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pov: Jungkook

Arrivo a casa nell'esatto momento in cui i miei se ne vanno.

"Perchè avete chiamato me e Yoongi?"

Chiedo mentre mio fratello sembra sempre più disinteressato.

"Prenditi cura del maggiordomo Jungkook."
Sorride Eomma Jin, prendendo sottobraccio Namjoon e dirigendosi al lavoro.

"Ma non dovrebbe essere lui a prendersi cura di noi?"
Domanda sbuffando Yoongi.

Alzo le spalle avviandomi in cucina, ma mi fermo non appena sento due voci.

"Chiamami Hobi. Dobbiamo lavare i piatti prima che i ragazzi tornino... lo sai fare?" 

La voce di Hoseok appare molto più cupa e leggermente ambigua.

Mi sporgo dalla porta e sobbalzo leggermente vedendo un ragazzo schiacciato contro il mobile dalla figura di Hoseok.

"Ehem..."
mi schiarisco la voce in modo che si accorgano della mia presenza, ma non appena riconosco la figura nascosta da Hoseok mi maledico per non aver fatto una foto prima.

"Sei tu!"
"Sei tu."
Diciamo all'unisono io e quel ragazzo di cui non so ancora il nome.

"Che c'è, hai cercato un nuovo lavoro a causa del tuo capo molestatore oppure voleva che gli offrissi un altro tipo di servizio?"

Ridacchio sfottendolo, avvicinandomi sempre di più

"Sei davvero-"

"No no tesoro, non puoi dirmi nulla o i miei genitori ti licenzierano. Non vorrai perdere anche questo lavoro giusto?"

Rotea gli occhi all'insù e torna a lavare i piatti con Hoseok mentre Yoongi è rimasto imbambolato a guardare il nuovo ragazzo.

"Yoon? che hai?"
Lo richiamo vedendo che lo stava fissando da un po' troppo.

"Eh? Ah...no niente..."
Sospira, lancia un ultima occhiata al ragazzo in cucina e torna di sopra in camera.

"Biondino!"
Richiamo il maggiordomo

"Dimmi." Dice senza neanche girarsi.

"Vieni a pulire la mia stanza dopo, e muoviti che sta sera ho ospiti."

Vedo che sibila qualcosa tra i denti che fa ridere Hoseok ma non mi intrometto, anche se ho la sensazione che abbia appena detto qualcosa su di me.

Passo buona parte del pomeriggio in camera a mangiare cibo spazzatura e guardare drama, finchè non sento le voci di qualcuno parlare nella camera poco distante dalla mia.

Apro leggermente la porta, evitando di fare rumore in modo che possano scoprirmi.

"Hey scusami...tu...sei Taehyung?"

È la voce di Yoongi a parlare... cosa vorrà mai da quel strambo maggiordomo?

"Si...ci siamo mai incontrati prima per caso?"

Mi sporgo leggermente dalla stanza e vedo Taehyung con in mano la federa del cuscino mentre Yoongi gli tiene entrambe le mani sulle spalle e si avvicina per dirgli qualcosa all'orecchio.

che stanno facendo? Non sarà mica lui il ragazzo di cui è innamorato Yoongi vero?

Dopo circa due o tre minuti che stanno in quella posizione, il biondo prende una mano di Yoongi tra le sue e la accarezza dolcemente mentre Yoon sembra sul punto di piangere.

"Mi dispiace Taehyung."

Dice Yoongi tra le lacrime mentre si piega in ginocchio e si inchina in segno di rispetto.

ma quello lì è mio fratello?

Il maggiordomo si piega alla sua altezza e lo abbraccia, lasciando che si sfoghi sulle sue spalle.

Quando Yoongi si rialza aiuta Taehyung e lo ringrazia ancora una volta prima di andare di nuovo di sotto a dormire sul divano.

Esco dalla mia stanza e mi avvicino a quella di mio fratello, dove Taehyung sta rifacendo il letto.

Lo osservo da dietro la porta socchiusa mentre cerco di inventarmi qualche scusa se mi dovesse scoprire.

"Che ci fai qui?"

ecco appunto

Sobbalzo leggermente ma cerco di mantenere la mia aria da duro.

"Ti ero venuto a cercare per dirti di fare camera mia."

Mi squadra dalla testa ai piedi con i suoi occhi da cerbiatto e si appoggia alla porta con la federa in mano.

"Ah si? allora perché mi hai guardato fino ad ora?"
ghigna.

sto bastardo.

"Volevo solo accertarmi che non rubassi nulla."

tiè

"Ho bisogno di soldi, è vero, ma mica così tanto da dover arrivare a questo." dice lanciandomi il cuscino in faccia.

Stavo per replicare quando mi blocca una seconda volta.

"Vado a fare camera tua, tu rimetti il cuscino sul letto."

Sta per andarsene ma lo prendo per il polso e lo scaravento contro il muro.

"Ascoltami nanetto, in questa casa ci vivo io e ti pago io, quindi tu mi porti rispetto e fai quello che ti dico -gli spingo il cuscino sul petto- e non azzardarti mai più a trattarmi come se fossi al tuo livello, offesa più grande di questa non esiste."

La sua faccia in questo momento è mezza scioccata e anche rossa, forse a causa dell'imbarazzo o forse per il mio braccio che schiacciava sul suo petto.

"Spero tu abbia imparato la lezione."

Detto questo mollo la presa e me ne vado di sotto con le mani in tasca e la pura soddisfazione in faccia.

𝑯𝒐𝒎𝒆 || bangtanWhere stories live. Discover now