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CHOI MA-RI

Sposerò il mio idolo. Ho deciso di trasferirmi dall'altra parte del mondo per scoprire se posso davvero realizzare il mio sogno e mi sento rimescolare dentro, mentre finalmente lo skyline di Seoul si profila davanti a me. Non ho dormito un attimo durante il volo ma non sono stanca, non vedo l'ora di atterrare a Incheon, l'aeroporto internazionale e respirare l'atmosfera della città che preferisco nel mondo. Ho rifiutato di alloggiare da mia zia e mia cugina, preferendo un appartamento più piccolo ma vicino all'ospedale, che dovrebbe garantirmi la libertà di vivere la mia vita come voglio. Qui in Corea le ragazze nubili spesso subiscono le pressioni della famiglia, ma dato che papà non è mai stato quel tipo di persona, non ho intenzione di farmi dire dalla zia come dovrei comportarmi in ogni occasione. Fa già impazzire mia cugina Se-Ri.

Mi sono laureata due anni fa e non appena ho potuto, ho fatto richiesta per venire a lavorare qui. Sono la più promettente anestesista del Cedars-Sinai ma al sole della California e all'ingerenza di mamma, ho preferito l'ASAN Medical Center. Più di cinque anni fa, quando avevo appena cominciato il mio percorso di studi, sono stata ricoverata qui e ho conosciuto il mio primo amore. Lui nemmeno si ricorderà di me, ma non importa. Non l'ho mai dimenticato, non potrei mai dato che grazie alla sua intuizione mi ha salvato la vita, ma ero già cotta di lui prima che tutto ciò accadesse. Ora spero di poterlo conoscere in veste di collega e conquistare il suo affetto. Ha rifiutato l'offerta del migliore chirurgo cardiotoracico del Cedars-Sinai per la specializzazione, preferendo servire il suo paese, lo so perché sono privilegiata, ma a quel punto l'unica scelta è stata abbandonare tutto e partire.

Chiunque penserebbe che sono pazza, un'illusa nella migliore delle ipotesi, ma non m'importa. Devo almeno fare un tentativo.

Se-Ri mi ha iscritta a un programma indetto dal Governo coreano per contrastare il dilagare della famiglia unipersonale e favorire matrimoni e figli. A quanto pare, ci sono poche coppie in Corea ma la cosa sconvolgente è che tra i primi dieci candidati che mi sono stati proposti per compatibilità, c'è proprio lui. Non potevo perdere l'occasione, perciò domani pomeriggio ho un appuntamento al buio con lui. Ho pochissimo tempo per capire come affascinarlo a sufficienza da fargli desiderare di darmi una chance. Alto e con le spalle larghe, era uno specializzando quando l'ho incontrato per la prima volta. Sorrideva ed era gentile con tutti i pazienti, perfino quelli antipatici ed è stato proprio per colpa di uno di quei sorrisi che mi sono innamorata. Ricordo con emozione le sue labbra carnose e il modo in cui le incurvava quando qualcosa lo divertiva. Occhi scuri e profondi che mi incantavano e voce profonda, per me era stato colpo di fulmine. Ero troppo timida per farmi avanti, essere una sua paziente non aiutava, ma ora sono cresciuta e la vita mi ha insegnato che se non approfitti delle opportunità, potrebbero non ripresentarsi. L'ultima volta che l'ho visto gli ho fatto un regalo. Patetico e inutile, ma ero una ragazzina allora e volevo lasciargli qualcosa di mio per farmi ricordare. Immagino che quell'elastico per capelli nero e anonimo sia finito nel primo bidone per rifiuti disponibile, non appena ha cambiato corridoio.

Arrivo all'appartamento dopo parecchio tempo speso in un taxi, colpa dell'ora di punta. Ho pochi bagagli, il resto l'ho spedito e arriverà tra un paio di giorni, ma l'appartamento che ho affittato per l'anno in cui starò qui è ammobiliato, quindi devo solamente fare la spesa. Sembra funzionale e ha perfino un balcone dove posso stendere i vestiti ad asciugare o sedermi a leggere. Sono abbastanza in alto da poter avere una bella visuale del quartiere e ci metto poco a individuare un parco in fondo alla strada su cui sorge il condominio. Tutto sommato sembra una zona silenziosa e di certo mi sarà utile quando smonterò da un turno notturno e avrò solo voglia di dormire. Rinuncio a disfare i bagagli e mi avventuro per strada alla ricerca di un minimarket dove comprare prodotti per pulire e qualcosa da mangiare. Un altro obiettivo che mi sono data per questo anno di contratto con l'ASAN è di imparare meglio la cucina coreana. Adoro i sapori ma sono brava a cucinare solo i piatti che mi piacciono di più. Frequento da anni il ristorante coreano del mio quartiere a West Hollywood e ho scoperto che la zia della signora che lo gestisce ne ha uno qui vicino. Le ho chiesto se mi può dare lezioni di cucina e sembra disposta a farlo, quindi non appena avrò la scheda dei miei turni mi organizzerò per diventare una cuoca provetta.

Dopo le pulizie chiamo mamma e papà, che al momento si trovano in Stati diversi e mostro in video l'appartamento, dato che sembra la cosa di cui sono più ansiosi, finché mamma non si focalizza sull'appuntamento di domani e diventa seria. "Anche se accettasse di uscire con te, sappi che non avrà un trattamento di favore. Ha già rifiutato la mia offerta cinque anni fa e sai che non mi ripeto."

Mamma è Erika Mattei, miglior chirurgo cardiotoracico del Cedars-Sinai e conosciuta a livello internazionale per un protocollo brevettato assieme a un team di ricerca che ha segnato una svolta nel settore, è un cane da guardia quando si tratta di me. Temperamento passionale, frutto probabilmente delle sue origini italo americane, è una donna forte, decisa e feroce quando serve. Il mio ultimo ex, ne è la prova. Siamo usciti insieme per due mesi, prima che scoprissi, del tutto casualmente, che si era avvicinato a me per avere la possibilità di conoscere mia madre e chiederle di farlo entrare nel programma di ricerca. Ero carina, certo, ma non ero capace quanto mamma. Questo è ciò che ho sentito. Lo smacco è stato cocente, so benissimo che tra le due è mia madre la star, ma mi sembrava di piacergli quindi non l'avevo presa bene. Mamma l'ha presa peggio, dato che era con me in quel momento. Se non sbaglio, al momento il caro Nick sta facendo ricerca in Europa, dato che al Cedars-Sinai non avrà mai accesso al progetto.

"Non gli dirò nemmeno che sono tua figlia, non ho intenzione di ripetere l'errore, tranquilla."

"Forse dovresti accettare l'ospitalità della zia" s'intromette papà pensieroso.

"Non ti preoccupare, sentirò regolarmente Se-Ri e la zia, ma preferisco restare qui, sono vicino all'ospedale e il quartiere è tranquillo. Ho fatto la spesa prima e mi sono guardata attorno, mi piace."

"Stai attenta e portati lo spray." Sospira mentre lo dice, so che sono la sua unica figlia e lo mette in ansia avermi così lontana, ma dopotutto anche lui è spesso in giro per conferenze e corsi d'aggiornamento quindi non sarebbe comunque nei paraggi per prendersi cura di me. Studioso di Storia Antica, segue più progetti contemporaneamente e capita spesso che io lui e mamma siamo in posti diversi e non ci vediamo per settimane.

"Quando siete liberi, potete venire a trovarmi" ricordo.

"Tuo padre si sta già organizzando" ridacchia mamma.

"Fatemi sapere quando verrete, magari avrete un genero da conoscere."

Mamma trattiene un sorriso, perché papà si fa serio. "Deve trattarti bene. Non accetterò un uomo pieno di sé che crede di essere un dio e non ti tratta come dovrebbe."

"So che mi vuoi bene papà, ma nessuno potrà trattarmi meglio di te." Adularlo funziona sempre, i suoi occhi diventano lucidi e so che percepisce il mio affetto anche dall'altra parte del mondo.

"Chiamami dopo l'appuntamento di domani" ordina invece mamma "vorrei sapere se è ancora così straordinario come ti sembrava."

"Lo farò, buonanotte."

Vado a letto presto, devo essere riposata se voglio fare colpo su Kim Seok Woo.

Doctor KDove le storie prendono vita. Scoprilo ora