Capitolo 17 - Noi

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La cosa più difficile di tutte, in questi mesi, è stata raccontare a mia madre quanto mi fosse accaduto. Lei è stata la testimone oculare delle mie tribolazioni. Ha asciugato lacrime, sopportato lagne e musi lunghi, accettato che suo figlio lasciasse la scuola e poi andasse via dalla città dov'era nato, ha sostenuto, consigliato, mai osteggiato.

Il tutto con un solo leit motiv, una pacata maledizione, si fa per dire, nei confronti di chi aveva provocato le sofferte paturnie del suo bambino. Potete immaginare, quindi, la sua reazione quando suo figlio, le ha candidamente detto che il principale oggetto della sua pacata maledizione, gli aveva chiesto di andare a vivere con lui.

Credo abbia consumato il telefono a forza di chiamate e messaggi, poi un giorno si è presentata a casa e ha letteralmente messo in un angolo il povero Sang per sottoporlo a un vero e proprio terzo grado.

Soddisfatta, è andata via augurandoci ogni bene. Sang è rimasto sotto shock per una settimana!

Per prenderlo in giro, ogni tanto, annuncio un imminente arrivo di mia madre e quando lui si rende conto che sto scherzando, comincia a rincorrermi per la casa con un "se ti prendo!"

Oggi Sang è uscito presto, la Martin sta organizzando l'apertura di una nuova palestra. Per inciso, grazie alla nostra campagna di marketing, la prima palestra sta ottenendo un grande successo.

Sono ancora a letto, avvolto dal profumo che il mio uomo mi ha lasciato addosso, quando sento il suono che mi annuncia l'arrivo di un messaggio. Afferro al volo il cellulare, lamentandomi mentalmente sulle pessime abitudini di chi si sveglia presto con il solo gusto di svegliare anche il resto dell'umanità.

Il numero è quello di Sang, ma resto per qualche secondo perplesso davanti al testo del messaggio: "Alzati, leggimi".

Cosa? Incuriosito salto fuori dal letto. Quel mattacchione non perde occasione per scherzare.

E' una cosa che proprio non ricordavo del Sang 17enne. Comincio a vagare per la casa, e quella di Sang in cui vivo da tre mesi è ben più grande del mio bilocale, alla ricerca di qualcosa che vada letto. Bugiardini dei farmaci e istruzioni della lavastoviglie, oltre alle centinaia di libri ben ordinati nello scaffale nel salotto, sono le uniche cose che incontro nel mio girovagare.

Fin quando non mi sposto in cucina dove il mio sguardo viene catturato da alcuni oggetti che sono sul tavolo. Mi avvicino con circospezione. Ma... è il mio quaderno! Quello in cui scrivevo le mie ansie da adolescente. Ma cosa ci fa qui?

Poi noto sulla copertina, un post it con su scritto "leggimi". Sono sempre più curioso e comincio a sfogliare rapidamente quelle pagine che conosco così bene.

C'è qualcosa che devo leggere, ma cosa? La mia grafia ancora infantile mi saluta da quei fogli, fino all'ultima pagina quando noto una scrittura differente.

"Vorrei poter cancellare tutto ma so che non posso. Posso invece aiutarti a girare pagina e a scrivere un futuro insieme".

Dio, sono un uomo quasi trentenne e sto per mettermi a piangere!

Mi sforzo di superare la vista annebbiata e continuo a leggere, cominciando a sorridere.

"Adesso non ti commuovere e apri lo scatolino che è vicino alle margherite" mi conosce ...non c'è che dire!

Eh... margherite? Scatolino? Mi giro intorno e con sorpresa noto che in un angolino della cucina c'è un mazzetto di margherite bianchissime. Corro, in preda all'euforia, quasi lanciando in aria il portafiori. Dietro c'è una scatolina rossa.

Cazzo, spero che il mio cuore regga. La apro con religiosa devozione, come se stessi maneggiando un antico reperto archeologico. E dentro c'è un bellissimo anello a fascia, il più bello che abbia mai visto!

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⏰ Last updated: Oct 26, 2023 ⏰

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