VIII

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Gavi ha incollato le sue labbra alle mie e poi tutto è andato molto veloce.

Siamo finiti nel corridoio del bagno a mangiarci la bocca a vicenda.

Mi fece scorrere le mani lungo la vita e raggiunse il mio sedere, che strinse con forza e desiderio.

I suoi baci scendevano lungo il collo e io mi mordevo le labbra.

Poi mi sollevò, bloccandomi con la schiena al muro.

Gli strattonai i capelli per costringerlo a guardarmi e lui lo fece.

— La tua casa Gavi...

Annuì e mi baciò di nuovo.

Gavi chiuse la porta di casa sua con un piede e mi gettò sul letto.

Si inginocchiò e cominciò a tirarsi giù i pantaloni.

— Odio desiderarti così tanto.— confessò.

Si liberò dei miei stivali e li gettò lì.

Poi mi tolse la camicia e le sue mani mi sbottonarono il reggiseno.

Mi slacciò rapidamente il reggiseno.

Le sue labbra andarono dritte ai miei capezzoli già induriti.

Imprecai mentre ne metteva una in bocca e la leccava guardandomi.

Lo aiutai a spogliarsi e si sedette sul letto.

Mi misi sopra di lui e lo vidi rovistare nel suo cassetto.

Tirò fuori il preservativo e lo indossò abilmente.

Poi sollevai i fianchi e affondai in lui.

Mi baciò e io cominciai a saltare.

Lo sentivo gemere con un tono rauco che mi faceva impazzire e lo vedevo imprecare e gettare la testa all'indietro.

Gemevo mentre lui sollevava i fianchi per trovare il mio punto più sensibile e io continuavo a rimbalzare.

Le sue mani mi afferrarono il culo e lo strinsero.

— 30, piccola.

Lo guardai con aria assente.

— 30 è il numero che devi indossare cazzo.

Mi afferrò i fianchi e mi fece sdraiare sul letto per muovermi mentre io gli abbracciavo la schiena.

Si sentivano solo i nostri gemiti, l'urto dei nostri corpi e il letto sotto di noi.

— Gavi...

— Cosa

— Sei ancora un ragazzino presuntuoso.

— Eh? Non ti ho capito, aspetta.

Accelerò i suoi movimenti e io cominciai a gemere forte.

𝐁𝐀𝐁𝐘 𝐁𝐎𝐘 +𝟏𝟖 | 𝗣𝗮𝗯𝗹𝗼 𝗚𝗮𝘃𝗶 (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora