l'inizio di tutto

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so che non me l'ha chiesto nessuno, la mattina mi sveglio alle 5.30, corro per una mezz'ora all'aperto, torno a casa, faccio una doccia, e alle 7.00 sono già all'università, di solito mi fermo con la mia ragazza e facciamo colazione insieme da qualche parte. vivo in realtà una vita abbastanza comune, nulla di eccezionale, tipico ragazzo ventiduenne triste, mi sento sempre stanco, sfinito, e tranne, eccezionalmente, il volto della donna che amo, nulla é in grado di rallegrarmi.
ero ad una normalissima lezione, nella mia normalissima università, che frequento da 5 mesi.
nella mia lezione di biologia, non riuscii a concentrarmi su niente, fissavo il vuoto, mi annoiava tutto. avevo seriamente da un po' pensato di abbandonare il corso, ma il pensiero di dare un buon rendimento di vita alla mia futura famiglia, alla mia donna, mi spingeva ad andare avanti e fare il meglio che potevo, per dare il meglio alle persone a me più care..
nonostante lei sembrasse un po' strana nell'ultimo periodo...

finita quell'ora, prima di tornare a casa, avrei dovuto fare l'ultima lezione di filosofia del giovedì, allora andrai in aula trovandola quasi interamente vuota.
<cosa é successo? perché non c'é nessuno?>
chiesi al mio compagno che, mentre preparava la valigetta, mi rispose:
<oggi girano voci che il professore dovrebbe mancare, e siccome non mi va di aspettare e verificare, me ne torno a casa.>
<io aspetterò qui, penso che il professore ci avrebbe avvisato, se non fosse venuto>
<fa come vuoi -rispose- io non vedo l'ora di tornare a casa..>
aspettai altri dieci minuti, eravamo in sei, furono i dieci minuti più lunghi della mia vita. iniziai a farmi le peggiori paranoie, con il capo abbassato e le braccia conserte, fin quando poi qualcuno non entró.
<scusatemi per l'attesa, ho avuto dei problemi con i piani alti>
un uomo alto, biondo, con un pò di barba e gli occhi azzurri, si mise dietro alla cattedra a braccia aperte. indossava un abito elegante sui toni del verde, con i dettagli color smeraldo ed un paio di brogues; alle dita aveva tanti anelli di grandezze e spessori differenti, tutti dorati ed ornati da pietre colorate.
<il vostro insegnante é stato sfortunatamente per me fortunatamente per voi operato, quindi per almeno due mesi staró io con voi. -sentivo già gente sbuffare- vi prometto che sarà divertente, o almeno spero di renderlo tale>
<se la crede troppo> mi mormora il mio vicino
<tu dici?> rispondo, mantenendo gli occhi sul professore contemplando la sua cravatta..aveva dei dettagli probabilmente in rilievo, verde, giallo, si univano appassionatamente creando un tema ondeggiato.
<speriamo che resti a lungo.>
<non potrei dire lo stesso>

Ryan Gosling X Reader💞💓(gay🏳️‍🌈)Where stories live. Discover now