Capitolo diciottesimo: scoperte

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E quindi, oramai era ufficiale. Rose e Scorpius si amavano, e ora come ora stavano insieme.
Erano rimasti in quella foresta per quelli che potevano essere minuti come potevano essere ore, a baciarsi e sussurrarsi parole dolci, prima di tornare nella locanda dove dormivano.
Il giorno dopo, la mattina presto, erano partiti per tornare ad Hogwarts, in modo da finire di preparare le ultime valigie, dato che sarebbero ripartiti per trascorrere il natale insieme alle loro famiglie la mattina seguente.
Dopo essersi sistemati, Scorpius e Rose si incontrarono nella Stanza delle Necessità: preferivano vedersi in un luogo appartato, per stare un po' di tempo da soli. Avevano giocato a carte, a scacchi, ed erano stati per un po' sul divano a coccolarsi bevendo cioccolata calda.
'Mi mancherai durante queste vacanze, Rose' disse lui mentre le accarezzava i capelli.
'Anche tu, Scorp, anche tu. Ma potremmo vederci, ci possiamo organizzare per andare a Diagon Alley, o da qualche altra parte.'
Si giró, in modo da guardarlo negli occhi e accarezzargli una guancia 'Non possono impedirmi di vedere il mio ragazzo, no?' E con uno slancio gli diede un bacetto a stampo sulle labbra.
'Certo che no, piccola Weasley' sorrise lui, iniziando a farle il solletico, e facendo ridere Rose come una matta.
Era strano pensare a quante peripezie quei due avevano dovuto passare prima di innamorarsi: insomma, quella pozione Delirante, quel mancato biglietto che Snow avrebbe dovuto consegnare a Rose..

'Scorpius' lo chiamó lei, con voce seria.
Il ragazzo si bloccò di colpo: 'Dimmi.'
Rose era un po' titubante.
'Ecco.. Il fatto è che io e te ora stiamo insieme, no? Quindi stavo pensando a tutto ciò che abbiamo dovuto passare prima di ora, e, non fraintendermi, ma c'è qualcosa che non mi è chiara'
Scorpius la guardó con sguardo interrogativo e leggermente scettico: 'Cosa non ti quadra?' le chiese, prendendole la mano.
'Ecco.. Quella sera in cui tu hai baciato Lily'
'Rose, te lo giuro...'
'Scorpius, io ti credo, te lo assicuro. Altrimenti ora non staremmo insieme, io non permetterei mai che il mio ragazzo fosse qualcuno di cui non mi fido. Ora peró lasciami continuare'
Ad un cenno di assenso del fidanzato, la rossa continuó: 'Quando tu sei venuto nella mia Sala Comune per darmi spiegazioni, mi hai detto che al terzo piano quella sera aspettavi me, e non Lily, e che tramite il tuo gufo mi avevi inviato un messaggio per incontrarci. Ma per quale motivo questo messaggio non mi è mai stato consegnato?'
Scorpius rimase interdetto. È vero, a quel particolare non aveva mai pensato. Era stato talmente occupato a rimuginare sul fatto che Rose fosse infuriata con lui da non aver analizzato tutti i motivi che l'avevano spinta ad essere tanto arrabbiata.
'Ti confesso che non ne ho la minima idea' rispose Scorpius.
Rose rimase per un momento con lo sguardo confuso, ma si riprese subito.
'Beh, non è passato poi molto tempo da quando abbiamo litigato, credo sia stato circa due settimane fa, magari abbiamo ancora la possibilità di poter scoprire qualcosa riguardo al fatto che questo messaggio non sia mai arrivato. Potremmo indagare' disse, con sguardo euforico.
'Adoro quando attivi la tua mente da saputella per risolvere i misteri, Weasley' la canzonó Scorpius.
'Ah, sarei una saputella?' gli rispose lei, avvicinando la sua testa al collo di lui per poggiarvi lievi baci.
Malfoy fu percosso da un brivido.
'Sì, ma io adoro le saputelle' ribatté lui, annullando le distanze tra le loro labbra. Dopo essere stati ancora un po' nella Stanza delle Necessità a baciarsi e coccolarsi, alla fine peró i due si separarono, tornando ognuno ai propri dormitori per prepararsi per il pranzo.

Rose si diresse verso la stanza delle ragazze, dove incontró la sua migliore amica Alice mentre sistemava le ultime cose per la partenza dell'indomani.
'Aliiii', la salutó lei, buttandocisi addosso. La mora scoppió in una fragorosa risata mentre abbracciava l'amica.
'Roooo, che hai fatto tutto questo tempo? Sei stata a pomiciare con Malfoy nella Stanza delle Necessità?'
Ovviamente, Alice era stata la prima a cui Rose, la sera stessa, lo aveva detto. Si ricordava che a notte fonda era entrata nella camera (di cui erano stati risolti tutti i problemi in tempo record) che condivideva con l'amica e le cugine , e aveva trovato Alice che l'aspettava seduta sul letto a gambe incrociate. Rose le aveva detto tutto immediatamente, e la mora si era messa a saltellare dall'euforia sussurrando: 'ora potremo uscire in quattroo' almeno una decina di volte. Rose quindi aveva riso e l'aveva abbracciata.

In quella situazione, invece, Alice aveva un sorrisino malizioso che le spuntava all'angolo della bocca.
'Esattamente' rispose Rose, mordendosi il labbro pensando alla mattinata con Scorpius 'ma dobbiamo risolvere un mistero, e tu forse ci puoi aiutare', continuó.La Paciock si era fatta concentratissima. Nel frattempo, altre tre compagne erano arrivate nel dormitorio: Jessie Flickerman, Annabeth Cupbirth ed Elizabeth Nott. Era strano che una Nott fosse finita in Grifondoro, considerando che tutti i suoi avi erano stati smistati in Serpeverde: anche a Sirius Black era capitata la stessa cosa, ma non si poteva certo paragonare quel Malandrino con la sciacquetta che Rose ed Alice avevano di fronte. La Weasley sosteneva che il Cappello prima dello Smistamento avesse bevuto troppo Whiskey Incendiario i cui effetti si sarebbero iniziati a far sentire arrivato il turno della Nott. Rose non l'aveva mai sopportata: era una presuntuosa piena di sé convinta Serpeverde, ma che la rossa aveva avuto la sfiga di ritrovarsi come compagna di dormitorio. Le giovani si diressero verso i loro letti sistemando i bagagli, Jessie e Annabeth si misero a chiacchierare, Elizabeth, con la sua solita aria di superiorità, si sedette composta per piegare con cura gli indumenti. Rose raccontó sussurrando del gufo Snow ad Alice, mentre le altre Grifondoro si sistemavano.
'Quindi dovete scoprire perché il messaggio di Malfoy non ti è mai arrivato?' Chiese infine la Paciock. Rose annuì.
'Il messaggio di Malfoy?'
Sia Rose che Alice si voltarono.
A parlare era stata Elizabeth, che aveva evidentemente sentito l'ultimo passaggio, e aveva pronunciato quelle parole con tono canzonatorio.
'Fatti gli affari tuoi, Elizabeth' la schernì la Paciock. Ma la Nott continuó imperterrita, rivolta a Rose:'E perché quel figo da paura dovrebbe volere qualcosa da te?'
'Perché si dà il caso che io e quello che tu chiami figo da paura avevamo discusso perché lui mi aveva invitato a un incontro privato ma il suo biglietto non mi è mai arrivato' rispose la Weasley, acida.
'Ah, quindi è questo che voleva da te?'. Elizabeth scoppió in una risatina che dava a Rose sui nervi 'e io che pensavo che ti avesse invitato per copiare i compiti, devo dire che i suoi standard sono piuttosto bassi' sogghignó in mezzo alle risa.
Rose e Alice si guardarono negli occhi, e capirono tutto nello stesso istante.
'Sei stata tu?' chiesero, contemporaneamente.
'Oh, a fare cosa?' Domandó lei, con l'aria da finta innocente.
'A prendere il biglietto che mi aveva spedito Scorpius, è abbastanza chiaro' rispose Rose, la cui rabbia stava pian piano crescendo.
'Ovvio! A cosa poteva servirti un biglietto del genere? Quando ho visto che quel gufo te lo ha messo sul letto ho immediatamente pensato che si fosse sbagliato, insomma, cosa c'entri tu con lui?'
La Weasley stava diventando tutta rossa, e aveva la faccia di una persona pronta a scagliare una Fattura Orcovolante da un momento all'altro.
'Si dà il caso che lui sia il mio ragazzo'.
Questa volta Elizabeth rise di gusto, una risata che all'apparenza sembrava liberatoria e cristallina ma aveva a tratti anche delle sfumature maligne.
'Tu? Ma fammi il favore, non potreste mai stare insieme!'
'E per quale motivo?' Chiese Alice, anche lei su tutte le furie.
Un perfido sorriso si fece largo sulle labbra carnose della Nott:
'Perché lui è un Malfoy, e Rose solo una lurida mezzosangue'
Accadde tutto in un istante. Rose sfoderó immediatamente la bacchetta, Alice cercó di pararsi di fronte a lei per bloccarla, la Weasley la scansó.
'STUPEFICIUM!' urló Rose. In un attimo Elizabeth sbatté contro il muro, per poi cadere sul letto, priva di sensi. Jessie e Annabeth guardarono il corpo di Elizabeth, ammutolite, mentre Alice guardó Rose, con un'espressione sorpresa e quasi leggermente compiaciuta. La Weasley, invece, grondava di sudore e aveva il fiato corto come se avesse appena concluso la maratona. Guardó un'ultima volta il corpo di Elizabeth, svenuto sul letto, poi buttó la bacchetta e scappó dal dormitorio, in lacrime.

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