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pov: Jimin

Non appena sento la sveglia suonare per la quinta volta decido di alzarmi dal mio comodissimo letto per dare inizio a una nuova giornata pietosa.

Mi stropiccio gli occhi e mi sistemo i ciuffi dei capelli, guardandomi allo specchio, per poi scendere di sotto a fare colazione.

La casa oggi sembra stranamente silenziosa...
Penso tra me e me.

"Taehyung?"

Richiamo mio 'fratello' guardando un po' in giro per trovarlo, ma l'unica cosa che vedo è un pezzo di carta straccia sopra il tavolo della cucina.

buongiorno Jimin!
finalmente ti sei svegliato.
ieri sera sei andato a dormire tardi quindi ti consiglio di riposare oggi e non andare a scuola ok?
io sono al colloquio di lavoro dai Kim. Andrà benissimo quindi non preoccuparti.
Tu, miraccomando, mangia e stai in salute. Tornerò sta sera <3
- Baci. TaeTae

Sorrido leggermente leggendo quel messaggio, Taehyung è sempre molto dolce e premuroso nei miei confronti...soprattutto quando ho avuto quel periodo nella mia vita in cui non mangiavo praticamente nulla a causa dei miei problemi psicologici e fisici.
Tae mi è sempre stato vicino, e nonostante non sia un membro della sua famiglia mi tratta come se lo fossi... è una persona speciale.

Mangio una brioche al volo e vado a vestirmi di corsa, per poter entrare a scuola almeno in tempo la terza ora.

Metto i primi vestiti che prendo dall'armadio e prendo lo zaino, correndo a scuola.

Appena arrivo vedo gli occhi di tutti addosso a me, o meglio, a chi c'è dietro di me...

All'improvviso sento un liquido caldo percorremi il collo e scendere fino alla schiena, bagnandomi la felpa bianca che avevo.

"Ops...ho per sbaglio rovesciato questo caffè su di te piccoletto, non ti sei scottato vero?"

Yoongi.

La voce di Yoongi è così bella e odiosa allo stesso tempo...
è come il fumo di una sigaretta: se ti piace fumare amerai quell'odore, ma se non ti piace lo odierai ogni volta che lo senti.

Le risate dei compagni si diffondono per il corridoio e la schiena comincia a pizzicare più del dovuto, insieme ai miei occhi.

Metto il cappuccio e me ne vado a testa bassa, ignorando gli insulti di Yoongi e le risate dei suoi cani da guardia.

Vado sul tetto della scuola: l'unico posto in cui sono sicuro che nessuno mi verrà mai a cercare siccome pensano tutti che un piccolo esserino come me abbia paura dell'altezza.

Appoggio lo zaino alla panca vicino al muretto, dove di solito mi siedo a guardare il cielo.

Mi tolgo la felpa e prendo dei fazzoletti, cercando di arrivare in più punti possibili della schiena.
Dal mio zaino tiro fuori una maglietta viola di 3 taglie più grande (siccome è di Taehyung) è la infilo sentendomi subito confortato.

Osservo davanti a me il cielo e il sole coperto da le nuvole, al quanto pare guardare il sole dopo un po' deve far piangere perché in questo momento ho gli occhi coperti da un velo di lacrime.

Una farfalla si posa in fondo sul filo di ferro che pende dal muretto verso il vuoto.
È così bella..

Salgo sul muretto con i piedi e mi tengo saldo con una mano ai mattoni, sporgendomi per toccare la farfalla bianca.

Allungo il braccio lentamente ma all'improvviso vengo preso di stretto catapultato all'indietro da qualcuno,
cado di schiena su qualcosa di morbido e sento che delle braccia mi stanno stringendo sempre più forte, quasi da farmi togliere il respiro.

"Non...non respiro.."
Sossurro contro il tessuto nero di una felpa, probabilmente.

Le braccia mi fanno staccare dal corpo e riprendere fiato, ma non lasciano la presa sui miei avambracci.

"CHE DIAVOLO AVEVI INTENZIONE DI FARE? MA SEI CRETINO?"

la sigaretta...

Alzo lo sguardo e vedo Yoongi con una faccia incazzata e spaventata allo stesso tempo mentre mi sbraita contro con il suo solito tono pungente.

"C'era...c'era una farfalla-"

"Fanculo la farfalla Jimin! Cazzo, potevi cadere da un momento all'altro!"

Mi urla lasciandomi le braccia e  spintonandomi all'indietro, facendomi quasi cadere.

"Potevi anche lasciarmi morire allora!"

Urlo in preda al panico, afferrando lo zaino e correndo via da quel posto dove ormai non ho più neanche la certezza di stare da solo.

"Cazzo!"  Lo sento urlare mentre mi chiudo la porta alle spalle.
Gli ho appena tolto un opportunità di picchiarmi a sangue... ci credo che sia arrabbiato.












...yoonie...
hey guyz sono tornata! (forse)
in questo periodo faccio alti e bassi un po' in tutto quindi non vi prometto di ritornare ad aggiornare quotidianamente...
però proverò a trovarmi dei piccoli spazi per continuare a scrivere
ps: grazie a chi ancora mi segue e legge le mie storie TT ♡ <3

𝑯𝒐𝒎𝒆 || bangtanWo Geschichten leben. Entdecke jetzt