Matteo 6

21 0 0
                                    


La vita di tutti i giorni scorreva come sempre, Odile aveva ormai finito le superiori e stava facendo un tirocinio professionale di due anni da un ingegnere, per poter poi dare l'abilitazione da perito informatico.

Il tempo libero non mancava ,così nello stesso tempo decise di  dare una mano  lavorando al bar di famiglia, si divertiva dietro il bancone, il tempo volava e suo padre poteva avere un pò di sollievo fra un lavoro e l'altro.

Prima di poter iniziare il praticantato con l'ingegnere Odile dovette andare a prendere il diploma alla scuola, si recò all'istituto in autobus, perché non aveva l'auto disponibile. Salì alla solita fermata ,  tre o quattro fermate dopo salì anche un ragazzo che aveva sempre conosciuto di vista, era un giovane omosessuale, noto e molto effemminato. Odile lo osservava e in un certo senso provava una sorte di ammirazione per lui, che voleva a tutti costi essere se stesso a dispetto di chi lo giudicava, che carattere forte, pensava , come mi piacerebbe avere la stessa sua volontà. Qualche volta si truccava, portava le unghie lunghe e curate, molto più di tante ragazze, ed i capelli ricci e lunghi. Capitava che lo deridessero ma lui rispondeva a tono con aria di sfida e con il tempo, si era guadagnato anche un certo rispetto da parte dei più. Non osava pensare però a quanti bocconi amari aveva dovuto digerire.

Devo imparare da queste persone, pensava  la ragazza, farmi meno problemi per gli altri e cercare di essere me stessa, invece si trovava in una campana di vetro , paralizzata , ma il lavoro al bar la stava aiutando, usciva dal guscio e le giovava.

Il guscio in cui stava comodamente, si fa per dire, lo aveva costruito lei con le sue mani, senza rendersene conto, perché il mondo così com'era non le piaceva, vedeva tante cose sbagliate fin da quando era piccola e senza accorgersene aveva  sviluppato un senso di rifiuto verso la vita, paura di ciò che poteva ancora capire. In questo modo, chiudendosi, non si rendeva conto  che c'erano anche molte cose belle che negava a se stessa. Matteo era stato uno dei tanti mezzi per costruirsi quel guscio.

Negli anni era entrata in contatto con l'arroganza, l'egoismo, l'opportunismo, l'ipocrisia , la slealtà, la corsa al denaro, l'affermazione del proprio ego. Tutto questo l'aveva esasperata nell'anima, questa eterna gara in cui l'uomo vive per affermare il proprio status sociale, dimenticando la vera felicità, quella che deriva dalla serenità d'animo e non passa certo da quei sentimenti. Aveva assistito a centinaia di discussioni sterili. litigi veri e propri, tutti per ragioni futili, di chi vuole affermarsi superiore all'altro. 

Poi arrivò Matteo nella sua vita e lei cominciò a costruire dei muri, delle barriere per proteggersi anche  dalla sua stessa famiglia. Lui, così forte e risoluto per un pò, costituì il suo rifugio, ma per quanto tempo Odile poteva resistere senza sentire la voglia di scalpitare, per sentirsi di nuovo libera, come un cavallo imbizzarrito che vuole correre oltre il recinto. Mentre le discussioni con suo fratello vertevano sempre sul denaro e gli affari, sui suoi vizi e altro, lei pensava alle cose alte del mondo che invece non interessavano a nessuno.

La sera quando si coricava, aspettava quasi quasi quella carezza che la faceva sentire meno sola, la carezza di un energia sconosciuta ma che sembrava le stesse più vicina di chiunque altro.

I momenti che passava con il suo ragazzo erano sempre più frequenti e lui cominciava a parlare di eventuale matrimonio, Odile si sentiva troppo giovane, non aveva capito bene nemmeno chi era e cosa voleva, cominciò ad avere paura di prendere un impegno che non sentiva. Matteo invece voleva farsi una famiglia presto, l'amava e pretendeva qualcosa di più da lei. Il fatto era che Odile sembrava non essere mai nello stesso posto con il corpo e con la mente e Matteo sembrava percepire solo ora questa sua distanza.

Anche Chiara, dopo essere stata lasciata da Claudio, si era messa con un altro ragazzo molto geloso e raramente si vedevano perché lui e Odile non andavano molto d'accordo, lei pensava che lui soffocasse l'amica e fosse troppo prepotente e geloso. Così il ragazzo non la vedeva di buon occhio. Cominciò a frequentare di più gli amici del fidanzato e spesso era lo stesso Matteo che portava tutti in giro  con la sua nuova auto.

KARMA DI FAMIGLIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora