Il cuore conosce ragioni, che la mente non conosce

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Mimmo era un ragazzo solare e socievole, l'esatto contrario dello stereotipo affibbiato comunemente agli allievi di Durmstrung. , Simone di questo, ne era certo, oltretutto  la sua mente non faceva altro che vagare in mondi reconditi, rivangando la loro stretta di mano, e come la  calda del Bruni  stringesse la propria, irrorandola di un calore benefico e piacevole.  Tutti i suoi amici, a partire da Manuel con la fidanzata Nina, nonchè Viola con Ryan, un Tassorosso perdutamente innamorata della sorella del Ferro, avevano notato un cambio di comportamento nel Balestra, che si aggirava nel castello e per le lezioni con uno sguardo trasognante e assente,andando di tanto in tanto a sbattere qui e lì, scatenando l'ilarità generale di professori e studenti. Solo Laura, che aveva conosciuto Mimmo, poteva comprendere gli strani atteggiamenti del suo amico e riteneva giunto il momento di prendere in mano la situazione e affrontare l'amico di una vita e  dopo averlo fatto chiamare con una scusa, gli disse:

Laura: Simone,hai intenzione di continuare a girovagare con gli occhi trasognanti ancora per molto?  Stai diventando lo zimbello di tutta la scuola!

Simone: Laura, abbiamo già fatto questa discussione, cosa vuoi che faccia? Mimmo l'ho appena conosciuto, non posso mica pretendere  o fare altro, per il momento.

I due ragazzi non si erano tuttavia accorti che il soggetto oggetto della discussione, si stava avvicinando al duo con fare lesto e con andatura saltellante, come se fosse un piccolo canguro. 

Mimmo ad onor del vero, si era perso, e non sapeva come muoversi nel castello, le scale infatti amavano cambiare direzione e di conseguenza invece che andare verso i piani superiori, si era ritrovato nella parte bassa del castello. Una volta quindi notati i due giovani Corvonero, non aveva perso tempo per avvicinarsi e chiedere consigli su come muoversi; Una volta raggiunti, con un grande sorriso disse: scusate ragazzi, mi sarei perso, mi potreste aiutare a fare un giro del castello? Le scale paiono cambiare direzione da sole, ed io non so come fare per raggiungere i miei compagni di Durmstrung.

Udite queste parole, Laura, che era furba come una faina, trovò in men che non si dica una possibile soluzione all'impasse romantico dell'amico. Fingendo un impegno improvviso e scusandosi con Mimmo, lasciò Simone con il biondino, certa che un giorno Simone l'avrebbe ringraziata. Al Balestra, il quale in quel momento avrebbe voluto lanciare una fattura contro l'amica, non restò altro di improvvisarsi come Cicerone per il Bruni; non che fosse una sofferenza passare del tempo con lui, al contrario, solo che avrebbe preferito agire a modo suo e con i suoi tempi.  Simone e Mimmo passarono diverse ore insieme, il Corvonero era un perfetto padrone di casa, e mostrò con cura ogni pertugio della scuola, spiegando con dovizia di particolari la millenaria storia della scuola; al contempo, Mimmo ascoltava la sua guida in maniera attenta e sempre pronto a porre domande e fare battute. Ad un certo punto,  durante una spiegazione sulla storia del Platone Picchiatore, Simone si girò verso Mimmo, per verificare che avesse capito tutto, e anche se solo per pochi secondi, gli sembrò che in entrambi gliocchi del "figlio del Nord", vi fosse uno strano luccichio;  questa sensazione durò solo pochi secondi, portando  il Balestra a supporre che si fosse  trattata solo di un'allucinazione ottica, non immaginando, quali fossero  i veri pensieri del ragazzo che era con lui.

Tra magia e sentimentoWhere stories live. Discover now