La vita continua 10

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Nonostante tutto la vita continua e va sempre avanti, tu puoi anche decidere di rimanere fermo ma essa inesorabilmente va avanti, col tempo che continua a scorrere, almeno così come lo conosciamo noi.

Anche Odile continuava la sua quotidianità e pensava che era bello andare al lavoro incontrando quel giovane, che non smetteva di arrossire quando la vedeva e balbettava quando doveva parlarle. Lei lo incoraggiava e prendeva sempre l'iniziativa, era bello Giulio con quel sorriso aperto e sincero, lo sguardo intelligente e  fresco. Sapeva di vero e di buono tutta la sua persona, sempre se stesso,  senza sovrastrutture, una boccata di aria pura e sana che la ragazza seppe riconoscere subito, le piaceva proprio tanto anche se erano solo amici.

Intanto con Damiano si vedevano molto meno, lui lontano, pieno di impegni e lei senza avere una vera voglia di raggiungerlo, si domandava cosa aspettava per mollarlo. Lo sapeva in realtà, non voleva sentire sua madre che le diceva che stava sbagliando e che era lei il problema, mentre suo padre era più che contento perché non gli era mai piaciuto. Odile non aveva mai capito la madre fino in fondo, rimaneva un enigma vero e proprio, lei che aveva sempre bisogno di palesare la realtà della propria vita non comprendeva la donna che sembrava fare di tutto un segreto indicibile.

Col passare degli anni, dopo essere cresciuta anche interiormente, Odile si scoprì assomigliare come indole molto più al padre che alla madre. voleva bene ad entrambi ma mentre riusciva ad entrare in sintonia facilmente con i pensieri dell'uomo , la madre non la capiva proprio, arrivava ad un certo punto e si arrendeva, era un enigma.

Odile continuava ad andare a pagare i debiti del ristorante con gli incassi del bar e suo padre cominciò anche ad introdurla nel secondo lavoro che aveva, mettendole in mano i conti di questa seconda attività, che presto avrebbe preso il sopravvento nelle entrate in famiglia.

La voce oscura si era data una calmata ma si faceva sempre sentire, probabilmente non era soddisfatta pienamente delle scelte di Odile. Un giorno al bar, nel primo pomeriggio, entrò una donna molto più grande di lei, una bionda dai capelli lunghi con la permanente ben tenuta e ben truccata, una bella donna insomma, e si avviò verso il bancone per un caffè e una bottiglietta d'acqua. Odile la servì personalmente e si accorse che la signora in questione non smetteva di osservarla, comunque di strana gente ne capitava in quel posto e fece finta di niente.

Ad un certo punto la signora esclamò" Sei Odile, vero?"

- "certo!" e la guardò come a dire , e allora?

-"Sono un amica di Damiano, passavo di qui ed ero curiosa di conoscerti".

secondi di silenzio,

-"Aveva ragione, sei veramente una bella ragazza",

altri secondi di silenzio, Odile non sapeva proprio che dire, la sua intelligenza aveva già fatto uno più uno.

-"Vabbè , riparto perché ho ancora da fare tanta strada prima di arrivare a casa, dirò a Damiano che ti ho visto", a quel punto Odile avrebbe potuto dirle di ricambiare il saluto o qualsiasi altra cosa ma non aveva parole, la situazione le fu subito chiara e riuscì solo a dire "arrivederci".

La donna uscì a passo svelto e riprese la strada verso casa, la nostra protagonista capì che  la signora era l'amante di Damiano. Ora era tutto chiaro, non era lei sbagliata, non doveva capire altro, la relazione era finita per lei, non restava altro che aspettare l'occasione giusta per confermarlo.

Quando Odile chiamò il giovane per telefono le fece presente subito la situazione che aveva intuito di capire e le disse che per lei non si poteva andare che ognuno per la sua strada, il ragazzo le rispose che appena possibile sarebbe andato da lei per chiarirsi ma a Odile non importava più. Finalmente era libera anche da quell'attrazione che tanto odiava la voce oscura.

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