16. la notte in cui ci siamo conosciute

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un tonfo dopo l'altro mi fece sobbalzare;

tutto il locale si girò a fissare il medesimo punto accerchiato da una vastissima folla.

non capivo veramente cosa fosse successo, curiosa, con cautela mi avvicinai..

belly..

la mia migliore amica, sdraiata su quel pavimento sporco..

una piccola lacrima le rigò il viso facendosi lentamente strada sulla sua pelle ormai pallida.

<cazzo!>
mi fiondai sul suo corpo immobile.

mi sedetti al suo fianco appoggiando la sua testa sulle mie gambe accarezzandole i capelli dolcemente..

belly, la mia piccola belly.

                                  *pov:tom*

vidi nicole mischiarsi tra la folla, la seguì a ruota.

                                          ...

la mia bel era sul pavimento in mancanza di coscienza.

"porca troia!"

sgridai me stesso

"perché cazzo non le sono stato vicino?"

continuavo a ripetermelo

"è solo colpa mia"

                             *pov:nicole*

<che cazzo faccio?>
chiesi a tom difronte a me in preda al panico

<portiamola a casa, magari è solo svenuta..>
annuì, non potevo avere la certezza che si trattasse di qualcosa di grave,

con tutta me stessa continuavo a sperare, sperare che stesse bene.

<lascia fare a me..>
sussurrò al mio orecchio vedendomi faticare nel tentativo di prenderla tra le mie braccia

<grazie tom..>
non nego che la paura stava avendo la meglio,

più ho paura ora più se avrò in futuro..
non voglio vivere la mia vita con terrore..

cercai di pensare in positivo,

così feci.

                                    *pov:tom*

la caricai dolcemente in macchina facendola sdraiare nei sedili posteriori tenendola il più vicino al mio corpo possibile.

non mi era mai importato di nessuna..

cos'aveva lei di così diverso? di così speciale?

appena arrivati la portai su per le scale in braccio fino a posarla poi sul letto

<ma che hai combinato..?>
le mormorai all'orecchio per poi lasciarle un bacio sulla guancia.

aveva un vestito bianco bellissimo,
non poteva però di certo dormire così.

presi una mia maglia e, delicatamente la spogliai.

amavo tutto di lei, il suo viso, la sua voce, la sua risata, i suoi occhi..
il suo corpo.

la cambiai velocemente per poi mettermi al suo fianco.

<notte piccola>
sussurrai ancora, sta volta rubandole un bacio sulle labbra gelide.

aveva la testa appoggiata sul mio petto, era a peso morto con il corpo rigido, d'altronde era svenuta..

mi addormentai poi coccolandola di tanto in tanto.

sforzati finché riesci- Bill kaulitz Where stories live. Discover now