Tuo Cha ♡

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Charles

"Charles, sei pronto?" Domanda Andrea bussando alla porta della mia stanza, "si arrivo" esclamo, finisco di sistemarmi ed esco dalla stanza; lasciamo l'hotel ed io, Andre, Carlos e Celeste saliamo sull'aereo; mi siedo e mi metto le cuffie per ascoltare un po' di musica, "Charles ti va di venire la con noi" esclama Celeste, "no, vorrei solo dormire" affermo; dopo circa 13 ore atterriamo; saliamo sul van che mi porta a casa per primo, "Charles, hai bisogno che stia un po' con te?" Chiede Carlos, "no tranquillo" esclamo e richiudo lo sportello, apro il portone ed incomincio a salire le scale; arrivo davanti alla porta d'ingresso e metto la chiave nella serratura, non credo di essere pronto ad aprire questa porta, consapevole di non trovarla dentro; faccio un respiro profondo e giro la chiave, apro la porta, mi viene un tonfo al cuore, vedendo le sue cose, ovunque mi giri in questa casa c'è lei, sembra così silenziosa questa casa senza la sua presenza; mi dirigo in camera e ad accogliermi il letto ancora sfatto; decido di farmi una bella doccia fresca.

Celeste

"Sono preoccupata per Charles" esordisco, "anch'io, ma non so cosa fare per lui" afferma Carlos, "provo a chiamarlo" esordisce Carlos avviando la chiamata; passano alcuni minuti ma da Charles nessuna risposta, "secondo te mi devo preoccupare?" Domanda Carlos, "riprova  più tardi" esclamo.

Charles

Uscendo dalla doccia, noto le tre chiamate ricevute da parte di Carlos; "scusa ero in doccia e non ho sentito il telefono" affermo, "no, volevo sapere se era tutto apposto!" Esclama Carlos, "diciamo di si" esordisco, "per qualsiasi cosa, non esitare a chiamarmi" esordisce lo spagnolo, "grazie amico!" Esclamo prima di riattaccare; decido di andare a correre, così mi metto in tenuta da corsa ed esco, dopo qualche minuto incomincia a farsi presenza qualche nuvola nera in cielo ed incomincia a gocciolare; il cielo diventa nero ed incomincia a piovere forte, decido che è meglio che torni a casa, nel tragitto incontro Lorenzo; "hey, che ci fai in giro in mezzo al diluvio?" Domanda mio fratello, "potrei farti la stessa domanda!" Esclamo, "io sto tornando dal lavoro, mentre tu sei bagnato fradicio" afferma Lorenzo, "non ho guardato le previsioni" esclamo, "cià sali" esordisce lui, apro la portiera della macchina ed entro; "che hai?" Domanda Lorenzo, "nulla" affermo, "sei troppo silenzioso Charles e quando fai così è perché hai qualcosa per la testa" esclama mio fratello, "sono deluso di come sia andata la gara" esordisco, "non è solo quello, vero?"domanda lui, "ho lasciato Hazel" emetto in silenzio, "perché, sembravi così innamorato" esclama lui, "lo sono ancora" affermo, "è allora perché l'hai lasciata?" Domanda confuso, "perché sono stupido e non l'ho voluta ascoltare" ammetto, "non so per quale motivo preciso l'hai fatto, ma la ami ancora vai a riprendertela" esordisce Lorenzo, "è troppo tardi" sussulto, "Charles, non è troppo tardi, vuoi che ti porti da lei?" Domanda lui, "no, non posso" affermo, "come no, dove vuoi che sia, sarà tornata a casa del fratello" insiste lui, "non è da suo fratello" affermo, "è tornata in Italia?" Chiede, "no" affermo, "Charles, tu sai dove si trova vero!" Esclama, "S-si" balbetto, " e allora cosa ti ferma?" Chiede, "è in Ucraina Lorenzo a combattere una cazzo di guerra, ed io l'ho accusata di avermi tradito invece di stargli accanto e dirgli che sarebbe andato tutto bene, e adesso portami a casa" affermo infastidito, "cazzo, mi dispiace Charles" esclama lui; rimango in silenzio per tutta la strada restante fino ad arrivare a casa; "grazie" ringrazio prima di sparire dietro il portone di casa; mi lavo e mi metto in pigiama scendo e mi presto al pianoforte a suonare qualche melodia.

Sono le tre di notte, non faccio altro che rigirarmi nel letto, sento la sua incolmabile assenza, prendo il suo cuscino e lo stringo forte a me, il suo profumo pervade nelle mie narici, sento le mie guance bagnarsi ed i miei occhi briciare, mi metto a guardare tutte le nostre foto insieme che tengo nella galleria del telefono, mi viene la malsana idea di scrivergli una lettera;

Cara Hazel,
Non so se leggerai mai questa lettera, non sai quanto sto soffrendo per la tua assenza però un po' mi sta bene, ma sopratutto per le parole che ti ho detto, avrei dovuto ascoltarti, abbracciarti e confortarti e dirti che sarebbe andato tutto bene, ed invece non ho fatto altro che ferirti con quelle parole, non sai quando ne sono pentito; questa lettera sarà piena di errori o magari anche bagnata dato che sto piangendo, ma capiscimi, sono le tre di notte e non dormo da quando te ne sei andata, cerco il tuo profumo sui tuoi vestiti, sul tuo cuscino, ma non è la stessa cosa come averti accanto; quando tornerai, perché so che tornerai, cercherò di fermi perdonare e dimostrarti quando ti amo perché un foglio non potrà mai bastare; se solo tu sapessi quante lacrime sto versando su questo foglio; sono uno stupido idiota per come mi sono comportato nei tuoi confronti e capisco se in questo momento mi starai odiando, ma non posso lasciarti andare via così, quindi anche se mi odierai, quando torni ti toccherà ascoltarmi anche contro la tua voglia, perché un semplice no come risposta non mi basterà per lasciar perdere, sappi che combatterò pur di riconquistare il tuo cuore, sono disposto ad essere anche solo un amico per te, ma ti voglio nella mia vita Hazel, non importa come o quale rapporto avremmo quando sarai di ritorno, ma pensarti come una sconosciuta proprio non ce la faccio; ti porterò la luna se è quello che vorrai, ma non sarà una guerra a fermare il mio amore per te, sono amaramente pentito di come ti ho trattata, se fosse possibile tornerei indietro per rimediare al mio errore, ma sfortunatamente non si può, quindi per ora mi limito a scriverti questa lettera, che magari manco lèggerai, puoi anche stracciarla e farla in mille piccoli pezzettini, capirei perfettamente la tua reazione; oppure sono io che mi sto facendo paranoie per nulla e magari manco ti arriverà mai.
Tuo Cha❤️
Ps. Il cuore è un pochino storto, ma so che apprezzerai; ti metto anche una nostra foto in modo tale che in qualche modo io posso starti vicino.

Prendo una mostro polaroid dal cassetto e la metto nella busta sopra di scrivo da anonimo, così magari ci sono più speranze che la legga; piego là lettere e la infilo nella busta, prendo dei francobolli che non so come mai io abbia nel cassetto e gli appiccico sulla busta e sulla lettera; esco anche se in pigiama ad imbucare la lettera; non me la sento di tornare a casa, così mi dirigo verso casa di mia mamma; "Charles, che ci fai in giro a quest'ora?, e sopratutto in pigiama" domanda lei, "entra" esclama lei, "posso stare qua?" Domando, "certo tesoro, non devi neanche chiederlo" afferma lei, "grazie mamma" la abbraccio, "Cha, hai gli occhi gonfi e lucidi, c'è qualcosa che non va?" Chiede mia mamma, "non mamma, nulla va bene mi faccio schifo" esclamo, "Charles perché dici questo?" Chiede, "perché ho detto ad Hazel cose che non dovevo dire ma preso dalla rabbia ho detto, ed ora lei mi odierà ed io non posso rimediare in alcun modo siccome è in guerra" chiarisco, "perché cosa gli hai detto?" Chiede, "le ho detto che doveva sparire dalla mia vita, e di non farsi più vedere, ma non lo penso veramente" esordisco, "perché le hai detto queste cose?" Domanda lei, "pensavo mi avesse tradito con un'altro pilota" chiarisco, "ed è così?" Domanda, "no, assolutamente no, non mi avrebbe mai fatto una cosa del genere ed io lo sapevo, più persone me l'hanno detto ma non gli ho creduto" spiego, "Charles!" Emette mia madre, "mamma io la amo, non posso perderla così; non riesco a sopportare la sua assenza" esordisco, "lo so Charles, il vostro amore era speciale, era vero" esclama mia mamma, "ed io sono riuscito a rovinarlo" esclamo singhiozzando, lasciandomi andare verso il pavimento, "Tesoro, se la ami veramente come dici, non te lasciartela scappare, è vero hai sbagliato, ma te ne sei reso conto ed è già un passo avanti; sono sicura che quando tornerà riuscirete in qualche modo a risolvere questa situazione, ma adesso devi stargli vicino anche se lontano" esclama mia mamma stringendomi a se, "grazie mamma, ne avevo proprio bisogno" esclamo, successivamente torno nella mia camera di quando ero bambino.

Esci dalla mia testa ||Charles Leclerc||Kde žijí příběhy. Začni objevovat