Capitolo 2

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Il sonno stanotte non sembra essere dalla mia parte e, nonostante abbia bussato una ventina di volte alla sua porta, Cherrie non sembra volermi rispondere; probabilmente è uscita dall'hotel.

Rientro in camera mia e mi butto a peso morto sul letto; pensando solo alla giornata di merda che avrò domani. Anche Porchetta* sente il mio rientro e, nonostante lo abbia appena svegliato, mi si avvicina; sistemandosi vicino alla mia testa sul cuscino, spingendo delicatamente il naso conto i miei capelli e, quando vide che non gli rispondevo, si addormentò vicino a me.

Sono le sette e ho deciso che è inutile rimuginare su ciò che può accadere oggi se non lo vivo, decisi di alzarmi, pettinarmi, vestirmi e scendere nella hall ad infastidire qualcuno e fare colazione.

Prendo un cornetto ed vado al bancone di Husk a stuzzicalo un po'
-buongiorno Husky- lui di risposta mi vide in faccia e riesce a dire solo una cosa:
-hai proprio una brutta cera stamattina, che cos'è successo?- io faccio il finto tonto
-nulla, ho solo dormito; tutto qua- lui però non sembra voler mollare la presa
-stavi pensando a ciò che ti accadrà quando arriverai alla torre?- è chiaro che è quello il motivo della mia preoccupazione ma non voglio dirlo a nessuno; è come ammettere che non mi piace il mio lavoro e che io oltre ad essere Angel Dust sono anche qualcun altro, qualcuno che non vedo da tempo... 

So che in questo momento la cosa migliore sarebbe dirgli la verità, da quella volta al bar riesce sempre a riconoscere i miei stati d'animo perciò sarebbe impossibile mentirgli.
-E' solo che, non sono più abituato, ora che finalmente avevo passato un po di tempo lontano da lui mi ritrovo costretto a tornare in quel luogo...- Husk fa una faccia finta impressionata
-wow, la mitica pornostar Angel Dust che esprime i suoi pensieri senza essere costretto, sotto effetti di achool o droghe o addirittura senza piangere; non me lo sarei mai aspettato- ok, la situazione si ribalta; volevo essere io a dargli fastidio stamattina, l'unica via di salvezza è rispondergli a tono
-e chi ti dice che non stavo recitando gattino? Hai detto bene, sono un porno ATTORE- Husk ridacchia come ad averlo preso per uno scherzo
-lo sai che non puoi mentirmi Angel- apro la bocca per ribattere ma il mio telefono vibra nella tasca e mi arriva un messaggio da Val
-scusa un attimo- solo ora mi accorgo che sono le otto e mezza, 'Fanculo; -devo andare, ciao a tutti-.

Inizio a correre fuori dall'hotel non aspettando la risposta degli altri e corro verso la torre delle tre V.

DISCLAIMER GROSSO QUANTO UNA CASA: A QUESTO PUNTO SEGUIRANNO DELLE SCENE DI VIOLENZA  (SCRITTE AL MASSIMO DELLE MIE INESISTENTI DOTI) PERICIO' SCONSIGLIO LA CONTINUAZIONE DEL CAPITOLO A PERSONE SENSIBILI.

Entro nella torre e corro il più velocemente possibile verso il mio camerino solo per trovarmi di fronte a Valentino.

-Dove cazzo eri- dice in tono arrabbiato mentre io riprendo fiato dalla corsa che mi ero fatto per arrivare fin lì
-scusa, non avevo sentito la sveglia...- Val mi prende per le spalle, mi gira e mi fa sbattere violentemente la schiena contro la porta del camerino
-niente scuse Angel, non ne ho bisogno; hai fatto tardi come al solito e sono due settimane che non ti presenti al lavoro, ho dovuto rimandare la registrazione di una ventina di film per colpa tua e costretto gli attori a tornare in altre giornate per registrare al tuo ritorno- abbasso lo sguardo cercando di evitare il contatto visivo con lui e aspetto che lui finisca di urlare -so cosa avete combinato tu e quella sgualdrina della progenie di Lucifero all'hotel, un bel combattimento devo dire ma gli mancava la nota spicy, comunque tu seriamente credi in quelle cazzate sulla redenzione organizzate da quell'oca giuliva?- poi con il suo paio inferiore di braccia mi alza il mento per ritrovare quel contatto visivo che io cercavo di evitare mentre con il paio superiore fuma, come al solito.
-Voglio una risposta Angel- cerco di girare nuovamente la testa ma lui mantiene il mio sguardo fisso
-Sai una cosa Val? Ci credo, non penso siano solo cazzate come dici tu, le anime si possono redimere ed in più con lei ho fitto ed alloggio gratuiti. Credo nella sua causa e so che magari un giorno toccherà anche a me ascendere in paradiso- la faccia di Valentino risulta (se è possibile) più incazzata di prima
-Credi in quelle stronzate? si vede che sei disperato, e lo sai che un'anima come te non potrà mai accedere al paradiso, sei dannato per sempre Angel e tu resterai per sempre con me, lo so che lo farai; non puoi mentirmi- deglutisco sonoramente e a quel punto mi lascia andare -fanculo, con te non si può parlare; vola nel camerino, hai 5 minuti per presentarti sul set-. 

Lo vedo che si allontana da me e mi cambio il più velocemente possibile e diedi uno sguardo veloce al copione; era sempre il solito perciò quella parte non era difficile; tanto ai miei spettatori non interessano le battute che dico. Ora iniziano le riprese ed il mio corpo cerca di mantenere la solita tiritela di sempre mentre la mia mente vaga verso altri pensieri.

Oggi ha deciso che (come al solito in questo periodo) mi vuole tormentare con il pensiero di Husk. Quello scorbutico gatto-barista mancato lo considero solo un mio amico e questo è già molto per i miei standard. Ma ultimamente, complice anche la guerra, ci siamo avvicinati molto ed inizio a pensare che tutto quel filtrare con lui in realtà sia solo un modo per il mio cervello di reagire ai miei sentimenti per lui.

Ma che sto dicendo? Io non provo nulla per quello stupido demone alcolizzato, lo faccio solo per abitudine.

-Stop- urla ad un cero punto Valentino, probabilmente ha notato che oggi non sono concentrato. Cammina minacciosamente verso di me mentre scaccia il resto della crew -Angel, vieni a parlare un attimo in privato?- e senza aspettare risposta mi trascina nel suo ufficio e chiude la porta per sbattermi contro il muro -che cazzo ti è preso oggi?- il suo paio superiore mi aveva preso i polsi mentre quello inferiore mi teneva dalla vita, poi sgancia le mani dai polsi  e fa comparire quella cazzo di catena rossa che inizia immediatamente a prendermi il collo e a stringerlo rendendo pressoché impossibile per me respirare correttamente, poi mi avvicina al suo viso
-sono solo sovrappensiero- sul suo viso accigliato compare un piccolo ghigno
-ma certo, come avrei potuto non pensare che la più famosa pornostar dell'inferno Angel Dust  oggi è "sovrappensiero"- la sua voce è ironica con una leggera sfumatura maniacale che rende il tutto più inquietante senza aggiungere il suo tono provocatorio che mira solo a farti stare il più vicino possibile a lui. Mi avvicina di più a se e mi tira uno schiaffo in pieno volto abbastanza forte da farmi perdere l'equilibrio e cadere sul pavimento. Dopo di che si sfila i guanti e mi infila le sue unghie nel braccio sinistro, trascinandole fino al polso; gemo di dolore mentre lui ridacchia sottovoce, poi ricomincia a parlare -sai cosa il tuo essere sovrappensiero porta alla nostra immagine?- fa una piccola pausa, aspettandosi che gli risponda -la rovina; ecco cosa. Quando sei arrivato all'inferno hai firmato con me solo per diventare come sei oggi- dice srotolando la pergamena dorata che contiene ancora la mia vecchia firma; quella di Anthony...
-Eri felice di lavorare per me ed arrivare più in alto di chiunque altro, un nome noto a tutto l'inferno. Ma ora tutto è cambiato giusto?- fa una pausa passando con le unghie al braccio sinistro -quella cazzo di redenzione non ti cambierà, sei sempre il caro e vecchio Angel Dust, serve solo qualcuno che ti faccia capire veramente quale sia il tuo posto in questa gerarchia.- continua muovendosi con la mano lungo il mio collo mentre io continuo a cercare di non far trasparire il mio dolore in questo momento. Di lì scende, graffiandomi nella parte della schiena dove passa la colonna vertebrale. Mi prende per i capelli e mi sbatte con la faccia contro il muro, fa poi scomparire la catena rossa e io torno a respirare normalmente. -Ora smamma, prima che cambi idea sul tuo destino di stasera- detto questo inizio a correre via dalla torre, non mi sono ancora tolto l'outfit delle riprese ma chiamo lo stesso un taxi, non riuscirei ad arrivare all'hotel in queste condizioni.

Arrivato lì entro sperando che stiano tutti dormendo ma mi ritrovo inaspettatamente Husk ancora al bancone del bar. -Che cazzo ti è successo?-

Angolo Autrice
Lo so che dovevo aggiornare ieri e che vi ho lasciati male, scusate se volevate che chiamassi Porchetta Fat Nuggets ma io preferisco il nome italiano, spero che vada bene lo stesso.
Scusatemi anche se la scena con Valentino fa cagare ma non ho mai scritto una scena del genere perciò è abbastanza difficile per me.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, alla prossima
-Zoe🤍

Don't let me aloneOù les histoires vivent. Découvrez maintenant