Capitolo 18: Alexander

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Quel pomeriggio avevo omesso a Nora che quando Anna mi aveva riferito della cena con mio padre avevamo anche architettato un piccolo piano di vendetta. In quel momento, con in mano un passa montagna e una bomboletta spray rappresentava la confusione in persona. Non che possa biasimarla d'altronde...

<<forza, mettiti quel coso in testa e fa quello che ti diciamo noi, ti spiegheremo dopo principessina>> le fece fretta Roy, così io aiutai la mia Koala sconvolta ad indossare il passa montagna. Sapevamo chemio padre e quella stronza della sua compagna sarebbero arrivati in pochissimo tempo ai nomi dei colpevoli per quello che avremmo fatto da lì a poco, ma i travestimenti creavano un'atmosfera maggiore. una volta che Nora fu calma mi attaccai la telecamera in testa, come prestabilito e Anna distribuì le corde che avremmo usato per scendere dalla finestra illesi.

Il primo a buttarsi giù fu Roy, ormai esperto in serrature che mi passò la corda da tenere tesa per permettere a Nora e a mia sorella di scendere con meno difficoltà. Ciò che non mi aspettavo era che Nora scendesse senza protestare, probabilmente aveva capito che uno scherzo di merda così, tanto per non avrebbe causato l'inferno. Una volta sul vialetto stando attenti raggiungemmo la ma costosa auto di Melanie, così che Roy potesse scassinarne la serratura. Il mio amico da circa due settimane non faceva altro che allenarsi per scassinare serrature di ogni fottutissimo genere. Salimmo in macchina, attenti a non far rumore, io e Nora nei sedili posteriori, mia sorella alla guida e Roy sul sedile del passeggero, nel frattempo la videocamera che avevo in testa riprendeva tutto, così da rivedere le nostre avventure e riderci sopra.

<<cazzo, ragazzi, immaginatevi le loro facce quando vedranno che bel lavoretto combineremo>> sghignazzò il mio amico, seguito da noi altri.

<<sai, abbiamo scoperto grazie ad Anna che Melanie durante i miei primi mesi qui ha deciso di pernottare in un'appartamento poco distante da qui, per darmi il tempo di abituarmi>> spiegai avvicinandomi all'orecchio di Nora che nel frattempo aveva ripreso la sua carnagione e aveva gli occhi colmi di agitazione, non stava più nella pelle. <<non ho mai fatto stronzate del genere>> mi spiegò infatti.

Venti minuti dopo Anna parcheggiò e tra le risate scendemmo dall'auto, poi dividendoci, mia sorella e Nora si occuparono di imbrattare l'auto mentre io e Roy facevamo un paio di graffiti sulla facciata della casa.

<<se ci becchiamo una denuncia?>> fu Nora a rompere il silenzio. Si muoveva bene con la bomboletta, in quel momento stava ritraendo un clown accompagnato dalla scritta "pagliaccia".

<<a Ethan i soldi non mancano...>> le rispose Anna.

Vedendo così attiva la mia Koala mi venne da ridere, era davvero buffa, tutta mascherata nei panni di un piccolo vandalo che cercava la sua meritata vendetta.

<<Alex, facciamo un selfie>> mi propose ridacchiando il mio amico, così estrassi dalla tasca della felpa il cellulare e richiamai le due ragazze per farci una foto. Signori, sfondo del computer...

Una volta terminato il nostro lavoretto io e Roy prendemmo in spalla Anna e Nora, per evitare loro troppa fatica, poi iniziammo a correre come pazzi, prendendo diverse scorciatoie per evitare di essere fermati dalla polizia. Nora, reggendosi al mio collo girò la telecamera verso di noi quattro anziché la strada per catturare il momento.

Tra una risata e l'altra arrivammo nuovamente sotto casa di mio padre. Senza farci vedere recuperammo le corde e issammo mia sorella e Nora su per la finestra, poi una volta dentro ci rivestimmo normalmente e ci ripulimmo le mani, sporche di vernice. Anna si occupò di trasferire il filmato in una chiavetta USB, che avrebbe sostituito il solito film.

Una volta tutti e quattro seduti sul divanetto Anna fece partire il video. Tra un commento futile e insolente e una risata tirammo quasi mezza notte, quando la luce sul vialetto si accese, annunciando l'uscita di qualcuno.

<<ragazzi! Sta uscendo!>> richiamai io, così Nora mise in pausa il video e tutti e quattro ci recammo alla finestra facendo attenzione a non farci vedere, per analizzare la reazione che Melanie avrebbe avuto nel non trovare la sua macchina.

Melanie si mise le mani tra i capelli curati e spalancò la bocca. <<dove caspita è la mia macchina?!>> sbottò in un'urletto da gallina, tanto che dovetti mettermi una mano sulla bocca per evitare di scoppiare in una fragorosa risata.

<<ti accompagno io a casa tesoro, non preoccuparti, alla macchina pensiamo dopo.>> propse mio padre. Quel che lui non sapeva però era che avevamo installato diverse microcamere sulla sua auto per gustarci la reazione di Melanie quando avrebbe visto i graffiti, così appena salirono in auto io e i ragazzi ci affrettammo ad attivare la webcam live sul computer.

<<scommetto che sono stati quei ragazzacci che hai come figli!>> proruppe quella stronza, con ancora la voce da gallina, tanto che abbassai il volume del computer.

Durante il resto del viaggio se ne stette muta e buona, ma quando fu di fronte allo spettacolo da noi creato la reazione fu splendida: Melanie balzò fuori dall'auto di mio padre in uno scatto felino, per poco non rovinò a terra, sarebbe stato divertente. Fece cadere la sua borsetta rigorosamente Gucci a terra e si mise a saltellare e picchiare ripetutamente i pugni sui fianchi come una bambina viziata.

<<che stracazzo è successo qui? Me lo risarcirai fino all'ultimo centesimo Arment!>> strillò e quando udimmo il suo eco fin dalla finestra aperta mi fece male la pancia da quanto stessi ridendo. Anna stava persino piangendo piegata contro Roy.

<<mi sa che la hanno sentita anche i miei nonni mezzi sordi a New York>> sghignazzò proprio lei.

<<la miglio serata di sempre!>> costatò Nora piegata in due per le risate. Aveva ragione, era stata davvero una serata unica, ma purtroppo le conseguenze ci avrebbero suonato al campanello.

Nel frattempo Melanie si era messa persino a piangere e a dare calci alla sua auto come se non avesse dovuto subire già troppe riparazioni per colpa nostra. Il colpo di grazia per noi fu quando quella gallina battè così forte il piede a terra che il tacco le si spezzò e lei cadde rovinosamente a terra, urlando come una bambina capricciosa.

<<cazzo, se fosse un film avrebbe già milioni di incassi>> osservò Roy tra una risata e l'altra.

<<chissà che ramanzina ci toccherà questa volta>> ridacchiai io dando man forte al mio amico.

<<bisogna festeggiare! Su, recuperate qualcosa mentre Ethan non è qui!>> propose Anna fiondandosi al piano di sotto. Noi altri la seguimmo e dopo aver trovato uno spumante diversi snack da rosicchiare risalimmo al piano superiore, trasferendoci con il computer in camera di Anna, dove avremmo potuto usufruire pure dell'idromassaggio. Una serata così non sarebbe capitata molte altre volte, quindi valeva la pena festeggiare per bene, no?

Grazie alla webcam scoprimmo che Ethan sarebbe rimasto a dormire da Melanie per evitare che a quella pazza venga in mente di sganciarci una bomba sopra al tetto, probabilmente. Anna insistè anche finchè non cedemmo e contattammo Kleo per chiederle di venire a festeggiare con noi, lei un po' confusa accettò e così tirammo mattina presto a vedere e rivedere il filmato che intrappolava la nostra bravata, fino a quando non crollammo tutti e cinque, forse un po' sbronzi, forse esausti.

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