Prologo

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8 years ago:

Rhys' pov:

Guardarla compiere quegli atti così brutali e crudeli mi si spezza il cuore.
Guardarla diventare la persona che ha sempre odiato e temuto di diventare mi lacera completamente dentro.

Sto guardando la mia piccola Daphne uccidere i propri genitori con un coltello.
Sto guardando la mia piccola Daphne diventare un mostro.

No, lei non sarà mai un mostro ai miei occhi.
Non lo sarà mai!

Lei rimarrà per sempre la mia piccola Daphne.
La Daphne con cui andavo sempre a rubare i gelati dal piccolo bar che stava alla fine della strada, la Daphne con cui andavo sempre in spiaggia e costruivo i castelli di sabbia, la Daphne con cui riuscivo ad essere me stesso, l'unica persona che mi rendeva e rende felice.

So che dietro a questi atti malvagi c'è una spiegazione. So che dietro a questi atti, c'è una ragazzina che è stata brutalmente ferita.

Eppure non riesco più a vederla come prima, non so il perché.
Sta compiendo degli atti davvero brutti e solo a guardare quella scena mi viene da vomitare.

Il modo in cui accoltella i suoi genitori mi fa gelare i nervi e mi lascia senza parole.
Mi suscita un'estrema curiosità. Voglio sapere il perché.

Nel suo sguardo non vedo né rimpianti né tristezza, è felice di quello che sta facendo e il mio stupore è lampante, eppure cerco di rimanere calmo e non allarmarmi tanto. Non voglio creare altri danni.

I miei pensieri vengono interrotti quando avverto la sua presenza dietro di me.
Si avvicina a me a passo felpato e si affaccia, guardando quello che succede a casa Jones con paura e stupore.

Senza neanche aspettare una mia risposta mi fa girare nella sua direzione.
«Cosa aspetti a chiamare la polizia? Sei diventato matto o cosa? Quel mostro che reputi la ragazza che ami sta letteralmente uccidendo i suoi genitori in modo brutale e tu rimani qui impalato a non fare un cazzo?» tuona con voce seria e arrabbiata, facendomi raddrizzare tutti i peli.

Non voglio chiamare la polizia.
Non posso metterla in pericolo e mandarla via, non posso e non voglio.
Non voglio mandarla in quel posto così brutto e orribile.
Ci sarà un motivo per cui sta facendo quel che sta facendo.

«Mamma, non-» la mia frase viene interrotta da un schiaffo in pieno volto. Deve sempre usare la violenza. La odio.

«Non voglio sentirti fiatare. Muoviti a chiamare la polizia.» ordina esplicitamente, porgendomi il telefono.

Con mani tremanti e insicuro prendo il telefono e digito il numero della polizia.
Resto a fissare il numero per qualche minuto e quando sento mia madre imprecare, clicco sul numero e la chiamata parte.

«9-1-1, qual'è l'emergenza?»

«Vorrei denunciare 2 omicidi.» dico, girandomi verso la finestra. I miei occhi incontrano i suoi blu e verde, facendomi perdere un respiro.

Merda.

Dopo neanche 10 minuti sento le sirene della polizia. I miei occhi saettano sulla casa Jones, dove noto i 2 copri della signora e signore Jones inermi a terra. Daphne è ancora stesa a terra accanto ai cadaveri, con ancora l'arma del delitto in mano.

Così senza neanche penarci su 2 volte esco da camera mia con ancora il telefono in mano. Scendo al piano inferiore e metto le prime ciabatte che trovo davanti e poi esco fuori.

Vedo gli agenti di polizia uscire da casa Jones con Daphne ammanettata e incontro il suo sguardo da maniaco pazzo.

L'agente che la tiene ammanettata la porta fino alla macchina della polizia e prima di infilarla nella macchina, Daphne si gira verso di me e grida:

«Quando ritornerò sarò il tuo inferno personale, traditore e credimi che a tempo debito farai la stessa fine dei miei genitori.
Ti ucciderò con le mie stesse mani.
Sei morto, Johnson.»

Hola amigas, ecco a voi il prologo.
Cosa dire? Abbastanza movimentato, diciamo.

Se vi è piaciuto lasciate una stellina e un commento per farmi sapere cosa ne pensate.🤍

Ci vediamo su ig per commentare il capitolo: biondaxstoriies.

Alla prossima :)

Anna.

Deadly HeartsWhere stories live. Discover now