19 ~Cluedo~

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Avviso!! Nel testo ci sarà una canzone, e sarà proprio questa qui sopra. La canzone si chiama Cluedo, e di JoelB ed è un cantante che fa canzoni fantastiche! Vi consiglio di andarlo ad ascoltare, ora vi lascio alla lettura!

Nick si trovava esattamente davanti a me, poggiato sullo stipite della porta con una pistola in mano. <Tu..> <Esatto, bambolina> quel maledetto soprannome, che nervi!

Di colpo il suo volto si incupì, una figura dietro di me spuntò. Nick guardò essa, spaventato, poi guardò di nuovo me. <Non finisce qui, puttana>. Cercai di andargli addosso, ma Alastor mi prese per le spalle, bloccandomi e facendo scappare quel codardo.

<Lasciami! Devo fargliela pagare a quello stronzo!> la sua presa diventò più rigida, la mia schiena si poggiò al suo petto. Le farfalle nello stomaco continuavano a svolazzare in libertà.

<Calmati..> la sua voce era bassa, le mie gambe rischiarono di collassare. Più il suo corpo sfiorava il mio più mille reazioni creavano il cedimento della mia sanità mentale.

Mi voltò verso di lui e iniziò a farmi volteggiare, il suono delle urla diminuì, e così la musica ripartì, come se niente fosse accaduto.

La gente continuava a spingere, tant'è che mi dispersi tra la folla. Mi guardai intorno per cercare la figura di Alastor, ma di lui nemmeno l'ombra. Andai al bar dell'hotel per versarmi da bere, e per fortuna dietro al bancone c'era Husk.

Mi misi a parlare con lui, fin quando non vidi il cervo ballare con un'altro demone, penso si chiami Rosie. La gelosia iniziò a scorrere nelle mie vene, ma non lo diedi a vedere, continuai a far finta di niente e a parlare con il gatto.

***

Era ormai il quinto drink bevuto di seguito della serata, la testa mi girava e la vista mi si offuscò sempre di più. Non capivo ormai più nulla, ero andata. <Vedi Husk, ho sempre provato dei sentimenti per Alastor da quando ci conosciamo, solo che non riesco a confessarglieli perché non vorrei fare la figura della scema>.

Confessai, mentre nella mia mano destra tenevo il bicchiere pieno del liquido che stavo bevendo. Dissi quelle parole con tranquillità, ma non mi ero accorta che dietro avevo il diretto interessato..

***

Mi svegliai nel mio letto con un mal di testa enorme, indossavo il pigiama, che strano. Mi alzai ed uscì dalla stanza, camminai lungo il corridoio, finché non passai davanti la porta di Alastor. <È successo tutto come previsto, mi ha seguito come un cagnolino> parlava di me?

<Malìa è troppo stupida per capire, non ci rovinerà i piani> parlava di me! Quel grandissimo bastardo! Ti sei fidata l'ennesima volta della persona sbagliata. Delle lacrime si fecero spazio sul mio volto, bagnandomi la guancia.

Tornai in camera mia e mi feci una doccia calda, la testa mi faceva ancora male, mi immersi nella vasca e rimasi per circa dieci minuti lì dentro. Mi vestì al volo e scesi di sotto, dove vidi il cervo con in volto il suo solito sorriso a trentadue denti.

Il sangue mi ribollì nelle vene, mi avvicinai con passo accelerato verso di lui. <Oh, mia cara, buongio-> non fece in tempo a finire la frase che si trovò incollato al muro da alcuni tentacoli. <Brutto stronzo! Mi hai solo usata per il tuo stupido piano!>.

Vidi il volto di Alastor incupirsi, esatto coglione, ho capito tutto.

<Hai mentito troppe volte, non credo più ad una tua parola.
Vorrei buttarti giù, come questo cocktail, sembri argento ma sei carta stagnola. Hai frantumato ogni tua possibilità, non te ne accorgi ma ti stai spengendo>.

Alastor continuava a guardarmi, senza emettere nessun suono, mi ascoltava e basta.

<Troverai qualcun altro che ti ascolterà, guardami negli occhi vedi sto impazzendo>
Ed era vero, ormai nella mia testa c'era solo caos.

<Ma lui si crede duro, dicendomi che è sempre stato un gioco, è troppo facile. Ma se siamo un gioco noi siamo Cluedo> <E dimmi, chi è la vittima?> Alastor si decise a parlare. <Ora te lo spiego>. Iniziai ad avvicinarmi a lui con passi lenti.

<Sei tu che, hai fatto a pezzi tutto e non sai perché, baby guarda il sangue come scorre, sul candelabro ed è già mezzanotte. Nessuno vede dai alla fine è meglio> Un flashback di quella sera mi rivenne in mente. <Scegli tu dove lasciare il coltello, se nel soggiorno o la sala da ballo, è tutto vero e tu sei, falso come in Cluedo>.

Alastor rimase di stucco davanti alle mie parole, ma non così tanto da evitare di rispondermi.

<Ma cosa vuoi ancora da me? E dimmelo adesso che, questi lampioni ora sono spenti> di colpo la luce se ne andò, me lo ritrovai faccia a faccia, <Non conteranno un cazzo i tuoi sentimenti>.

Mi paralizzai, quelle parole erano più dolorose di un coltello. <Ho cancellato ogni mia fragilità, non me ne accorgo ma mi sento spento anch'io. Troverai qualcun altro che ti mentirà, magari uno che lo farà meglio>.

<Ma lui si crede duro, dicendomi che, è sempre stato un gioco, è troppo facile. Ma se siamo un gioco noi siamo Cluedo> <E dimmi, chi è la vittima?> <Ora te lo spiego>.

<Sei tu che, hai fatto a pezzi tutto e non sai perché, baby guarda il sangue come scorre, sul candelabro ed è già mezzanotte. Nessuno vede dai alla fine è meglio, scegli tu dove lasciare il coltello, se nel soggiorno o la sala da ballo. È tutto vero e tu sei falso come in Cluedo>.

Alastor si avvicinò sempre di più a me, <Tanto non tornerai> dissi io, con voce delusa. <Infondo già lo sai, tutta una messa in scena> rispose lui. <E tu non mi amerai, mi amerai> i miei occhi si fecero lucidi.

<E dimmi dove sei> <Fatti glia affari miei, dai tira i dadi un'altra volta tanto so che poi saranno solo cazzi miei> dissi decisa.
<Sei tu che hai fatto a pezzi tutto e non sai perché, baby guarda il sangue come scorre, sopra il mio viso e il cuore già non batte.

Nessuno vede dai alla fine è meglio, perché eri tu quello con il coltello, e nel soggiorno o la sala da bagno è tutto vero e baby, hai vinto tu a Cluedo>. Gli voltai le spalle e uscì fuori dall'hotel, lasciando tutti gli altri sorpresi dalla nostra "discussione".

My Dear // Alastor x ReaderWhere stories live. Discover now