30. Momenti di verità

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Vi diranno che non siete abbastanza. Non fatevi ingannare, siete molto meglio di quello che vi vogliono far credere.
PAPA GIOVANNI PAOLO II

Andrea's POV

«Eva se continui a muoverti così non riesco a vedere nulla!» sbraito a bassa voce, cercando di farmi spazio per scorgere quei due, ma Eva continua a spostarsi tra i vasi della serra.
«Adam, fa silenzio! Vuoi che ci scoprano?»
«Se tu stessi ferma e mi facessi vedere...»

Oltre ad Angelica, anche noi siamo usciti alla ricerca di Michele e quando finalmente li abbiamo trovati, al posto di farci gli affari nostri, siamo rimasti ad origliare.

«Ecco, da qui li vediamo bene» afferma vittoriosa.
Guardo davanti a me e finalmente riesco a vedere Michele, che osserva con occhi sognanti Angelica mentre scruta il Cielo.
Amico, ormai ti abbiamo perso!

[...]

«Si stanno baciando, sotto le stelle! Che cosa romantica!» Eva lancia un semi gridolino emozionata.
«Ssshhh! Vuoi interromperli?» Le tappo la bocca con la mia mano, mentre lei borbotta qualcosa di incomprensibile.

Era ora che palle d'oro facesse un passo verso di lei, a momenti mi cresceva la barba.

Levo la mano dalla bocca di Eva e le mimo il gesto del silenzio.

«Forse è il caso di lasciarli da soli...», bofonchia la donna al mio fianco, «magari hanno bisogno di privacy per...»

Mi scappa una mezza risata sarcastica.
«Non è proprio questo il caso. Più del bacio non andranno avanti, fidati!»
Eva mi fissa perplessa «Davvero?»

«Certo! Eva, ancora non hai capito? Qui siamo alla pari di "sesso dopo il matrimonio"» enfatizzo piegano le dita, simulando le virgolette.
«Esistono ancora persone così?» chiede perplessa.
«A quanto pare... Sembra assurdo, vero?» ribatto un po' sorpreso anche io.
«Beh, allora possiamo restare ad ascoltare.»

Dopo qualche minuto, il silenzio viene interrotto dalla voce di Michele «Mio padre, mio padre è Riccardo De Angelis.»

«Cazzo!»

Mi sbatto una mano sulla fronte, non posso credere che lui glielo abbia detto in un momento del genere. Il viso di Angelica si irrigidisce e lo osserva con un'espressione sconvolta.

Al mio fianco sento un improvviso fruscio, Eva scatta piedi come una molla.
È impazzita?
Le afferro il polso e la tiro con forza, verso di me. Facendo questo gesto, alcuni vasi cadono creando un forte tonfo.

Merda!

«Sei pazza? Ci facciamo la figura dei guardoni! Resta giù.»
«Non me lo aspettavo, Michele mi ha preso alla sprovvista.»
A chi lo dici, siamo tutti sconvolti.

«Cosa è stato?» percepisco la voce di Michele, mentre Angelica continua a fissarlo come se fosse in trans.
Lui si alza e fa qualche passo verso di noi, oscurando la visuale di Angelica, che è alle sue spalle.

Porca.Puttana.

Afferro la mano di Eva e la trascino verso l'uscita. Il che è abbastanza difficile perché restiamo accovacciati per non farci vedere.
Avanziamo di corsa, per quel che possiamo, poiché in questa posizione è alquanto difficile. Sembriamo degli gnomi pronti a sgambettare verso l'uscita.
Corriamo senza voltarci, finché non siamo fuori dalla serra.
Appoggio l'indice sulla mia bocca, per far capire a Eva di stare ancora in silenzio. Mi volto per vedere se ci hanno scoperto e dalla vetrata Michele è di spalle che parla con Angelica.

Non si è accorto di nulla. Meno male! Deve averlo distratto lei. Grazie sorella! Ti devo una figura di merda.

Angelica pronuncia qualcosa con apparente calma ma i suoi occhi sono indecifrabili: un mix di tristezza, nostalgia, delusione e paura. Abbassa lo sguardo, indietreggia e supera Michele allontanandosi verso l'uscita, mentre lui sta di spalle in una rigida postura che non promette nulla di buono.
«Ok, forse è il caso che andiamo via. Credo vogliano riflettere da soli.» Eva pronuncia quelle parole, mentre li osserva preoccupata e andiamo via.

Non Sarai Mai AbbastanzaOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz