CAPITOLO 21

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Miles riprende a baciarmi infilando una mano sotto l'elastico dei pantaloni. Mi fa sollevare il bacino e li sfila lasciandomi esposta a lui, mi stringo contro il suo torace e lui sogghigna compiaciuto.

<fa sparire subito questo sorriso, stronzo>.

<vuoi che pianga piccola?>.

<vai a fanculo Miles>.

Miles alza la testa verso il cielo e ride divertito.

<riesci ad essere arrabbiata con me anche in questi momenti, sei incredibile>.

Mi imbroncio e lo colpisco piano con un pugno alla spalla.

Gli prendo il viso tra le mani con il pollice gli accarezo la bocca schiusa.

<succederà ancora? te ne andrai di nuovo?>.
Gli chiedo, in un sussurro, continuando a osservare le sue labbra.

Miles esita prima di rispondere e io penso che sarà cosi, se ne andrà ancora. Ma poi mi regala un sorriso.

<sono uno stronzo, ma non posso stare senza la mia mini Cooper>.

Sorrido al suono delle sue parole e lo guardo negli occhi, so che non mente, è stato sincero, non mi sta promettendo di restare per sempre, ma mi sta promettendo di restare per questo momento.

Mi accarezza con il pollice la coscia attorno a lui e mi tira ancora di più a se. Miles si cala i jeans appena sotto il sedere. Con una mano prende a massaggiarmi da sopra gli slip umidi, e il contatto delle sue dita che si muovono sulla mia intimità mi fa contrarre i muscoli dell'addome.

Lui sogghigna compiaciuto.

Poi sposta gli slip di lato e con il pollice mi stuzzica, rendendomi schiava del suo tocco. Pianto le unghie sulle sue spalle.

<ti voglio Eleadora..>.

<in qualsiasi modo, forma o colore. Voglio che tu sia mia>.

Arrossisco per l'imbarazzo, ma non posso ignorare il desiderio folle che le sue parole hanno innescato in me, e dal sorrisetto malizioso che mi rivolge, sono certa che colga tutta la fame che ho di lui.

Faccio scorrere le unghie nei suoi pettorali definiti, per poi passare ai solchi degli addominali che si contraggono al mio passaggio, finché non raggiungono i boxer neri, torno a guardarlo negli occhi e strofino il palmo sopra i boxer.

<Miles hai i preservativi?>. Domando con un tono di voce basso e innocente, che lo fa eccitare ancora di più.

<ovvio, per chi mi hai preso?>.

Con un grugnito mi morde il collo, la spalla e poi risale sulla mia bocca, la divora invadendola con la lingua e chiude il palmo sulla mia intimità, in una morsa talmente serrata da farmi inarcare la schiena.

Non si ferma: si muove dentro di me, aumentando la velocità.

Miles ritrae le dita dai miei umori e se le porta alla bocca. Afferra il bordo delle mie mutandine e me le strappa. Sovrappone una mano alla mia e si sfila i boxer.

Indirizza l'erezione verso il mio centro.

Sfila il suo portafoglio dalla tasca dei jeans e raccoglie un preservativo.

Lo indossa.

Inizia a sfregare tra le pieghe della mia intimità la sua erezione e, quando finalmente si spinge dentro di me, una potente contrazione mi sconquassa tutto il basso ventre e mi ritrovo sospesa tra piacere e dolore.

I nostri corpi si incastrano per tutta la notte e ci ritroviamo sfiniti sul letto.

<mi sei mancata>.

KAIROSWhere stories live. Discover now