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Tre Anni Dopo

Lifen se ne stava in piedi davanti alla finestra del suo ufficio a fissare il temporale attraverso la grande vetrata dietro la scrivania. La stanza in cui si trovava era in penombra, l'unica fonte di luce era un caminetto che scoppiettava rigoglioso a fianco della della scrivania e la luce calda delle lanterne appese, rendevano il tutto più accogliente. Davanti al camino c'era pure un divanetto rosso con tavolino da caffè dove era solita sedersi dopo un lunga giornata o per leggere o per passare del tempo con il suo compagno, Liubing.

La Battaglia non era ancora iniziata.

Anche dopo tre anni lifen estiva ancora ad attaccare per prima dal momento che molte vite erano nelle sue mani.

Agli altri, per nascondere questa paura aveva detto che semplicemente stava aspettando il momento giusto per attaccare, quando il bersaglio era più vulnerabile, anche se quando le spie tornavano raccontavano di mura e fortificazioni sempre più impenetrabili

Almeno una cosa bella era capitata, si era innamorata, anche se c'era voluta una vita

("Credimi Hua-jie, ci ha messo meno del previsto."

"Già, jiejie, io ci ho pure perso soldi..."

"Sei tu hai deciso di scommettere con me, A-Chen, non io. Era tutto a tuo rischio e pericolo."

"A-Shui!!!")

Con Liubing, infatti,non c'era niente di logico. Si erano punzecchiati fin dalla prima missione, ma in qualche modo erano riusciti a collaborare in modo abbastanza efficace,grazie anche ai loro poteri che si completavano a vicenda.

La loro linea d'azione principale era Liubing trova le informazioni, Lifen il colpevole. Tutto sembra procedere bene fino a quando, -sfiga vuole- Lifen fu ferita durante una missione che portò il ragazzo a realizzare i suoi sentimenti e a confessarsi due mesi dopo.

"Ehi, tesoro"chiamo Liubing entrando nella stanza.

Parlando del diavolo...

"Ehi, amore" disse Lifen senza levare lo sguardo dalla finestra.

"Tutto ok? Sembri preoccupata per qualcosa."

Sono solo spaventata dall'avanzare del tempo e dalla sorte dei miei genitori.

"No, sto bene."

"Si certo, e io sono l'imperatore."

"Sarai Re un giorno, lo sai questo vero?"

"Si, lo so,ma ora sul serio, che c'è?" chiese Liubing abbracciano Lifen da dietro

"Ho un brutto presentimento."

"Non sei incinta vero?"chiese lui squadrandola velocemente

"NO! Cristo, sii serio un attimo!" esclamò lifen colpendolo sul braccio

"Ok ok, scusa. E comunque una cosa seria però"

"Smettila" lo fulminò

"va bene, la smetto"

"Era ora"

"Cosa pensi che sia.?

"Di sicuro non un bambino" disse lifen prendendosi gioco di Liubing

"Ora non fa più ridere ora" disse liubing offeso.

"Invece si!"

"E ti credo sei tu che ti diverti! Non è giusto "

Lifen si girò e abbracció LiuBing correttamente, continuando a ridere.

"...ok si e un po divertente...hahaha...non cambiare mai Principessa... Ti amo" sospirò Liubing

"Ti amo anch'io"

"Bene, vieni ti ho preparato il tè e i dolcetti alla crema."

"Ti vuoi la mia morte."

"Mai amore. A chi dare fastidio sennò? Xian Du mi ucciderebbe prima che possa anche solo provarci."

"Giusto"

I due presero le tazze che aveva portato Liubing e si sedettero sul divano a chiacchierare, ridere e prendersi in giro fino al sorgere della luna, la quale sembrava aver spazzato via tutte le nubi.

O almeno sembra.

FINE.

THE QUEEN'S ACE: RISE OF FALLEN QUEENWhere stories live. Discover now