Aletheia @Imthesnow

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ALETHEIA di Imthesnow

Genere: Romance, New Adult, Spicy, He falls first

Genere: Romance, New Adult, Spicy, He falls first

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«ἀ-λήθεια, ciò che non può essere dimenticato.»

ᴀʟᴇᴛʜᴇɪᴀ è il racconto di un ballo, come quasi si trattasse di un delitto. Tutto raccontato e ballato come se fosse la scena di un crimine irruente e passionale. Non c'è gesto più violento di due corpi che si avvinghiano. Non c'è gesto più ribelle di due bocche che respirano dalla stessa pancia.

Nikolai Burberry e Aryel Romanov sono lieti di aprire le danze.

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Nikolai Burberry, erede e designer dell'omonima Maison, non aveva mai avuto grosse difficoltà a dimenticare i volti pallidi che incrociava tra le strade di Londra e neanche eludere le infinite domande dei giornalisti, bramosi di scorci della sua vita privata, con il suo ribelle fascino di gentleman miliardario ventitreenne. Eppure, il suo cuore era ancora fermo al sorriso timido della prima ballerina del Royal Ballet, che durante la notte di natale gli aveva fatto allentare il nodo alla cravatta.

Aryel Romanov era la figlia dell'ultimo erede degli Zar. Aveva l'ardore del sangue russo che le scorreva nelle vene e a soli diciotto anni si era aggiudicata il titolo di Etoile nel mondo della danza, fuggendo dagli oneri reali di una dinastia pretenziosa e crudele. Londra aveva abbracciato i suoi progetti come una madre affettuosa e la Royal Opera House era diventata la sua casa. La giovane ballerina aveva imparato sin da bambina a scandire la propria vita in battiti di otto e mai i suoi piedi avevano compiuto un passo fuori battuta.

Riuscirà Nikolai, con la sua passione per la letteratura inglese ed i suoi segreti da poeta dannato a farle comprendere che esistono infiniti numeri tra uno e otto? Aletheia è il racconto di un ballo, raccontato quasi come si trattasse di un delitto.

Tra lo stomaco e la gola, un posto piccolo e infinito, dove tutto è possibile.

  

Prologo: 

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Prologo: 

Avevo forse detto, all'inizio di questo preambolo, che ero molto sicuro della mia ars oratoria? Bene, mentivo. Credevo fortemente che sarebbe stato più semplice spiegare a un non vedente il color miele, piuttosto che convincere Lady Dorothea a trasferissi con me. Finché i miei occhi non avevano incontrato la costellazione di lentiggini presente sulle guance paffute di quella ninfa dai capelli dorati e la gola aveva iniziato a bruciarmi per la mancanza di fiato e parole sufficienti a raccontare il sapore dolce di quel dolore senza associarlo ai suoi occhioni.

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Capitolo 1:

« Pensi di comprare il mio interesse con il cognome che ti porti cucito addosso da bravo cagnolino?

«Compro tutta Londra, se voglio, con il mio cognome piccolo Aryel.»

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