Unknownkiller

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È una triste giornata di pioggia.

Sono appena uscito dal cinema e sto camminando per la strada in preda alla disperazione.

Avevo appena letto un giornale su cui a caratteri cubitali vi era scritto:

- "PERICOLOSO ASSASSINO ANCORA A PIEDE LIBERO, SONO 52 LE VITTIME DI QUESTO SCONOSCIUTO OMICIDA" -

Questa città non è più sicura. L'assassino potrebbe essere chiunque.

Il giornale diceva che i poliziotti lo avevano localizzato proprio nella città in cui abito. Ieri la sua ultima vittima è morta in questo quartiere. Sto camminando per strada, tutti quanti mi sembrano persone sospette, uno di loro è l'assassino. Ne sono sicuro.

Qualcuno mi sta seguendo.

Ormai sto camminando da molti minuti e quella persona mi sta seguendo da fin troppo tempo. È lui!

Quella sensazione di avere il killer alle spalle non sparisce.

Mi fermo in mezzo alla strada. Ormai sono sicuro che presto un coltello mi colpirà alle spalle.

Mi fermo in mezzo alla strada.

L'assassino si avvicina, non posso morire così, non devo morire così.

Estrassi il mio coltello ancora sporco di sangue dalla tasca e lo conficcai nel petto dello sconosciuto inseguitore.

Con il sorriso sulle labbra lo guardai cadere. Morì dissanguato a causa delle troppe coltellate inferte in seguito.

Purtroppo la sensazione di avere il killer alle spalle non è ancora sparita.

Ormai sono 53 le persone che ho ucciso.

Ma prima o poi colpirò il vero assassino.

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