Parte 15

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-è stata una bella giornata, devo proprio ammetterlo- disse tom -hai ragione, in fine dei conti potresti anche essere passabile dai- dissi dandogli una amicevole manata sulla spalla -anche tu non sei male verfuhrerin- -grazie,.... info veloce cosa significa quella parola che hai appena detto?- chiesi incuriosita dal modo in cui mi aveva appena chiamata, ovviamente se non me lo diceva andavo su google traduttore, metti che mi aveva dato della troia o robe simili, no no per l'amor del cielo -non te lo dico- disse incrociadno le braccia e facendo un sorrisetrto compiaciuto, che urto che mi dava, ritiro quello che ho detto poco fa.....forse -a non me lo dici è- dissi avvicinandomi pericolosamente a lui -è inutie che mi provochi da me non saprai un bel niente- disse avvicinandosi ancora di più -ok...billy mi dici cosa significa quello che mi ha appena detto tuo fratello- -non ho sentito cosa ti ha detto.- -mi ha ciamata tipo verfuh qualcosa- dissi incerta -vuol dire sedurre, ti ha chiamata per caso verfuhrerin?- - si così- esclamai sicura -vuol dire tentatrice- -aaaaaa- mi girai e guardai tom in modo malizioso 

-ed ecco che ci risiamo, voi 2 buoni non ci state mai, ci conosciamo da 5 ore e non avete fatto altro che provocarvi per tutto il tempo- esclamò asia divertita, ma che cazzo voleva che se era con noi poteva solo che ringraziare il celo -calmina- ribattè J prendendo le mie difese -cosa vuoi ho detto la verità- disse facendo diventare la suoa voce stridula e arrogante, come una gallina -cosa, intanto ti calmi e poi fatti i cazzi tuoi che campi 100 anni, per nostra sfortuna- disse J abbassando la voce nell'utimafrase, giusto da farsi sentire da Georg  che cominciò a ridacciare -cosa ci sarai tu e poi calmate le acque stavo solo scerzando, madonna mia quanto siete permalose-

disse incrociando le braccia -direi che è il momento che tu te ne vada- disse G con ancora il braccio aggrappato a quello di bill -senti io decido quando andarmene e quando no- ribatte lei -forse tu non hai capito con chi stai parlando, noi siamo le J.M.G e qui decidiamo noi, sgombera cozza altrimanti sono casini- disse J, asia se ne andò sbuffando -gustav ci dispiace di aver cacciato Asia ma è un troia- dissi scusandomi col povero ragazzo che aveva perso la sua "donna", guardai Jiorgia che gia mi stava guardando con aria di complicità -te ne facciamo conoscere un'altra, si chiama sara ed è la mia ex migliore amica, siamo rimaste in buoni rapporti- 

rientrammo in aula e puntualmente a lamentarsi del nosto ritardo c'era quel coglione del don,volevo dirgli: chi la caga la tua materia, non rompere, ma purtropo non potevo farlo, ci sedemmo hai nostri soliti posti e dato che io Jeorgia e Greta volevamo  i ragazzi vicino abbiamo fatto sgomberare i ragazzi/e che c'erano dietro di noi per farre spazzio a loro, dopo di che invitai sara a sedersi vicino a noi e ovviamente la feci sedere d'avanti a gustav per fargli vedere la sua, probabilmente, futura ragazza. Tom si sedette dietro di me, gustav dietro Jiorgia e bill dietro Greta. 

FInimmo finalmente le lezioni e andammo tutti a casa, essendo la figlia di un uomo abbastanza ricco avevo tutto quello che desideravo compresa... una villa tutta mia con tanto di piscina, dove poter vivere tutta da sola, ogni tanto le mie amiche venivano per una o due settimane ma non potevano fermarsi di più.

Andai a casa con le mie amiche e i ragazzi tanto per fargli vedere la loro nuova amica quant fosse ricca, io non sono come le solite ragazze ricche, diciamo che non mi vanto della mia ricchezza però non la lascio tutta per me, tutti dicono, "io sono ricca però vivo modestamente" ma al diavlo, io sono ricca e vivo come deve vivere una ricca.

-che bella casa tua moon, dove sono tua madre e tuo padre?- mi chiese bill -oh emmm... mia madre è morta quando avevo soli sei anni, mentre mio padre vive in un'altra casa- bill mi venne incontro e mi abbracciò, io amo gli abbracci e i baci e per quanto io possa essere di giaccio quando qualcuno mi abbraccia io mi sciolgo come un gelato al sole -mi dispiace per tua madre- disse lui rincuorandomi -ora mai è passato- dissi mentre sentivo gli occhi bruciare -queste cose non passano mai piccola, puoi rinchiuderle quanto vuoi ma bruceranno sempre- disse dandomi una leggere carezza -emmm bil non per interrompere questo momento ma le distanze, e evita di chiamarla piccola- lo rimproverò tom, il che mi fece sorridre -ma daiiii devi sempre impicciarti- protestò il frstello -be cosa ne pensi se faccio questo, disse abbracciando greta e dicendole -piccola lo sai che ti voglio ben vero- greta rimase basita e bill corse in contro al fratello quasi menandolo -visto- gli disse suofratello in segnio di vittoria -visto! gne gne gne- lo perculò bill -bambini a me l'attenzione, ora entriamo in casa, fate ciò che volete tanto ci sono i domestici e se avete bisogio chiedete... sempre hai domestici- dissi io hai ragazzi -ma che gentile che sei verfuhrerin- disse tom  -i sono sempre gentile se non mi fai girare i cinque minuti, chiaro signiorino Kaulitz- aprii la porta di casa, che sembrava più un portone dei palazzi -benvenuti nella mia umile dimora- dissi spalancando le braccia in segnio di fargli vedere la vastità di quella stanza -soprattutto umile mi raccomando- disse george mentre si incamminava verso il salone seguito dagli altri tre che avevano le bocche spaleancate come gli ebeti -direi mangiamo e poi ci facciamo un tuffo in piscina, che ne dite?- chiesi sperando in un loro "sì" -per noi andrebbe anche bene se non fosse per il semplice fatto che a meno che noi non entriamo nudi nella piscina non saprei cosa fare- disse bill ridacchiando -a me non dispiacerebbe- disse J guardando georg in modo malizioso, cosa che lui ricambiò -ma dai J, sei sempre la solita- ribatte G -dai G un po di divertimento ci sta in fin dei conti- rispose J -allora, di questo non vi preoccupate, chiamerò le mie guardie e gli dirò di andare a prendere 4 costumi da uomo , il tempo di mangiare e ve li porta- dissi io -sei un mito- disse bill prendendomi e facendomi girare in un abbaccio, vidi tom stringere i pugni, non capivo tutta questa gelosia -tom vieni con me- dissi -no- rispose freddo -ti ho detto vieni con me, ORA- alzai un po la voce in quell'ora, ma doveva capire che non doveva scherzare con me. lui sbuffò e mi seguì

Andammo nella mia camera da letto 

CONTINUA.....

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