Introduzione

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INTRO


Non sappiamo quanto tempo della nostra vita possiamo passare con qualcuno. Forse un giorno, due giorni, un mese, un anno, dieci anni, o una vita intera. Potremmo essere separati un giorno.

Il fatto che due persone stiano insieme, potrebbe essere per amore e comprensione, oppure per alcune condizioni. Bisogna solo ammetterlo,

Noi continuiamo a vivere e approfittare della felicità...

Perchè oggi è l'ultimo giorno di vita.

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La schiena nuda cadde sul letto di cinque piedi con lenzuola spiegazzate. Due braccia bianche tenevano la nuca dell'uomo sopra di lui per scendere giù e baciarsi...baciarsi fino a restare senz'aria e annaspare.

"Huh, è più divertente?"

La persona sopra chiese, con voce bassa, stuzzicante. Due braccia si allungano fino a quando i jeans neri dell'uomo sotto il suo corpo scivolano via dalle lunghe gambe bianche e setose.

"Uhh...non mordere."

Brontolò in segno di protesta, ma inclinò il collo accettando la calda bocca e i denti aguzzi... Due braccia vennero tirate fino a tarda notte.

"é solo un piccolo segno."

"Lasciami stare. Fa caldo. Ahia...Cazzo, Fahlan!!!"

Sherbet spinse il suo forte petto lontano dal mio corpo con frustrazione. Pensava che Fahlan si sarebbe allontanato, invece trattenne Sherbet per la vita, sdraiato sul suo stomaco. I suoi fianchi vennero sollevati, e l'asta calda venne sfregata contro il canale.

"Sei così eccitato."

Sherbet si accigliò e Fahlan sogghignò.

"Sono eccitato..."

Dita rigide vennero inserite nel corpo per espandere lo stretto canale... Il bianco viso con dei leggeri baffi venne spinta sul cuscino. Un dolce gemito venne udito mentre le abili dita spingevano nel punto all'interno dell' inguine.

Un bacio con denti aguzzi venne piazzato sulla schiena... Faceva male ma faceva anche venire un certo formicolio...

Un gemito basso, una parola oscena, vennero dette all'orecchio, intensificando ulteriormente l'umore fino a renderlo impensabile. Alla fine le quattro dita vennero rimosse, sostituendole con qualcosa di più grande.

"Ahhhhhhh! Ohh Fahlan!!!"

Sherbet gridò, ma Fahlan non si fermò. Spinse l'asta, facendo sobbalzare il tronco contro lo stretto canale... il basso gemito, come quello di un animale ferito, risuonò dallo scorbutico.

La dura mano afferrò i lunghi capelli della persona sotto il suo corpo per sollevarlo e baciarlo.

"Ah, ah..."

Il sesso che è sesso...schizza sulle emozioni.

Il corpo... I dolorosi gemiti divennero dei gemiti vibranti quando l'agonia divenne fremito. Si udivano soltanto gemiti.

Un round era finito...

La magra figura venne capovolta, a cavallo della forte coscia. Tempo di cambiare posizione...

La bianca mano di Fahlan si sollevò, distese la vita di Sherber e scostò i suoi capelli per mostrare il suo viso. Il mento si sollevò, gemendo al ritmo che l'altro gli stava dando. Ma la persona che veniva presa non restò ferma immobile. Sherbet fece rimbalzare i suoi fianchi e allargò le mani per appiattire la parte superiore del suo petto rosa.

(Nota di Taty : prima Sherbet era sdraiato a pancia in giù, ora è stato ribaltato di schiena.)

Un basso gemito mescolato con una voce roca e acuta.

Diverse volte... prima che i corpi si allontanassero l'uno dall'altro sul letto.

La grossa mano attirò tra le sue braccia il corpo esausto.

La punta del naso sulla fronte è liscia.

"Usarmi come schiavo per poi strofinare la mia schiena?" Domandò Sherbet.

Si lamentò...ma poi affondò il suo naso nel collo e toccò leggermente la sua pelle con le sue unghie. Inalò l'odore del profumo maschile, il profumo preferito di Fahlan... Azzannando leggermente fino a quando il colore dei segni furono sbiaditi.

"Huh...Beh, dovresti prenderlo." Rispose Fahlan.

"Ma sei stato dannatamente bravo stanotte."

Le lunghe gambe, bianche e lisce vennero tenute sulla gamba muscolosa e con la pelle abbronzata.

"Sì! Sei stato troppo bravo. Sono molto felice."

Dopo aver parlato, le sue zanne colpirono la guancia bianca fino a far ridere quella persona.

Di buon umore perché la sua squadra di calcio preferita aveva vinto magnificamente... Verso le 2 e mezza, dopo aver tifato per il pallone e intossicati nella taverna, tornarono a coccolarsi in una camera angusta su un edificio squallido.

Ma a chi importa?

😈👀❤💫💫

Il cantante e l'architettoWhere stories live. Discover now