CAPITOLO 1

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LUCAS

Braccia forti che mi bloccano e mi impediscono di scappare... una risata sadica... i miei vestiti che vengono strappati... graffi profondi... dolore... la mia faccia premuta contro il terreno freddo... terrore... le sue parole di scherno... i suoi gemiti... le mie urla... i suoi denti che affondano nella mia spalla... altro dolore... troppo dolore... infine il buio.

Mi sveglio ansimando e completamente sudato. 

Mi porto una mano sul viso e cerco di regolarizzare il respiro. Ancora quel maledetto sogno, è passato più di un anno e ancora mi tormenta, continuo a rivivere la sua aggressione anche dopo la sua morte... un ringhio esce dalla mia gola.

Mi alzo e vado a farmi una doccia, l'acqua riesce sempre a calmarmi. 

Oggi sarà una giornata di merda, la prima di tante altre e non poteva iniziare in modo peggiore.

Quest'anno avrei dovuto frequentare l'università e invece inizierò l'ennesimo ultimo anno, per giunta in una nuova scuola, una scuola per sfigati figli di papà con tanto di dormitorio.

Dopo essere stato bocciato a causa dei miei problemi comportamentali, i miei genitori hanno pensato fosse meglio farmi cambiare aria, ascoltando il consiglio dei diversi "esperti" consultati.

E pensare che fino ad un anno fa ero uno studente modello, il primo della classe con una splendida fidanzata ed un brillante futuro davanti, tutti pensavano che non avrei avuto alcun problema a superare l'esame d'ammissione alla facoltà di medicina per seguire le orme dei miei genitori e invece da quella notte tutto è cambiato. 

La mia vita è andata completamente fuori controllo. 

Ora sono solo uno schizzato con seri problemi a gestire la rabbia. 

Mio padre, un importante psichiatra, e mia madre, un neurochirurgo affermato, non sono riusciti ad impedire che quell'evento traumatico mi segnasse in modo così profondo.

Tutte le volte che incontro il loro sguardo vedo dolore e tristezza per non essere riusciti ad aiutarmi... se solo sapessero la verità.

Mi butto sotto il getto freddo della doccia lasciando che l'acqua porti via tutti i miei ricordi. 

Quando ritorno in camera controllo il mio cellulare, c'è un messaggio di Julian: "Io e Astra ti aspettiamo all'ingresso. Felix arriverà nel pomeriggio"

L'unica cosa positiva di questa scuola è la loro presenza. 

Sono riuscito ad avere una piccola possibilità di scelta fra le diverse consigliate. 

Julian ed Astra frequentavano già questa specie di collegio, mentre Felix mi ha voluto seguire. 

Mi vesto e scendo in cucina. Trovo mia madre intenta a prepararmi la colazione. La mia sorpresa deve essere evidente perché lei mi sorride "Ho cambiato turno in ospedale per poterti salutare. Non ci vedremo per diversi giorni"

Io faccio una smorfia "Non per scelta mia"

Lei si fa triste "Tesoro, ne abbiamo parlato. È per il tuo bene. Cambiare ambiente non può che farti bene"

Io rido, ma senza nessuna allegria "Non potrà certo risolvere i miei problemi. Niente potrà farlo. Il vostro figlio perfetto non esiste più!"

Lei mi abbraccia "Amore non dire così. Hai subito un trauma e hai bisogno di tempo per superarlo" i suoi occhi diventano lucidi.

Sento la rabbia accendere ogni fibra del mio corpo e vorrei urlargli che quell'uomo non mi ha solo violentato e massacrato, ma mi ha trasformato in un mostro... in un fottuto licantropo!

Demons insideDove le storie prendono vita. Scoprilo ora