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× Respira a fatica mentre porta una mano sul petto, sentendo delle fitte che la straziano

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× Respira a fatica mentre porta una mano sul petto, sentendo delle fitte che la straziano. Rabbrividisce mentre sente le gambe tremare e la testa girare; il nodo alla gola torna a palesarsi, avvertendo ancora la nausea. Si appoggia alla parete del bagno mentre cerca in tutti i modi di prendere aria, ansimando così forte da mettersi paura. Un attacco di panico.

"Hey." la raggiunge Paulo quando la vede in preda alle lacrime. "Va tutto bene." la aiuta a sedersi per terra e le accarezza le guance mentre le asciuga le lacrime. "Respira con me, ok?"

Riesce a regolarizzare il suo respiro e quando inizia a respirare normalmente, la abbraccia mentre continua a piangere.

"Io.. I-io.." prova a dire, ma non sa nemmeno da dove iniziare.

"Lo conosci quel tipo?" le chiede mentre le asciuga un'altra volta le lacrime, vedendola annuire.

"Lui è.. lui ha.." scuote la testa, non ci riesce, le fa troppo male ricordare.

"Hey, hey." la calma un'altra volta. "È ok, non preoccuparti." le lascia un bacio sulla fronte e l'aiuta a mettersi in piedi. "Vuoi andare via?"

"Ti prego.." prende dei respiri profondi per calmarsi mentre osserva il corridoio, impaurita dall'idea che possa arrivare qualcuno.

Non riesce a credere che sua sorella abbia permesso a quell'uomo di vederla, si sente così male alla sola idea di averlo nella stessa stanza. Come può farlo entrare come se nulla fosse in casa sua? Come può aver ancora a che fare con l'uomo che ha distrutto la loro famiglia?

Si ricompone, sciacquando il viso e attaccandosi al braccio di Paulo, come se avesse paura di venir allontanata da lui.

"Che succede?" sorride inocentemente Iris, come se non fosse accaduto nulla.

Pascal fa capolino dalla porta, venendo seguito da un uomo alto, dai capelli bianchi e la barba sfatta (1) che sorride ad Emma con fare amichevole, come se fossero amici di vecchia data. La ragazza stringe di più la presa intorno al braccio di Paulo e deglutisce rumorosamente mentre fa un passo indietro.

 La ragazza stringe di più la presa intorno al braccio di Paulo e deglutisce rumorosamente mentre fa un passo indietro

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"È da un po' che non ci si vede, Lissy." afferma a gran voce mentre inserisce le mani nelle tasche chiare dei suoi pantaloni beige.

"Emma non si sente bene, vuole tornare a casa." risponde Paulo, così da accelerare i tempi.

Vede quell'uomo leccarsi le labbra mentre studia la figura della ragazza che, invece, sembra nascondersi. Paulo afferra la giacca che aveva lasciato sul bordo della sua sedia e la appoggia sulle sue spalle, tranquillizzandola un po'.

"Ma come? Eduardo e Anita sono appena arrivati." obbietta Pascal. "Non vorrete essere scortesi, vero?"

"Mi dispiace, ma dobbiamo proprio andare." ripete Paulo, afferrando la mano di Emma che, però, viene afferrata dal braccio da sua sorella.

"Che cosa vuoi fare?" chiede alla minore, arrabbiandosi davanti alla sua fretta di andar via.

"Iris.." la supplica con lo sguardo, cercando di farle capire che lei non si sente a suo agio con lui qui.

"Non farmi fare certe figure." dice a denti stretti, strattonandola e facendole mollare la presa da Paulo. "Sto cercando di creare una bella atmosfera."

"Lo so, mi dispiace, però.." abbassa lo sguardo. "Io non riesco a stare qui con lui." sussurra, sperando di farle capire che non è proprio il caso.

"No, tu non hai capito." poggia le mani sulle sue spalle e le accarezza le guance, sorridendo in modo inquietante. "Se lui è qui, insieme a te, è perché c'è la possibilità di rimediare agli errori del passato." fa cenno a Pascal di uscire e di lasciare da sole le due, più Paulo.

"Io.. non capisco." scuote la testa mentre corruga la fronte.

"Non ricordi? Tu dovevi sposarlo anni fa, puoi rimediare adesso a tutto quello che hai fatto passare a me, a mamma e papà." continua a sorridere come se niente fosse.

Paulo, confuso, corruga la fronte e spera davvero di aver capito male e di non aver sentito realmente quelle parole.

"Ma cosa dici..?" fa un passo indietro, cercando di sfuggire alla presa della sorella che, invece, le stringe le guance.

"Hai visto tutto quello che ho io? Non vivo più nella miseria ed è tutto grazie a Pascal. Ti sembra che io mi volessi sposare con lui? Mi faceva schifo la sola idea ma adesso tutte le donne mi guardano con rispetto quando passo per strada, nessuno mi chiama più poveraccia o stracciona." alza il mento con fare solenne. "E c'è solo una persona qui che è più in alto di Pascal, ma non ha mai voluto me, ha sempre voluto la mia bellissima sorellina." le accarezza il contorno delle labbra. "Puoi avere la tua rivincita su quella gente che ti chiamava perdente e sposare un uomo che può darti qualsiasi cosa. Ti abituerai alla sua presenza, alle sue mani che ti toccano, alle sue labbra che ti baciano. E sono sicura che ti perdonerà per quello che è successo l'ultima volta."

Emma rimane pietrificata, non osa nemmeno respirare pur di non muoversi anche se il cuore sta per sfondarle la cassa toracica.

"N-No Iris, i-io non.. non mi voglio sposare con E.." deglutisce. "Con Eduardo." scuote la testa. "Non sono qui per questo.."

L'espressione di Iris cambia velocemente e i suoi occhi neri iniziano a far paura alla sorella che avverte dolore quando sente le sue unghie graffiarle le guance nel gesto di stringere i pugni. Iris la guarda mentre dai suoi occhi cadono delle lacrime e la spinge lontana da sé.

"Allora vattene via, non voglio avere niente a che fare con la pezzente che ha messo nei guai la sua famiglia per dei capricci." tende il braccio in sua direzione, indicandola. "Tu non devi avere più niente a che fare con me, dimentica di essere mia sorella perché io non voglio avere niente a che fare con i pezzenti o i codardi." gira i tacchi e sale con rabbia le scale di casa sua, sbattendo poi la parte della stanza entro cui si chiude.

Emma si lascia sfuggire un verso di tristezza mentre scoppia a piangere. Niente è migliorato dall'ultima volta.

. . .

Ciao ragazz*
scusate l'assenza di questi giorni. Sono successe davvero molte cose e purtroppo non sto bene fisicamente. Spero di riuscire ad aggiornare più spesso🫶🏼

Mi Cielo / Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora