desirée: va bene papà.

*Max pov*

Sono passato per gli spogliatoi ed ho visto Desirée e Dusan baciarsi, perché io non ne so niente? da quanto tempo va avanti? e poi se Desirée dovesse soffrire di nuovo? la devo mettere in guardia oppure no? Sono mille le domande che mi passano per la testa e quindi ho proposto a mia figlia di poter parlare dopo la partita, per adesso è meglio non accennare nulla.
Inizia la partita e il nostro Paulo la butta subito dentro su assist proprio di Dusan, quel ragazzo se prova solo a dar fastidio a mia figlia lo distruggo, però calcisticamente non gli posso dire niente perché segna anche il gol del 2-0 e una volta che ha finito di esultare con i compagni guarda mia figlia che gli risponde con un sorriso, però nessuna dedica esplicita.
La partita termina, la Juve vince ed io il mio lavoro l'ho fatto, adesso mi tocca fare il mio altro mestiere: il padre.

*Desirée pov*

Io e mio padre ci stiamo recando in un bar per parlare ed appena ci sediamo mio padre dice solo due parole
Max: Dusan Vlahovic.
Deglutisco a vuoto e poi cerco di fare finta di non aver capito
Desirée: cosa? ha segnato anche oggi è fortissimo
Max: Desirée non sei stupida, non fingere di non capire
Desirée: cosa, capire cosa?
Max: riformulo, da quanto state insieme?
Desirée: non stiamo insieme
Max: Desirée non mi mentire vi ho visto mentre vi stavate baciando oggi
Desirée: sì ok ci stiamo frequentando ma non stiamo proprio insieme
Max: lo sapevo io - borbotta mio padre -
Desirée: cosa?
Max: Desirée voglio che tu lo sappia, Dusan non ha una buona reputazione con le ragazze, l'ultima che ha avuto la lasciata così all'improvviso e poi il resto che ha avuto era solo per portarle a letto e poi basta
Desirée: ma non è vero Dusan non è così
Max: leggi stesso tu le notizie - dice mentre mi porge il telefono in mano -, ti ha mai parlato di volerti portare a letto?
Desirée: fece una battuta ma nulla di che
Max: qua non esiste nessun nulla di che, lo sai che io sono tuo padre e non voglio rovinarti in nulla, può essere anche che sta approfittando di te perché sei fragile dopo quello che è successo con Ryan
Desirée: i- io non ci posso credere
Max: credici piccola mia.
Mi alzo e vado via con le lacrime agli occhi.

*Max pov*

Mi faccio schifo da solo, volevo solo parlare con mia figlia ma mi sono sfogato facendo congetture non vere, avevo mille preoccupazioni in questo periodo e mi sono sfogato male, ho fatto ricadere delle colpe su Dusan che non ha.
Mia figlia sembrava tenerci tanto, però non ho il coraggio di andare da lei e dirle che ho detto stupidaggini su stupidaggini.

*Dusan pov*

Sto andando da Desirée per poterla abbracciare e parlare della vittoria ma appena busso mi apre la porta piangendo
Dusan: Desirée che succede?
Desirée: vai via Dusan e non farti vedere più
Dusan: ma come sarebbe a dire Desirée
Desirée: so tutto mio padre mi ha detto tutto, adesso puoi andare, non sarò una delle tue vittime
Dusan: ma di cosa stai p- non riesco a finire la frase che mi sbatte la porta in faccia -.
Così inizio a scriverle messaggi che lei visualizza ma non risponde.

*Desirée pov*

Sto piangendo da troppo tempo, nemmeno dopo quello che scoprii su Ryan piansi così tanto, mio padre mi ha detto anche di averlo sentito in una chiamata parlare di una che si voleva portare a letto, che molto probabilmente sarei io, non posso crederci, Dusan, quello che sembrava essere il ragazzo perfetto, ho letto tutti i messaggi che mi ha inviato che sono:
"Desirée che succede?"
"ti prego piccola rispondi"
"dimmi almeno cosa ho fatto"
"comunque il gol di oggi era per te".
Adesso chiamo Paulo e gli racconto tutto
Paulo: ma tu credi che sia vero?
Desirée: mio padre non vorrebbe mai il mio male, quindi sì
Paulo: ma ti ricordo anche che a tuo padre Dusan non è mai piaciuto
Desirée: forse perché già sapeva tutto ed ha aspettato per dirmelo, forse troppo
Paulo: ti stavi innamorando?
Desirée: credo di sì, o almeno credevo
Paulo: secondo me dovresti parlarci
Desirée: dopo la scenata che ho fatto oggi penso di non volerlo più vedere
Paulo: sarà impossibile perché sabato di vengo a prendere e festeggiamo la vittoria
Desirée: no Paulo no
Paulo: niente no Desirée, ho segnato anche io e quindi vieni a festeggiare anche il mio gol
Desirée: e va bene a sabato
Paulo: a sabato.

lo so sono imperdonabile, però eccomi qui con questo capitolo

non era solo amicizia ~ dusan vlahovic Where stories live. Discover now