𝐒𝐢𝐧𝐝𝐫𝐨𝐦𝐞 𝐝𝐢 𝐒𝐭𝐞𝐧𝐝𝐡𝐚𝐥

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Al principio, eravamo uno.

Ma Dio non era soddisfatto di quella forma e così ha cominciato a dividerci. 

E un giorno, in cui era di pessimo umore, ha commesso un enorme errore: ha diviso in due il Mondo.

Era una mattina straordinaria, una di quelle giornate che esistono solo quando si è giovani. Il cielo era talmente limpido, così luminoso, l'alba così bella che osservandola ci si chiedeva: è possibile che sotto un simile cielo possano esistere uomini irritabili ed eccentrici?

Era proprio così. Ebbene, essi esistevano. E sarebbero sempre esistiti.

Quella era una giornata diversa da quelle a cui siamo abituati, una di quelle in cui anche Dio era stanco delle lamentele e della continua insoddisfazione degli uomini.

Aveva creato gli uomini e li aveva descritti come esseri che dovevano risiedere nel Cosmo, che avrebbero posseduto qualcosa in più rispetto agli animali, ma in meno di lui. Ossia esseri capaci di pensare, comunicare, distruggere e creare, ma non onnipotenti, ebbene li aveva generati per arricchire e abbellire quello stesso universo.

Poiché Dio forse era un grande artista, ma anche un uomo di scienza e matematica.

Aveva fiducia nel progresso e nell'idea che altre mani, oltre alle sue, sarebbero state in grado di realizzare qualcosa e che altre menti, oltre alla sua, sarebbero state capaci di riflettere.

Ma non fu così.

Si rese conto di cosa aveva creato: esseri boriosi e incapaci di accettare i propri limiti, smarriti, incapaci di autonomia e di visione critica. Esseri guidati dalla gelosia e isolati dall'incomunicabilità. Troppo evoluti per condividere la superficie di un intero pianeta, per cui creavano guerra. Dopotutto, l'armonia non intrattiene quanto la disperazione.

Ma Lui voleva fidarsi ancora, e li credeva nel profondo, ancora capaci di qualcosa di straordinario.

E allora, dopo essersi accorto di quel che aveva fatto decise di riprendersi tutto ciò che aveva donato loro, facendo rinascere le menti di ognuno di loro da zero, ma non i loro corpi. E dividendo la loro intera Gaia in due unici regni molto diversi tra loro, ma accomunati da una sola cosa: in entrambi viveva l'uomo.

Così creò un nuovo confine tra l'Egitto e Israele, divise il mondo in due perfette metà. 

"Come sarebbe stato nascere già grandi?"

Da quel momento in avanti gli uomini furono costretti a vivere tutti separati da un unico confine che li divideva in due regni.

Nacquero così i moderni: esseri umani indipendenti e infelici, distanti da chi avrebbe trascorso una vita intera a cercare.

Ma è difficile trovarsi, quando ci si perde. Due gambe non bastano a rincorrersi. Non lo si fa abbastanza velocemente. E quando si tratta di uccidere qualcuno, l'invidia è il miglior movente; dunque gli arcaici nel mondo moderno non potrebbero mai sopravvivere.

"Ma la verità è: come puoi non odiare chi è completo come tu non potrai mai essere?"

Nel primo regno, quello più vicino all'Egitto, Okronia, furono destinati a vivere eternamente tutti i Romantici, ossia i Sognatori che erano tutti Artisti: poeti, scrittori, pittori, musicisti, cantanti, insegnanti e tutti coloro che si occupavano della divulgazione delle arti e del mantenimento della cultura e della bellezza. Esseri estremamente capaci di pensare, dotati di grande empatia e vitalità. Individui visionari, capaci di fare della propria vita un viaggio continuo e un'opera d'arte ricca di scoperta ed esplorazione, mossi dal motore potente e inarrestabile della curiosità, che è poi la base di tutto. Guidati da un'aria d'inverosimile, irreale e fantastico.

𝐒𝐢𝐧𝐝𝐫𝐨𝐦𝐞 𝐝𝐢 𝐒𝐭𝐞𝐧𝐝𝐡𝐚𝐥Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon