cornetti

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Marco mi riaccompagnò a casa e prima che scendessi dalla macchina mi prese la mano ,mi voltai e lui mi abbracciò
"Buonanotte" disse semplicemente,  ricambiai il suo saluto e scesi dal auto.

Casa era rimasta intoccata , proprio come l'avevo rimasta .
Questo significa che Emma non era entrata senza il mio permesso alla ricerca di chissà che cosa .
Certamente avrei dovuto dare una spolverata ai mobili e avrei dovuto lavare a terra ma in quel momento mi sentivo davvero molto stanco e volevo solo lavarmi e andare a letto .
infatti fù proprio quello che feci.
Mi lavavi e pochi minuti dopo ero steso nel mio letto e stavo guardando le classifiche degli album.

Non avevo nemmeno cenato ma poco importava , non avevo realmente fama in realtà.
Ero arrivato a Milano alle 17:30 e non era nemmeno così tardi .
Quando mi misi sotto le coperte infatti erano appena le sette di sera e nonostante mi fossi addormentato in treno i miei occhi chiedevano pietà così come il mio corpo che in quel momento voleva solo crollare in un sonno profondo.

Spensi il cellulare e l'appoggia sul comodino mettendolo sotto carica .
Mi girai sul fianco destro e afferrai uno dei due cuscini che si trovavano nel letto matrimoniale.
Lo afferrai e lo strinsi in un caloroso abbraccio, mossi di poco la testa su di esso e mi addormentai

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"Io non voglio andarci a scuola!"

Sono sempre stato un bambino capriccioso. Uno di quei bambini che appena scopriva  della fine delle vacanze estive non voleva proprio saperne di tornare a scuola.
Detestavo quel luogo.
Detestavo stare con persone che non accettavano  la mia presenza.
Odiavo le maestre che nonostante i miei sforzi riuscivano a rimanermi indietro con il programma.
"Vostro figlio sbaglia le Doppie , non sa leggere e al posto nella M mette la N e viceversa, signora , è intelligente ma non si applica. Io devo andare avanti con il programma non posso aspettare vostro figlio"
Erano queste le loro parole - è intelligente ma non si applica- l'unica materia in qui ero un fenomeno era scienze.

Mi è sempre piaciuto studiare scienze, studiare le piante , il corpo umano lo spazio.
Ho sempre preso voti alti in quella materia , infondo , dovevo solo leggere e imparare e di quello non avevo problemi.
Già a dieci anni sapevo dirti tutti i nomi delle costellazioni, sapevo dire il sistema solare , sapevo spiegarti il ciclo delle stagioni o il perché alcune persone hanno un colore differente di pelle.
Sapevo dirti come nasceva una pianta o come un animale si evolve.
Mia mamma era molto fiera di questa mia piccola passione.
Al primo posto però, c'era il canto.
Canto da quando ne ho memoria, passavo  pomeriggi interi chiuso nella mai camera , con le cuffiette nelle orecchie e la musica a palla e , mentre mia mamma guarda i programmi televisivi e mi invita ad abbassare il tono della voce, io cantavo.
Non so bene da dove sia nata questa mia passione , infondo c'è sempre stata, dall' asilo quando insieme ai miei amichetti cantavano le sigle dei cartoni animati come i cavalli dello zodiaco fino ad oggi dove tra una lamentela e l'altra cerco di convincere mamma a non farmi andare a scuola.

"Devi andarci a scuola ale , come farai poi?"

Mamma è sempre stata gentile con me. Sempre pronta a darmi il suo sostegno , anche nelle situazioni meno consone.
Sempre pronta a difendermi e a rincuorarmi.

"Ma mamma , non ho più dodici anni "

È sempre stata la mia donna e lo sarà per sempre , lei è l'unica persona che sento d'amare veramente, un amore che proviene dal profondo del mio cuore.
Un amore immenso come il mare

Veglio su di te, io sono il tuo guerrieroWhere stories live. Discover now