Ricomincio Da Te

19

Siamo sdraiati sul letto, felici ed appagati dopo aver fatto l'amore. Cristopher mi tiene il braccio intorno alle spalle, io ho il mio sul suo petto e le gambe intrecciate alle sue. Quanto mi è mancato sentirmi al sicuro tra le sue braccia. È quasi l'alba, ma non riusciamo a dormire, è troppa la voglia di stare insieme e di recuperare i giorni che ci hanno visti separati. D'un tratto mi metto a ridacchiare.
-Che hai da ridere?- mi chiede, guardandomi con aria divertita.
-Ripensavo alla festa, a come sei riuscito a dirmi quelle cose davanti a tutta quella gente. Non è decisamente da te. E pensare che i primi tempi non riuscivi nemmeno a baciarmi davanti a qualcuno.-
-Quando si ama qualcuno tanto quanto io amo te, lo si vuole urlare al mondo. Questo vale anche per il riservato Cristopher Iman!- sorride, baciandomi la testa.
-Sei una continua sorpresa!- esclamo. -Hai visto Rachel come era sconvolta e infuriata? Pensavo che da un momento all'altro le sarebbe uscito il fumo dalle orecchie.- Mi metto a ridacchiare di nuovo. Cristopher fa lo stesso.
-Se lo merita per tutto quello che ci ha fatto! Non vedevo l'ora che quello strazio finisse.-
-Oh Cristopher, credevo di averti perso per sempre quando ti ho visto con lei. È stato orribile. Guai a te se mi fai stare di nuovo così!- esclamo, tirandogli un leggero pugno sul petto.
-Ok, ok ci tengo alla mia vita!- mormora ironicamente. -Piccola, non voglio stare più nemmeno un minuto lontano da te.- mi bacia labbra.
-Prima o poi dovrai andare a lavoro.-
-Non ci andrò!-
-Vivremo per sempre in questo letto?- chiedo divertita.
-È un'idea che mi attrae molto..- Si gira, inchiodandomi sotto di lui. Mi bacia il viso, il collo, il seno e scende lentamente. Poi dal mio stomaco proviene un rumore spaventoso. Scoppio in una risata fragorosa.
-Qualcosa lì sotto mi dice che hai fame.- ride anche lui e si sposta di fianco a me.
-Temo che il tuo sogno di stare a letto per sempre stia per essere infranto.-
-È per una giusta causa!- si alza dal letto e si infila i boxer. Poi mi tende la mano.
-Vieni ti preparo qualcosa.-
Faccio una smorfia di disapprovazione.
-Cosa c'è adesso?-
-Se mi prepari qualcosa, come quando mi hai preparato i pancakes, allora preferisco morire di fame!- ridacchio.
-Erano così terribili?- chiede, fingendo un'espressione triste.
-Terribili è un complimento per quei pancakes!- rido di nuovo. Lui assume una faccia offesa e poi mi tira un cuscino.
-Ti perdono soltanto perchè sei bellissima quando ridi! Adesso alzati, voglio una fidanzata, non uno scheletro! Forse Helen avrà lasciato qualcosa di buono da mangiare-
Mi infilo la sua camicia, gli stampo un bacio sulla bocca e inizio a scendere, lui mi segue e mi dà una pacca sul sedere.
-Ahiii!- mi volto e lui sta ridendo. Gli afferro le mani per bloccarlo e gli mordo il labbro inferiore, poi con nonchalance continuo a scendere.
-Ah la mia leonessa è tornata!- esclama compiaciuto.
E non ho intenzione di andarmene.

TRE MESI DOPO...

Cristopher mi ha chiesto di pranzare con lui nel suo ufficio ed io gli sto portando hamburger e patatine fritte direttamente dal Landmark. Da quando Rachel è uscita dalle nostre vite, non ci siamo più lasciati e ormai viviamo insieme. Con due caratteri come i nostri, non mancano di certo le discussioni, ma poi facciamo subito pace. Abbiamo trovato il nostro equilibrio e siamo cresciuti e maturati insieme. Adesso se c'è qualcosa che non va ne parliamo e la affrontiamo insieme, invece di scappare. Ed io sono sempre più convinta di aver trovato l'uomo della mia vita. Niente di minimamente simile a quello che un tempo ho provato per Luca. Il mio presente e il mio futuro riesco a immaginarli solo insieme a Cristopher, adesso capisco cosa intendono tutti quando parlano di altra metà della mela.
Arrivo davanti al grattacielo in cui si trova l'ufficio di Cristopher e trovo James ad attendermi.
-Salve James!-
-Signorina Eveline! Il signor Cristopher ha lasciato questo biglietto per lei.-
Lo guardo un pò confusa, poi apro la busta e leggo.

Impegno improvviso di lavoro. James ti accompagnerà a Times Square, pranzeremo lì. A tra poco piccola.
Cristopher