Vanessa

53 4 0
                                    

Joanne

Il palco era enorme. Dietro di me c'era una sorta di schermo a forma di spirale e la mia immagine proiettata, a tratti girava e si deformava. Il pubblico era silenzioso. In attesa. Diecimila paia di occhi fissi su di me. La musica mi vibrò addosso. Riconobbi le prime note di Please love me. Aprii la bocca ma con orrore scoprii che non potevo emettere suoni. Boccheggiavo come un pesce sul bagnasciuga. E non potevo muovermi. Ero ancorata allo stage, mentre invece avrei voluto scappare da tutti quegli sguardi accusatori. Volevo spiegare, dire loro che non potevo cantare quella canzone, ma la mia voce esisteva solo nella mia testa. Chiusi gli occhi e mi sentii cadere. Allora urlai.
In silenzio.

Qualcuno mi stava toccando il braccio.

<< Jo? Ehi, Babe...svegliati.>Sbattei le palpebre e mi trovai la faccia di Bob a pochi centimetri, che mi guardava preoccupato.

<< Stavi avendo un incubo, credo. Ti lamentavi.>> mi bisbigliò. Eravamo sull'aereo che ci stava riportando a New York, e mi ero stranamente addormentata.

Sospirai, cercando di calmare il battito furioso del mio cuore.

<< Mmh sì...accidenti.
Mi hanno sentita?>> Chiesi, guardandomi intorno per osservare gli altri passeggeri. Ma nessuno sembrava fare caso a me.

Nemmeno Julius, che sedeva davanti a noi, si era precipitato ad assicurarsi che stessi bene. Probabilmente dormiva.

<< Tranquilla. Tutto ok?>>

Annuii, non del tutto convinta. Ormai erano diventati frequenti quei sogni, quasi ogni notte. E non riuscivo a capire il motivo. Avevo finalmente tirato fuori la verità riguardo il mio futuro musicale, eppure non ero ancora serena del tutto. Cosa volevo davvero? Tornare indietro era impossibile, perciò era inutile continuare a sognare di essere ancora chi non avrei più potuto.

<< Bob...io e Jade stiamo pensando di avere un figlio.>> buttai fuori quella confessione mentre lui stava sorseggiando Coca Cola, e per poco non si strozzò. Si voltò verso di me a fissarmi stralunato, con un rivoletto di liquido zuccherino sul mento. Presi un fazzoletto e lo pulii.

<< Che cazzo?>> disse, un po' troppo ad alta voce. Quelli della fila di fianco si voltarono.

<< Siamo state alla Biomater clinic ad informarci. Tecnicamente volevo far uscire prima l'album ...ma adesso...credo che darò la priorità a questo progetto. >>

<< Perché ancora una volta non mi hai parlato di questa decisione così importante? Me lo dici ora...così.>> Borbottò cercando di mantenere il tono basso. << Scommetto che la tua amica Danielle lo sa.>> Aggiunse con sarcasmo.

Io alzai le spalle, annuendo. Lui sbuffò.

<< Smettila di fare il geloso. >>

<< Non è gelosia, è che sono o non sono il tuo manager? Ok, è una cosa privata, ma mi pare di essere anche il tuo migliore amico.>>

Gli appoggiai una mano sul braccio.

<< Lo sei. E te lo sto dicendo ora perché volevo dirtelo di persona. Nemmeno mia madre ha reagito con entusiasmo quando gliel'ho detto. Credo che su questo punto non sia così aperta mentalmente. Ma finge di esserlo.>>

Bob si addolcì. Mi afferrò la testa e se l'avvicinò per darmi un bacio sulla tempia.

<< Appena vedrà suo nipote perderà ogni pregiudizio. Le passerà ogni dubbio, perché tu e Jade sarete due madri perfette.>>

Vous avez atteint le dernier des chapitres publiés.

⏰ Dernière mise à jour : Nov 03, 2023 ⏰

Ajoutez cette histoire à votre Bibliothèque pour être informé des nouveaux chapitres !

Color inside the Grey    La voce del cuore IIOù les histoires vivent. Découvrez maintenant