Happy Ending? Ci sarà un lieto fine?

Capitolo 2

Mi sveglio e mi ritrovo distesa su un letto di nuvole... da quanto non dormivo?

Faccio un lungo respiro per preparami alla inutile giornata che mi aspetta, ma un profumo maschile, di colonia, mi invade le narici al tal punto che inizio a tossire.

Decido di aprire gli occhi incuriosita da questo strano profumo e... O MIO DIO.

Dopo essere stata accecata da una forte luce mi rendo conto che non sono nella mia stanza, non sono nel mio letto, dove diamine sono?

Sono circondata da pareti azzurro pastello... c'è un comodino alla mia destra mentre difronte a me c'è una postazione da gaming con a fianco una libreria strapiena di manga.

Credo di essere nella stanza da letto di qualcuno, certamente di un nerd, ok, ma di chi?

Mi alzo dal letto buttando via le coperte e girovago in cerca di spiegazioni.

Esco dalla stanza e il mio angelo, Justin mi accoglie con un sorriso.

"Ehi, non sapevo fossi già sveglia" mi dice dolcemente mentre sistema il suo ciuffo d'oro con maestria come se fosse tutto normale.

"Come cazzo ci sono finita a casa tua?" Come si è permesso a RAPIRMI?!

"Ieri ti sei addormentata sulla sdraio in terrazzo, sembravi esausta e piuttosto scombussolata, non sapevo dove abitassi così ho deciso di portarti da me, so che..."

"Cosa sai? Niente. Non sai niente. Come ti salta in mente di portare una sconosciuta nella tua casa? A mia insaputa, tra l'altro, Che problemi hai Justin?" lo interrompo e divento rossa dalla rabbia.

"Scusa, mi sembrava crudele lasciarti dormire in terrazzo, stava iniziando a fare freddo e il cielo era nuvoloso, forse dovevo svegliarti... hai ragione, scusa. Non so cosa mi è successo ma sentivo che avevi bisogno di fare una lunga dormita. Comunque, tranquilla, io ho dormito sul divano, non ti ho nemmeno sfiorata" sembra davvero pentito e, guardandomi attorno sembra di essere in un piccolo paradiso, tutti i mobili, le pareti e le decorazioni sono tutte delicate ed armoniose, tutto tendente al color panna, tutto in ordine, la sua camera sembrava un altro mond... Mi ha davvero portata in casa sua senza nemmeno svegliarmi?!

"Sarà meglio che tu non mi abbia toccata. Hai idea di quante ragioni ho per denunciarti alla polizia? Ti potrei far fare anni di galera per avermi rapita" forse sto urlando un po' troppo; infatti, da fuori l'ingresso della casa, si sente un brusio di voci curiose.

"Perché non lo fai?" si avvicina talmente tanto che devo alzare lo sguardo per guardarlo negli occhi, mi sta rivolgendo un sorriso di sfida, e io sento di poter morire da un momento all'altro, dalla collera ovviamente...

"Quindi, Red? Perché sei ancora qui?" si mette davanti a me fissandomi gli occhi con fare testardo. Questo è troppo, sul serio. Chi si crede di essere? Il bad boy di turno? Mi dispiace, ma quella con le palle, qui, sono io.

"Red? Ma ti sei bevuto il cervello? Il mio nom... anzi, sai che ti dico?" Lo prendo per il collo della maglia e lo sbatto al muro con tutta la forza che ho, facendolo cadere a terra. Sfogo tutta la mia rabbia, quella che ho represso per anni, su di lui. Non mi importa se i sensi di colpa mi invaderanno per tutta la vita, se lo merita e io ho appena perso la persona più importante della mia vita.

Mi abbasso così da poterlo guardare negli occhi e gli alzo la testa "Sally, sul serio, ci ha sentiti tutto il condominio, io non volevo fare nulla di male." È pentito, e forse io ho un po' esagerato.

"Lo so che ho esagerato ma questo è quello che si prova a sfidare Sally Jones" Mi alzo e faccio per andarmene ma lui mormora "Jones?"

"Si hai capito bene, J O N E S" Faccio lo spelling con sarcasmo, nel caso non avesse sentito bene.

Lo guardo un'ultima volta e una volta uscita da quella casa, chiudo la porta alle mie spalle.

Tutti gli abitanti del condominio mi fissano "Lo spettacolo è finito signori, potete ritirarvi e farvi un po' di cazzi vostri, prego" dico facendo un graziosissimo inchino.

Corro giù dalle scale e mi dirigo verso il mio piano, so cosa mi serve.