⠀𝐎𝟒.⠀❪ 🔪 ❛ ᥲᥣᥡᥙsһkᥲ ❫

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𝙄𝙣𝙛𝙤𝙧𝙢𝙖𝙩𝙞𝙤𝙣:

𝐒𝐓𝐎𝐑𝐘 𝐓𝐘𝐏𝐄: angst, wlw
𝐂𝐇𝐀𝐑𝐀𝐂𝐓𝐄𝐑𝐒: aelita kazimirovna volkova, zoya emil'evna lebedeva
𝐖𝐎𝐑𝐃𝐒: ~ 4.5k
𝐑𝐄𝐋𝐄𝐀𝐒𝐄𝐃 𝐎𝐍: 10.02.2024
𝐓𝐑𝐈𝐆𝐆𝐄𝐑 𝐖𝐀𝐑𝐍𝐈𝐍𝐆𝐒: no fluff just angst, betrayal, death, loss of family member, (implied) political violence, (implied) corrupted government, (implied) unfair system, mental health issues?, alcool, suicide, (è una mia storia, cos'altro volete che vi dica?).

𝐑𝐈𝐀𝐒𝐒𝐔𝐍𝐓𝐎: lo stato attuale russo, come si sa, non è politicamente e socialmente stabile al momento. Proteste contro il governo, rivoluzioni e gente che ci va di mezzo solo per le più piccole cose. Questa storia è una fra le tante tragedie.

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La minuscola cucina attaccata al soggiorno come centro dell'appartamento, le due camere da letto vicine al bagno costituito da una doccia ed un corridoio quali giacche appese initavano ad accomodarsi.
Sarà stata piccola fisicamente, nonostante ciò quella casa era il suo più grande conforto.
Il conforto di Zoya.
Dopo la tragedia il resto della famiglia dovette trasferirsi altrove per evitare ulteriori maltrattamenti. Questa piccola gabbia fu il loro miraggio e oramai la giovane adulta di appena 20 anni si era affezionata ad esso. Anzi, si ossessionava.

Mai e poi mai avrebbe lasciato che qualcuno scovasse questo luogo, perché sapeva di poter essere spiata e rintracciata da un momento all'altro. Se la persona sbagliata l'avesse scoperto, sarebbe stato game over. Avrebbe infettato questo piccolo paradiso, cosa ancora poteva considerare "pacifico e accogliente" in questo paese, con la sua sporcizia ed avrebbe eliminato la sua radianza. Era successo una volta con la vecchia casa, non aveva intenzione di perdere pure la seconda. Dunque, dopo eventi come questi decideva di spendere del tempo fuori come in un motel, hotel, casa di una conoscenza, per seminare le attenzioni e ritornare e nulla sarà cambiato in quello scenario: la stessa stretta cucina, lo stesso disastroso salotto, le stesse soffocanti camere da letto, lo stesso sporco bagno, lo stesso corridoio caotico. Il suo piccolo paradiso.

Quei giorni ebbero una fine proprio quella stessa sera. Zoya, dopo molte insistenti richieste dell'altra, era riuscita a sgretolare quell'imponente muro e lasciare una nuova persona dentro l'appartamento: Aelita.

Aelita era tante cose per lei.
Prima una sconosciuta, dopodiché una fan, dopo ancora una conoscenza cui andare d'accordo, poi amiche ed infine... qualcosa di rischioso da tirare fuori al pubblico.
Aelita era diventata tutto quanto per lei.

I suoi capelli biondi, mossi, di media lunghezza che arrivavano al collo, i suoi occhi rugiada, le sue forme accenate ma non troppo ed i colori chiari erano dominanti nel vestiario, davano l'impressione di un angelo. La più bella fra tutti. Non era mai stata il tipo da prestare attenzione all'aspetto delle persone - per Zoya conta la personalità - eppure ancora non concepiva come una donna qualche anno più grande di ella potesse essere così strabiliante a livello estetico. L'aveva stregata, proprio con un incantesimo dell'amore.

✎ 𝙏𝙃𝙀 𝙍𝘼𝘿𝙄𝙊 𝙈𝙐𝙎𝙀, 𝘰𝘯𝘦-𝘴𝘩𝘰𝘵𝘴 ✎Where stories live. Discover now