Capitolo unico

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Narratore: Dora The Kid

Era una fredda giornata d'inverno ed io me ne stavo al calduccio sotto le mie coperte, mentre sorseggiavo la mia cioccolata calda abitudinaria.
Mhm...Che buona!
I miei occhi robotici, vennero ben presto sostituiti da due grossi cuori rossi, che annunciavano il mio appagamento.
Improvvisamente, ad interrompere l'atmosfera lussuriosa che si era creata tra me e la cioccolata calda, fu il rumore della porta.
Vidi improvvisamente mia sorella e la guardai con profonda irritazione.
Suffai di conseguenza e mi sedetti sul letto, posando la cioccolata calda ed incrociando le braccia.

Mia sorella, che era nella sua forma umana, poiché siamo mezzi robot e mezzi umani, si sedette accanto a me con un sorriso smagliante.
<<Devo dirti una cosa! Non ci crederai mai!>>
<<Miriam, spero per te che sia una cosa importante!
Ti avviso, guai a te se mi parli di qualche ragazzo che ti piace, perchè giuro che ti crucio viva!!>>
Esclamai, con sguardo pieno d'ira, nonostante non sapessi cosa dovesse dirmi.
Il solo fatto che lei era qui, in camera mia, a disturbarmi mentre mi riposavo, beh...
Mi mette rabbia!
<<Ascoltami fratellino, è una bella cosa! Ricordi quando hai detto che volevi fare il robot sitter?>>
Mi chiese ed io alzai un sopracciglio, annuendo e diventando improvvisamente curioso.
<<Beh, non ci crederai mai!
Una famiglia ti vuole come robot sitter, per il loro bambino!!>>
A quella notizia spalancai gli occhi e cercai di trattenermi dallo strillare; ignaro d'avere milioni di stelle nelle pupille.
<<C-COSA?!>>
Urlai, spalancando la bocca e mia sorella sorrise di conseguenza.
<<Si! Si, hai trovato lavoro!!>>
Esclamò euforica ed io cercai di trattenermi, mordendomi il labbro ed annuii, ma i miei occhi non mentivano...
Ormai erano pieni di stelle e persino un cieco se ne sarebbe accorto.
<<Beh...Sono contento, ma...Non dicevano tutti che ero un robot troppo indisciplinato e bulletto?..>>
Chiesi con un'acuta eccitazione per la cosa, ma cercai ancora di trattenere il mio entusiasmo.
<<Beh, a qualcuno devi essere piaciuto!>>
<<B-Bene... Sono contento, ora esci che mi devo preparare!>>
Esclamai, alzandomi dal letto ed iniziando a spingere mia sorella fuori dalla porta.
Dovevo assolutamente farmi bello per l'evento!
Madonna, sono così emozionato!
Iniziai a lanciare strilletti acuti come una femminuccia e saltai allegramente, correndo verso il mio armadio ed iniziando a scegliere dei capi d'abigliamento.
Una cosa è sicura in tutto questo...
Io devo fare bella figura!
Specialmente perchè il mio umano, probabilmente, sarà un mio coetaneo ed ogni scusa è buona per vantarsi! Hehe...
Mamma mia, spero che il bambino mi somigli, madonna...
Allora!
Dev'essere...
Bello, arragonte, irascibile, sensibile, premuroso, affidabile, affettuoso, astuto, dolce...
Iniziai ad elencare mentalmente tanti aggettivi, ovviamente pensando con modestia alla mia persona.
Tuttavia, non dicendo un aggettivo essenziale!
L'aggettivo in questione è il coraggio, poiché voglio essere io a salvarlo se è necessario!
Infondo, sarò il suo robot sitter e sarà compito mio proteggerlo.
Continuai a sclerare mentalmente ed indossai un maglioncino rosso, un jeans, delle scarpe nere ed il mio amatissimo capello, non posso assolutamente vivere senza!
Mi guardai allo specchio, mi sentii una divinità, ma chissà se piacerò anche al mio umano.
Feci spallucce ed iniziai a preparare lo zaino, iniziando a fantasticare su come potrebbe essere il primo giorno da robot sitter.
Non vedo l'oraaaa!

Narratore: Suneo

Ero appena tornato da scuola, ero sfinito e stanco, volevo assolutamente mettermi a dormire.
Tuttavia, data la mia routine giornaliera di bellezza, non potevo assolutamente farlo!
La tentazione era forte, ma dovevo trattenermi, sennò rischiavo di non prendere sonno appena sarebbe arrivata la notte e non voglio che mi spuntino le occhiaie.
Inoltre, oggi ho tante cose da fare, tra cui: pilates, skin care, un viaggetto in macchina con mio cugino, ma soprattutto prepare le valigie, perchè udite udite...
Andrò a Roma!
<<Ah! Mi sento il ragazzino più fortunato del mondo, nessuno è fortunato quanto me!>>
Esclamai, ma d'improvviso udii un suono provenire dal cassetto, che mi fece saltare per aria.
<<È qui che ti sbagli!
Suneo, non andare a Roma, sennò incontrerai l'uomo che ti rovinerà la vita e sarà una catastrofe!>>
<<C-Chi sei?!>>
Urlai, armandomi di pantofola ed indietreggiando il più possibile, finché non adai a sbattere nel muro.

Suneo x Dora The Kid ~ One ShortWhere stories live. Discover now