Premonizioni 5

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La nuova attività   andava a gonfie vele e portò in casa molto più denaro. Le maggiori entrate  in famiglia non sempre corrispondono alla soluzione  dei problemi, nel caso  di Odile infatti rappresentò l'inizio di un odissea finanziaria senza fine. In quel periodo,   dove tutto sembrava facile e raggiungibile, la  società era invece piena di polvere sotto il tappeto. In particolare cominciò ad abbondare la circolazione della droga che si poteva  trovare già  ovunque ,ma allora le persone non erano ne consapevoli ne preparate ad affrontare la situazione. Fuori dalle scuole, fuori dai locali, fuori dalle discoteche, come oggi, si spacciava già praticamente ovunque. Inoltre, a quei tempi era l'eroina la protagonista assoluta ;  ragazzi splendidi, nel pieno della gioventù conosciuti qualche mese prima  li incontravi tempo dopo, magrissimi, emaciati, con le occhiaie e il viso da cinquantenne. I pericoli erano ovunque , nonostante l'ostentazione di una felicità  e di un  benessere in realtà effimeri. La corsa al materialismo era iniziata da un pò e nel corso della vita nessuna ricerca spirituale e più intimistica era considerata necessaria, anzi era da sfigati. Quindi una persona più sensibile verso questi argomenti, era quasi emarginata, considerata strana. 

Una sera come tante, dopo una giornata di lavoro al ristorante, ormai avviato, Giacomo non tornò a casa a dormire, in un primo  momento nessuno se ne accorse perché i genitori, il mattino dopo, erano già al lavoro e  Odile a scuola. Egli , avendo fatto chiusura ,aveva il diritto di dormire fino a tardi, nessuno entrò in camera fino al pomeriggio, quando la madre di Odile tornò e trovò il suo letto intatto. In un primo momento  fece finta di niente, era maggiorenne ormai, dopotutto. Poi successe di nuovo, il giorno dopo e il giorno dopo ancora, alcuni effetti personali mancavano all'appello e così la madre affrontò Giacomo di petto, ci fu una discussione accesa e poi il ragazzo giurò che si sarebbe dato una calmata con questa sua ormai abitudine. Qualche giorno di pace fu anche troppo, perché una mattina, la mamma  aprì la porta della sua camera  e trovò la finestra aperta , Giacomo era scappato.

Non era possibile,  qualcosa di grave sicuramente si celava dietro questo suo comportamento, bisognava approfondire, al lavoro non si poteva discutere   e poi il figlio era sfuggente e non intendeva dare spiegazioni, come fare?

Mentre il padre  credeva che Giacomo avesse solo una ribellione giovanile perché voleva essere indipendente, la mamma conosceva meglio il figlio e sapeva che era meglio andare a fondo.

Così decise di prendere un detective privato che controllasse i movimenti del figlio per scoprire il suo segreto. Così come nelle migliori soap opera, in segreto, senza dire niente a nessuno .

Odile intanto continuava la sua vita di alunna, cercando di fare del suo meglio per non dare altre preoccupazioni alla famiglia, ma adesso gli attacchi di panico aumentavano , più non voleva essere d'intralcio a nessuno, più si inibiva volendo essere perfetta e più questi attacchi di panico arrivavano, non mangiava quasi più niente, non fosse stata per la boccata di aria fresca che portava Matteo nella sua vita, sarebbe stato anche peggio.

Era gennaio ormai , l'anno nuovo era cominciato e anche i primi problemi a scuola, non stando bene Odile non riusciva più a concentrarsi e c'erano un paio di materie in cui era rimasta indietro, La madre decise di aiutarla con delle ripetizioni, conosceva bene una signora tanto carina , di nome Marta,  aveva due figli che andavano all'università ed erano molto bravi proprio in quelle materie dove Odile aveva difficoltà. Il maggiore poi si rese disponibile a darle delle ripetizioni.

Frequentò la casa della signora per qualche mese, giusto il tempo di recuperare e poi arrivò la primavera, il più era fatto e le ripetizioni arrivarono a conclusione. Erano allungate le giornate e le vacanze di Pasqua erano già iniziate. Una mattina Odile si svegliò verso le nove e trovò sua madre che stava facendo le faccende in casa. Di turno al bar c'era il padre mentre Giacomo avrebbe aperto il ristorante in serata. Faceva colazione e guardava la mamma che era piuttosto pensierosa, Odile le chiese cosa avesse e mentre in un primo momento le fu risposto che non aveva niente , sotto sua insistenza cedette" Ho fatto un sogno particolare stanotte" capirai pensò Odile, io è da quando sono nata che sogno strano e non dormo bene. La madre continuò" Era un sogno dall'atmosfera artefatta, particolare, che non so spiegare". 

KARMA DI FAMIGLIAWhere stories live. Discover now