L'inseguimento della polizia

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Corro tra le strade di Londra, facendo del mio meglio per trovare Baker Street. Avrei preso una carrozza, ma il traffico è orrendo stamattina.

"Mi scusi! Potrebbe dirmi la direzione per Baker Street?" chiedo ad un signore.

Lui indica la sua sinistra, "Vada giù di lì e svolti a destra."

Lo ringrazio e mi faccio strada attraverso tutta questa gente, Perché ho deciso di trasferirmi in una delle città più affollate?

Seguo le direzioni del signore e trovo velocemente il complesso residenziale. Per fortuna mi ricordo il numero dell'appartamento.

Busso alla porta e dopo un po' di secondi si spalanca. "La posso aiutare?"

Ignoro il tono rude nella voce di Sherlock e annuisco, "Sono qui per Enola."

Fa un passo in dietro e mi fa cenno di entrare. Una volta dentro Enola mi saluta. "Buongiorno (T/n). Sembra che sei passata attraverso un tornado."

Intravedo me stessa nello specchio accanto a me e gemo. I miei capelli, una volta perfettamente in piega sono già tornati lisci, il vestito è stranamente intatto, ma ci sono dei cerchi scuri sotto ai miei occhi.

"Grazie, Enola." Rispondo ironicamente.

Sherlock mi osserva curiosamente, "Mi scusi, Ma chi è lei?"

"Sono la collega di Enola, ci siamo incontrati ieri sera, ma non era in sé."

"Oh, quindi non eri frutto della mia immaginazione allora," dice con un sospiro.

"Perché suoni così deluso?"

Ignora il mio commento e si gira verso Enola, "Il suo collo è graffiato Siete immischiate in qualcosa di pericoloso?"

Enola ed io rimaniamo in silenzio. Siamo donne, Siamo sempre in pericolo.

Sherlock si pizzica il naso e fa un respiro profondo. "Enola, sono ancora il tuo tutore. Se hai bisogno del mio aiuto, la mia offerta è sempre valida. Non essere così disperata di metterti in mostra."

Enola sbuffa rumorosamente.

E quello è il mio segnale per andarmene.

"Non sono disperata e non ho bisogno del tuo aiuto.(T/n) ed io siamo perfettamente in grado di cavarcela da sole!"

Esco dalla stanza e chiudo la porta dietro di me.

Sherlock sembra stranamente familiare, ma sono sicura che non l'ho mai conosciuto prima dell'altra sera. Ovvio l'ho visto sui giornali, ma ovviamente è diverso nella vita reale.

"Ma come si permette?! Come osa farmi la predica!"

Enola afferra il mio braccio e mi trascina giù dalle scale con sé. Prende un morso da quello che sembra un pezzo di torta secca. "Sono così stanca di lui che crede che mi può controllare!"

"Sottovaluta le nostre capacità ma non riesce nemmeno a risolvere il proprio caso e vive in un letto pieno zeppo di fogli e muffa!"

Camminiamo per un po' prima di fermarci ad un parco, ci sediamo su una panchina e lei continua a lamentarsi.

"Enola?"

Alzo lo sguardo e vedo un ragazzo carino sorridere ad Enola. Lei guarda su scioccata e posso vedere le sue guance arrossarsi.

"Credo di aver visto un carrello con delle bevande poco più indietro, Torno fra un po'," Dico ad Enola, facendole l'occhiolino mentre me ne vado.

Mi giro per vedere Enola parlare col ragazzo, non ho idea di chi sia, ma è semplice vedere che lei è infatuata di lui.

No Shit, Sherlock (versione italiana)Where stories live. Discover now