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«Allora? Hai intenzione di raccontarmi qualcosa?»
È da un quarto d'ora abbondante che sono seduta sul letto con le ginocchia poggiate al petto, non smetto di pensare alle mie parole di ieri sera.

«Ci siamo baciati..»
«Che cosa?»
«Ci stava guardando un gruppo di ragazze, mi stavo infastidendo..»
«Capito, tutto qui?»
Prendo un bel respiro di coraggio per ripeterle le mie parole

«Mi ha riaccompagnata, prima che scendessi mi ha detto quanto gli mancassi»
Mi incita a continuare

«E in poche parole gli ho detto di lasciarmi e dimenticarmi.»
«Oh..»
«Ma io sono ancora legata a lui, come posso averlo allontanato? Sono una stupida!»
«Come ci sarà rimasto secondo te?»
Chiedo

«Male Vitto, molto male»
«Devo andare da lui, al più presto»
«Parlo un po con Ago prima, vediamo come sta lui, e ti ci porto»
Prende il telefono dalla tasca, e cerca il contatto del fidanzato, lascia squillare

«Sofi, dimmi»
«Amo sei con Andre?»
«Sinceramente no, l'ultima volta che l'ho visto è ieri sera prima di andarcene»
«Ti ha raccontato qualcosa?»
«Mi ha accennato ma nulla di più, solo di quello che le ha detto lei»
«Ora è a casa?»
«Bhe si»
«Va bene, grazie amore».
Interrompe la chiamata, guardandomi con aria maliziosa

«Andiamo, su preparati»
Le sorrido debolmente, e mi infilo dei semplici leggins neri aderenti, una felpa Nike rosa e le immancabili air Force 1.

Sfrecciamo in fretta per le strade di Corsico, e arriviamo sotto al suo palazzo.

«Tesa eh?»
Annuisco e mi accompagna solo fino al citofono, ma vedo che il portone è aperto.
Prima di salire faccio un ultimo cenno alla mia amica, e prendo le scale.

Sono davanti alla sua porta, non sono sicura di quello che sto per fare.

Vittoria, fatti coraggio, fallo per il bene di entrambi.

Suono quindi al campanello, sento i suoi passi vicini, e i battiti del mio cuore cominciano ad accelerare.
Senza nemmeno rendermi conto ci troviamo come la scorsa sera, faccia a faccia.
È tutto scombinato, ma sempre stupendo.

«Perché sei qui?»
«Ieri ho straparlato, lo ammetto, mi spiace averti ferito. Io non voglio dimenticarti e mai lo permetterò»
Gli prendo le mani e le avvolgo nelle mie

«Non potrebbe andare più tra noi due, neanche io voglio soffrire e farti soffrire. Forse avevi ragione, è meglio lasciarci questa storia alle spalle e lasciarci andare»
Sento immediatamente gli occhi pizzicare, non volevo finisse così

«Perché ci stai facendo questo?»
«Credo che ci siamo già detti abbastanza, ora scusa ma voglio restare da solo.»
Mi si inonda il viso di lacrime, e scoppio in un pianto silenzioso

«Ti amo Arrigoni..»
Dico a bassa voce, mi meraviglio di come mi abbia sentito. E onestamente è l'unica cosa che riesco a pronunciare in questo momento.

«Anche io»
Sento alle mie spalle prima di scendere di nuovo quelle scale, per l'ultima volta.

«È tutta colpa mia..»
«Non dire così per favore, tornerà indietro»
Mi abbraccia, facendomi sentire come stretta tra le imponenti braccia del moro.

«Adesso andiamo a prendere Thiago da mia mamma, e poi mangiamo una bella pizza tutti insieme! Che dici?»
Amo passare del tempo con il mio nipotino, penso che ora, solo questo potrebbe tirarmi su l'umore.

«Amore della zia, ti sei divertito?»
Esclamo con le poche forze che mi sono rimaste, mi sento molto debole e prosciugata.
Inconsapevolmente una lacrima mi scende bagnandomi la guancia, e il bimbo con le sue manine cerca prontamente di asciugarle, facendomi emozionare.
È così assurdo come la bontà dei bambini sia delle volte, più sincera di quella degli adulti.
Lo stringo forte a me, sentendo il suo piccolo cuoricino battere.

«Ahh Sofi sono pienissima»
«Io pure, adesso Thiaghino mi farà le storie per andare a dormire. Vero piccola peste?»
Rimango accasciata sul divano mentre mi godo una delle scene più tenere che abbia mai visto.
La mia migliore amica giocare con suo figlio, mentre ridono e si divertono, contagiandomi con le loro risate.

«Dai lo faccio addormentare io»
Accetta, e mi passa lo scricciolo in braccio

«Cantagli una canzone di Andre, ne va matto»
Andrea..

«Ti piacciono le canzoni dello zio eh? Sai anche a me piacciono tantissimo»
E mi regala un sorriso in modo spontaneo

«Sai, sono un vero G, la mia vita è così, i miei nemici sono forti, i miei amici al TG. Ho il cuore nella tasca per nascondere le tracce, e per poterti dare tutto il mondo tra le braccia»
«Guarda, ora ho il cuore rotto, è diviso a metà. Ciò che amavo adesso è sporco, te lo giuro, ma so che tu sei qui. Si, sono ancora per la strada e nei problemi miei, non ho più messaggi suoi io, ma so che tu sei qui»
Continuo cullandolo e dandogli ripetuti baci sul visino.



SPAZIO AUTRICE
Scusate il capitolo corto ma voglio tenermi il più bello per altri capitoli.
Sembra che le loro strade si siano separate veramente questa volta, voi che dite?

𝐔𝐧 𝐌𝐢𝐥𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐃𝐢 𝐕𝐨𝐥𝐭𝐞 2 || 𝑺𝒉𝒊𝒗𝒂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora