Making Christmas dinner

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«È il nostro primo Natale nella nostra nuova casa, te ne rendi conto?»

«Si, Wille. Sono tre giorni che non ripeti altro, penso di averlo notato» rispose Simon prendendo in giro il fidanzato.

«È che sono emozionato, tutti gli addobbi e le luci. E la cena di domani! È un sogno» disse il biondo buttandosi nel divano di peso.

Wilhelm e Simon avevano comprato un appartamento piuttosto grande, ma non esagerato, circa due mesi prima. La loro vita stava cambiando totalmente e adattarsi a tutte quelle novità non era semplice: entrambi avevano deciso di frequentare l'università e Wilhelm aveva deciso di rinunciare alla successione al trono, nominando August come suo erede. Non era più un principe ereditario, non era più il futuro re di Svezia. Era solo un ragazzo benestante che poteva vivere una vita normale accanto al ragazzo che amava. Non aveva rinunciato a tutto solo per Simon, Wilhelm davvero odiava quella vita e non la voleva per sé. Ma sicuramente aver trovato il corvino ed essersi innamorato di lui lo aveva aiutato a comprendere meglio quali fossero le sue priorità. Cosa davvero volesse per la sua vita. Ed era quello: una casa semplice ma accogliente, un albero di Natale da decorare (e non uno già fatto che sovrastava le scalinate del Palazzo), un ragazzo che lo aspettasse tornato dalle lezioni.

Era quella la vera favola.

Certo, aveva rinunciato a molto. In primis al legame con la sua famiglia, che ancora non aveva accettato la scelta del figlio e con cui comunicava a fatica. Gli mancavano sua madre e suo padre, ma era certo che prima o poi avrebbero compreso il dolore che provava all'idea che quello sarebbe stato il suo futuro. Non era Erik, non lo sarebbe mai stato. Era Wilhelm e Wilhelm non sarebbe stato re di Svezia.

Il biondo non poteva ignorare quel senso di sollievo che provava quando questa verità gli tornava in mente. Si sentiva libero, felice, finalmente sereno. E sicuramente questo avveniva anche grazie a una chioma riccia che tutti i giorni non faceva che ripetergli quanto fosse felice e orgoglioso di lui.

Simon gli era stato vicino come nessun altro in quel periodo, aveva sopportato le sue crisi più nere e i momenti più dolorosi dell'ultimo anno. Sempre in silenzio, al suo fianco. Pronto a sostenerlo nei momenti in cui da solo non riusciva a reggersi in piedi. Questo, per Wilhelm, era amore.

E questo amore li aveva portati fino a quell'appartamento a pochi passi dalla città, dove il giorno successivo avrebbero consumato la prima cena di Natale in compagnia di tutti i loro amici. Ci sarebbe stata Felice, ma anche Rosh, Ayub e Sara, insieme a nuovi amici incontrati all'università. Una cosa intima, ma insieme ad alcune delle persone più importanti delle loro vite. E Wilhelm ne era davvero emozionato.

«Gli ingredienti ci sono tutti, vero?» chiese ad un certo punto Simon.

«Certo, iniziamo a preparare?»

Simon annuì ed entrambi si diressero verso il bancone della cucina. Il menù prevedeva quattro portate: degli antipasti in pasta sfoglia, un risotto di stagione, un polpettone ripieno e il dolce! Naturalmente, ad occuparsi delle portate principali sarebbe stato Simon, da sempre più abile in cucina del fidanzato. Wilhelm lo avrebbe aiutato nella preparazione degli ingredienti e degli antipasti.

Preparate le cose essenziali, i due si diressero a letto per riposare, pronti ad affrontare una giornata indimenticabile.

***

Quando si svegliarono, la mattina dopo, Wilhelm saltò immediatamente giù dal letto, impaziente di iniziare tutti i preparativi. Simon lo seguì a fatica, ancora assonnato e con i capelli spettinati. Si scambiarono un bacio e gli auguri di Natale e dopo aver fatto una dolce colazione ritornarono nelle loro postazioni per le prime cotture.

Last Christmas I gave you my heart - WilmonWhere stories live. Discover now