Radioapple

Capitolo 11

Alastor pov:
Passavano giorni e Lucifero non mi degnava neanche di uno sguardo.
Faceva finta di nulla, faceva finta di essere felice, ma lo sapevo che stava mentendo. Ma soprattutto stava così a causa mia.

Lucifero pov:
Charlie ci aveva chiamati, dovevamo sistemare l'hotel per i nuovi arrivati, quindi doveva dividerci il lavoro.
C:"Husk e Angel al bancone a servire se a qualcuno serve qualcosa, Niffty vieni a pulire le stanze dopo che le abbiamo sistemate quindi puoi stare con loro per ora. Io e Vaggie le camere al primo piano".
Nono, restavamo solo io e Alastor, non poteva mettermi con lui mi rifiuto,
C:"Papà tu starai con Alastor, vorrei che andiate d'accordo"
feci un sorriso sforzato, penso sia il sorriso più falso che io abbia mai fatto.

Io e Alastor ci dirigemmo al piano di sopra, provava a trovare contatto visivo ma continuavo a evitarlo.
L:"Io sistemo la stanza 112 e tu la 113"
lo dissi velocemente ma piano.
Provò a dire qualcosa ma io mi diressi subito nella stanza, non c'è la facevo a parlargli.
Iniziai a sistemare la camera. Quando finì, andai nella stanza 115, Alastor era nella 114.
Iniziai a sistemare anche quella quando a un certo punto senti una mano che mi toccò la spalla, mi girai di scatto, era Alastor.
A:"Possiamo parlare?"
L:"Ora no, più tardi magari"
lo sapevo benissimo che non avremmo parlato, perché io non volevo.

Alastor pov:
Ero stufo del fatto che mi ignorase, certo tutti i torti non aveva, ma volevo risolvere con lui.
A:"Lucifero, guardami"
si girò irritato
A:"Voglio risolvere con te"
L:"Cosa? Non c'è nulla da risolvere"
A:"Non fare il finto tonto. Non ti chiedo altro, solo di perdonami e fare una tregua".
Lui continuò a sistemare mentre gli parlavo
A:"Pensaci almeno, perfavore".

All'improvviso si girò e mi abbracciò,
L:"Ti vorrei Alastor, sul serio, ma mi fai male quanto bene".
Sorrisi, e ricambiai l'abbraccio.
Ero felice quanto triste di sentire quelle parole, ma preferisco sentire questo che sentire che non mi vuole affatto.