TRE

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Venimmo richiamati in studio.
Questa volta nessuno la prese alla leggera: tutti temevano di aver detto qualcosa di troppo non ancora abituati alle telecamere.
Quando entrò nello studio Alessandra Celentano molti cantanti sospirarono di sollievo, mentre ai ballerini si fermò il battito cardiaco per pochi secondi.
«Buongiorno ragazzi. Vi ho fatto convocare perché ho stilato un regolamento a cui dovrete attenervi ed è assolutamente importante»

[...]
Dopo aver dato delle regole base, ci disse che noi cantanti potevamo uscire dallo studio.
«Che sbatti» disse il rosso appena oltrepassata la porta degli studi.
«Per me erano regole scontate, non doveva esserci il bisogno di ricordarci che dobbiamo essere in orario per le lezioni» «Si Venere, abbiamo capito che sei la perfettina di turno»
«Holy, ma che cazzo c'hai con me?»
«Niente, lascia stare guarda»
«Francesco è primo giorno che viviamo insieme e mi stai già altamente sulle palle, mi puoi dire cosa ti ho fatto?»
«Oh Veve, vie' qua» mi chiamò Holden sentendo me e il rosso litigare.
«Jo mi sta sulle palle e ci convivo da poche ore» «Ci sto io per questo»

«Che fai mi rubi la piccoletta? -intervenne Mida con fare scherzoso- Che è successo con Holy comunque? Vi ho sentito urlare»
«Niente di che, credo che sia nervoso e che si sfoghi con il primo che gli passa affianco. Purtroppo ogni volta sono io la sfigata che si becca l'incazzatura»
«Dai stai tranquilla, piuttosto pensiamo a che preparare per stasera» disse il ricciolino.
«Ragazzi potete andare sulle gradinate?»

La voce di Maria si sparse per la prima volta per tutta la casetta, richiamando tutti agli ordini.
Mi sedetti dietro Holden, mentre alle mie spalle c'era Mida.

Una volta seduti tutti, la conduttrice iniziò a parlare: «Allora quando voi cantavate avete visto il vostro professore scegliervi, giusto? Niente di più. Avete visto un professore che dice "voglio dargli un banco" e dei professori che magari non dicevano nulla.
Nel frattempo che voi cantavate e facevate la vostra esibizione, ognuno di loro dava un voto a quello che vedeva e sentiva. Adesso vi faccio vedere la media dei vostri voti.»

«Ultimo posto: Mida»
Mi girai verso il mio amico, cercando di capire come si sentisse.
Maria continuò a parlare, entrando nel dettaglio della media: Rudy gli aveva dato 6, Lorella 8- e Anna 3.
«Addirittura?» disse il ricciolino, alla vista del voto della Pettinelli.
«Stai tranquillo Chri»

[...]
«Quarta posizione: Petit e Venere -arrivò finalmente il mio turno- con una media del 7+»
Iniziò a dire i voti di Petit e poi toccò a me. Sullo schermo apparvero i tre voti, di cui solo uno era rosso.

«Rudy ti ha dato 9, Lorella 9- e Anna 4»
Rimasi stupida dalla differenza di voti. Ovviamente mi aspettavo voti abbastanza alti dai professori che mi volevano dare la maglia ma non pensavo neanche di aver fatto così schifo alla Pettinelli.
Non dissi niente rispettando comunque il parere di un professionista, ma comunque non ero sicuramente soddisfatta di quel voto.
Holden sì girò e mise una mano sopra al mio ginocchio, cercando di darmi conforto per quel che era possibile.

«Terzo posto: Holden»
Anche lui si trovava in una situazione molto simile alla mia infatti aveva voti molto alti con il proprio professore e la Cuccarini e un voto basso con Anna Pettinelli.
Misi una mano sopra alla sua, che nel frattempo era rimasta ferma immobile sul mio ginocchio, con lo scopo di tranquillizzare anche lui per quell'insufficienza, che secondo me non era per niente meritata.

Maria passò poi alla classifica di ballo, dove i voti erano sicuramente più bassi rispetto ai nostri.

[...]
Una volta che la conduttrice si scollegò, gli ultimi posti iniziarono a lamentarsi e io corsi alla ricerca di Christian.
Lo trovai a parlare con Nicholas, proprio sulle gradinate.

«Oi Chri» si girò verso di me e mi accolse tra le sue braccia.
«Stai tranquillo davvero, ha dato voti pessimi a tutti tranne che ai suoi praticamente»
«Addirittura darmi 3 vuol dire che c'è una roba alla base»
«Se non sbaglio aveva detto che eri qualcosa di già sentito, che non originale come roba» si aggiunse il ballerino al discorso, che probabilmente avevano interrotto con il mio arrivo.
«E chi la fa la mia roba in Italia?»
«Chri...» non volevo dirgli chiaramente di stare zitto, ma era un chiaro messaggio quello che cercavo di mandargli con il mio sguardo e il tono della mia voce.
In poche ore avevo imparato ad apprezzarlo come persona ed era una delle persone con cui avevo legato maggiormente fino a quel momento, ma sicuramente non si poteva dire che fosse l'unico a portare il suo genere in Italia.
«Dai Ven, non può dire che io sia originale»
«Non mi riferivo a quello infatti»

Ci spostammo verso la cucina, dove regnava il caos poiché era arrivata l'ora di mangiare.
Vidi Mida avvicinarsi a Holden, decisi di sedermi nel posto libero affianco al secondo.
«Sono più preoccupato per il "okay adesso devo fare il percorso" ma se parto con una che mi da 3, come faccio a vincere il programma?»
«Vabbè però è l'obbiettivo» commentò Joseph. «Piano piano, passo dopo passo, devi convincerla di più» aggiunsi.
«Si però proprio indecifrabile il 3. 3 è proprio "bro non puoi fare sto lavoro" capito?»
«Chri è una persona su 7 miliardi. Impegnati per dimostrarle che non sei quel 3 e stop. Non ha senso star qui a pensare a cosa sia quel 3, ormai c'è e rimane.»
Mi guardò e senza dire niente se ne andò.
«Non dovevo dirgli niente?» dissi rivolgendomi a Holden.
«Hai fatto bene, sei stata sincera. Penso esattamente quello che hai detto»

[...]
Era quasi ora di andare a letto. La stanchezza di quella giornata si stava facendo sentire in tutta la casetta: in molti erano già nel mondo dei sogni, altri stavano sfruttando questo momento per fumarsi un'ultima sigaretta in compagnia e altri come me che cercavano di sistemare un po' di cose.

Ero in stanza con Gaia e Chiara, ma in quel momento solo io ero nella stanza.
Ne approfittai per rilassarmi un po', mi sdraiai sopra il letto e rimasi una decina ferma a guardare il soffitto bianco.
«Oi Ven, scusa per prima. Avevi ragione e io ho avuto solo una reazione esagerata» arrivò il ricciolino con le scuse che ormai aspettavo da ore, sapendo di non aver sbagliato a dirgli la verità.
«Stai tranquillo Chri, davvero.»
Si sedette sopra il mio letto.
«Domani a che ora iniziano le tue lezioni?» mi chiese
«Alle 9, incontro Rudy. Credo mi assegnerà le canzoni da portare in puntata»
«Anche io alle 9, andiamo insieme?»
«Volentieri»

Ciao a tutti,
ecco un altro capitolo!
Spero vi sia piaciuto e che vi stia interessando il rapporto tra Holden e Veve.
-b 🌟

PSICHE , holdenWhere stories live. Discover now