E GIUNTI IN CONCLUSIONE...

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Cara Dafne,
sicuramente ci metterai molto a riuscire a leggere questa lettera, capisco la tua paura.
Ma se adesso la stai leggendo vuol dire che ne hai bisogno, e sono fiera di te.
Fiera della mia sorellona.
È inutile dire "ti voglio bene", io te l'ho sempre detto senza problemi.
Ma ti dico soltanto una cosa: sii forte perché la vita non sarà mai facile.
Su questo, dopotutto, non ho mai avuto alcuno dubbio: tu non ti sei mai arresa.
Nemmeno ora che sono qui sul letto di un ospedale a pochi passi dalla morte, tu non ti sei mai persa d'animo.
Perché ti ho chiesto di insegnarmi a scrivere? Per questa lettera.
Fanne tesoro dato che saranno le mie ultime parole che dichiarano che tu sei Dafne.
Tu sei la sorellona migliore del mondo.
Tu sei la persona più coraggiosa tra altre 60.000.
Tu sei la ragazza che non si offende facilmente.
Tu sei la ragazza che odia i capelli lunghi.
Tu sei stata sempre il mio punto di riferimento.
Perciò non scoraggiarti e ricordami sempre come "la bambina che ha vissuto con la sorellona migliore del mondo".
Che dire.
Vivi la tua vita e a volte pensami, ma senza deprimerti.
La tua vita ancora non è finita e devi viverla nel migliore dei modi.
Dalla tua Minita
p.s. ti voglio un mondo
di bene

Delle lacrime adesso scorrevano sul mio viso... ma questa volta lacrime di gioia, lacrime che mi ricordavano la mia sorellina nei momenti felici e non quando è scomparsa dalla mia vita.
Ripiegai la lettera, la rimisi nella bustina e posai quel prezioso tesoro al suo posto. Nel cassetto della mia cameretta.
Stavo per riprendere la borsa che avevo rovinosamente lanciato a terra quando una voce mi sorprese.
- Dafne! Tutto ok?- Alex, che come sempre era con me a sostenermi.
Lo guardai più sorridente che mai e non feci altro che abbracciarlo e poi lasciargli un bacio sulla fronte.
Lo fissai guardando di nuovo dopo tanto bene i suoi occhi grigi come le nuvole che di nuovo mi davano sollievo.
Lui mi sorrise ed io gli restituii il sorriso.
- Dafne!- una voce femminile agitata.
Martina, che era con Matteo ed anche con Tear.
- Vi voglio bene, ragazzi.- feci abbracciando tutti quanti insieme, compreso Tear che era abbastanza imbarazzato dalla situazione.
- Dafne.- una voce dietro di me mi fece sobbalzare.
Papà.
E in quel momento, dopo aver capito perché era stato sempre così... non feci altro che abbracciarlo.
Papà rimase impietrito, ma poi anche lui si abbandonò all'abbraccio.
Finalmente.
Finalmente avevo fatto pace con i miei genitori.
Finalmente avevo attenuato i miei attacchi di rabbia.
Finalmente avevo un fidanzato che mi capisse.
Finalmente avevo letto la lettera di Mina.
Ma dopotutto la mia storia non era ancora conclusa... mancava solo una cosa: il corso militare da pilota.

A True HeartWhere stories live. Discover now