Nel mezzo di una fredda notte d'autunno, si poterono notare un paio d'occhi e un sorriso smagliante fluttuare a mezz'aria. Era Tahsin, la cui scura pelle era perfettamente mimetizzata nel buio della notte.
Aveva un buon motivo per sorridere: si stava infatti recando dal suo grande amore, Calogero. Tahsin non stava più nella pelle all'idea di leccare l'amata pelata.
Com'era solito fare, una volta arrivato a destinazione, Tahsin si arrampicò fino alla finestra della stanza di Calogero e la tagliò, facendo uso dei suoi rinomati artigli.
Ciò che scoprì gli cambiò la vita: Calogero non era solo, no. Era in compagnia di niente meno che Cinquepalmi, chiamato così per via dei suoi tre arti in più, due sui fianchi, e uno uscente dal culo.
Cinquepalmi si stava divertendo a succhiare i peli sulle scimmiesche braccia di Calogero.
I due ebbero forti reazioni appena notarono la presenza di Tahsin.
<< Cosa ci fai qui? Vai al posto! >> esclamò Cinquepalmi.
La pelle di Tahsin, solitamente corvina, si era accesa come un semaforo dalla rabbia, e lacrime di disperazione gli bagnavano il folto baffo.
Il nostro eroe, preso dall'ira, si strappò gli occhiali di fronte e li lanciò violentemente contro Cinquepalmi, il quale, nonostante il colpo avesse mancato, svenne, scioccato da tale violenza nei suoi confronti.
Calogerò, triste e imbarazzato, fece ciò che qualunque persona sana avrebbe fatto: lanciò una sedia contro il muro con la sua poderosa forza da gorilla calabrese.
Svegliato dal trambusto, Cinquepalmi notò la confidenza negli occhi del suo amato e si unì nell'assaltare Tahsin.
<< La lezione stallà! >>
<< TU NON SAI CHI SONO! >>
<< La vuoi la nota? >>
<< NON TE LO IMMAGINI NEMMENO! >>
Tahsin, disperato e con le spalle al muro, stava ormai singhiozzando, incapace di proferire parola. Tutto ciò che voleva era un po' di amore, ma a quanto pare era troppo. Quella fatidica notte, la sua vita era stata rovinata.
Fu con questi pensieri, che il caro Tahsin si abbandonò alla sua sorte.
Tahsin era morto.
Pochi giorni dopo, tempestato da un'incessante pioggia, avvenne il funerale.
Il corpo non era stato ritrovato, visto che con occhi e bocca chiusi, Tahsin appariva invisibile nelle tenebre notturne.
Poche persone si presentarono, ma a metà incontro, si unirono due nuovi figuri: Calogero e Cinquepalmi, tormentati dal senso di colpa, avevano deciso di portare il cadavere di Tahsin e esibirsi in ciò che loro credevano Tahsin avebbe voluto: un threesome omosessuale necrofilo.
Alla fine Tahsin, ebbe il suo amore.
FINE PRIMA PARTE