Ciao sono Icaro

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12.09.2012-Milano

Guido scocciato per le vie distrutte di Milano cercando un modo alternativo per saltare il traffico ed arrivare in tempo dai miei amici che mi stavano aspettando fuori ad un locale per festeggiare insieme il mio compleanno. Ero davvero giù di corda, non mi è mai piaciuto festeggiarlo, forse perché da piccolo non si presentava mai nessuno alle feste che mia mamma organizzava con tanto amore, o forse perché alla mente mi arrivava solo il ricordo del mio quinto compleanno dove mio papà, una delle persone che in teoria avrebbe dovuto amarmi di più, se ne andò lasciandomi solo con mamma e un palloncino rosso già quasi sgonfio. A mettermi ancor più di mal umore fu sicuramente il fatto di aver perso la voce quello stesso pomeriggio e non esser potuto andare alle lezioni di canto che seguivo quotidianamente.
Arrivai al locale e, con non poca difficoltà, parcheggiai la macchina avviandomi poi all'entrata del locale dove ad aspettarmi vi erano i miei amici più cari: Mirko, Anna, Giovanni, Simone e Chiara. Salutai i tre ragazzi  con una pacca sulla spalla per poi passare a salutare le ragazze con un caloroso abbraccio. Mi girai e notai un ragazzo poggiato al muro che gesticolava  intento a parlare con Gio, quindi presumibilmente faceva parte del nostro gruppetto. Lo fissai per quelli che sembrarono  minuti interminabili. Purtroppo è un brutto vizio che ho quando vedo qualcosa o qualcuno che non conosco. Non lo faccio con cattiveria o per giudicare, è solo semplice curiosità. In questo caso lo fissai sia per curiosità ma anche perché lo trovavo estremamente bello. Simone sembra accorgersene e, avvicinandosi di poco al ragazzo e mettendogli una mano sulla spalla, cominciò a parlare <Marco, lui è Alessandro, il festeggiato. Non farci caso se dovesse fissarti come...> mi guardò per un secondo < ...ora....> sospiró rassegnato e si avvicinò  dandomi una leggera gomitata sul fianco per farmi rinsavire <... lo fa spasso ma posso giurarti che non è un killer e non verrà ad ucciderti durante la notte, è solo molto curioso> aggiunse poi sfoggiando uno dei suoi sorrisoni scaturendo una risata da parte di Marco e dagli altri presenti sulla scena, me compreso. <Si scusa, non volevo metterti in imbarazzo. Piacere, sono Alessandro> dissi a bassa voce per colpa di quel poco di voce che mi rimaneva avvicinandomi di poco al ragazzo con fare imbarazzato e forzando un sorriso cercando di non mostrare il nervosismo dato dal mio abbassamento di voce. <Macchè, ma quale imbarazzo, figurati. Piacere tutto mio, sono Marco> sorrise lui porgendomi una mano che non tardai a stringere <Comunque tanti auguri> continuò per poi scomparire all'Interno del locale seguito dagli altri. Rimasi fermo un secondo. Io quel ragazzo già l'avevo visto. Si ma dove?
Decisi di non dare peso ai miei pensieri, c'avrei pensato più tardi. Entrai anch'io all'interno del locale fiondandomi all'angolo bar per prendere un drink. Avevo bisogno di staccare un po' la spina e divertirmi.
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Spazio autrice:
Stelline sono tornata con una nova storia. Spero vi piaccia✨🌻
Ps: i titoli dei capitoli in realtà hanno un senso anche se non sembra. Letteralmente sono frasi delle canzoni di Ale da cui prendo ispirazione per la realizzazione della storia, quindi in realtà le frasi indicano un po' il succo del capitolo. Non so se si è capito ciò che voglio intendere but ok.
Buona lettura e fatemi sapere cosa ne pensate. Vi voglio bene 💜

Nel tuo mare |Mahmood X Marco Mengoni| Donde viven las historias. Descúbrelo ahora