🔹Shikata ga nai 🔹

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Non scordare:
noi camminiamo sopra l'inferno,
guardando i fiori.

Kobayashi Issa
(1763-1828)

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Entro nel grande Pub 101.
Quello era un luogo diverso da quello che avevo frequentato l'altra volta.
La sala è molto grande dove ogni essere umano può essere se stesso.
Chi si diverte a ballare, chi si trova seduto vicino alla zona bar e chi è alla ricerca di un nuovo amore... Anche meglio detto una botta e via.

Stavolta avevo indosso una felpa di color nero che mi potesse coprire il più possibile il mio corpo assieme a dei jeans strappati e le mie affidare scarpe rosse.
Indossavo come tutti gli altri la spilla che indicasse la mia sessualità, per essere precisi la mia bisessualità.

Vado alla ricerca di un posto libero su cui appartarmi. Non ho le forze e tantomeno batterie sociali a sufficienza per fare conversazione. Avevo deciso di unirmi al gruppo di Sato, ma non la vedevo da nessuna parte quindi ho optato per rimanere in disparte.
La musica continua a rimbombare a tale volume che non riesco più a riconoscere le figure nella sala. Colori sfavillanti, odori nauseanti e passi barcollanti dei primi ubriachi della serata.

Il mio occhio attento, però, cade su una zona diversa dal resto del pub. Una zona VIP in cui potevi entrare con un pass speciale che io stranamente possedevo.
Mi faccio spazio, facendo attenzione a non schiacciare il piede di qualcuno o fare cadere quale drink.
Finalmente, fra spinte e scuse, arrivo alla zona, mostro il biglietto ed entro.
L'area sembra totalmente diversa in cui varie coppie si stanno dilettando in quello che io chiamo acrobazie fra due.

Gli occhi, però, cadono immediatamente sui capelli biondi cenere che osservano attentamente i movimenti di Todoroki.
Sembra una persona totalmente diversa mentre si diletta a ballare con Kacchan che tiene le sue gambe abbastanza divaricate. Sembra che si stia mordendo il labbro inferiore.
Todoroki può essere apatico all'esterno, ma in quella discoteca rappresentava il fuoco più ardente di tutta la sala.
Il mio cuore batte a mille nel vedere Kacchan così pervaso dagli ormoni, mentre l'altro continua a muovere il bacino ed avvicinarsi sempre di più alle labbra di quello seduto.

Le loro bocche quasi si sfiorano, ma senza toccarsi. Sembra una tale lotta fra attrazione e lussuria tale che quasi sento il tempo fermarsi.
Kacchan si merita di essere felice e a quando pare ci era riuscito.
Ero stanco di sperare in qualcosa.

La vita va avanti mentre io realizzo che sono rimasto indietro.
Ho perso il mio migliore amico per sempre, non avevo più possibilità di ritornare indietro ma solo proseguire.
Vorrei tanto baciarlo, solo per sperimentare un'ultima volta la sensazione di amore che cresceva dentro di me, ma non ero così egoista da rubarlo dal suo attuale ragazzo.
In tutto ciò, però, non mi accorgo che gli occhi di Kacchan si sono girati verso i miei.
Nonostante mi fossi nascosto ogni singola ciocca di capelli, lui era capace di riconoscermi in una folla. Non era da stupirsi, mi aveva osservato da anni mentre a me sembrava di vederlo per la prima volta.

Posa il bicchiere di lato, sussurra qualcosa a Shoto e poi preme le sue labbra sulle sue.
Il bacio sembra innocuo, ma poi entrambi girano e i loro occhi si puntano diretti sui miei.
Non capisco il perché di questo gesto.
Mi sembra di essere a due centimetri da loro, ma in realtà mi trovo dall'altra parte della sala.
Gli altri presenti non ci fanno molto caso, continuando le loro acrobazie con i loro partner.

Io ingoio pesantemente, faccio un passo indietro e poi un altro e corro via.
Quel solo contatto fra i due mi aveva fatto divampare l'intero viso a tale temperatura che ho smesso di funzionare correttamente.
Quasi faccio cadere alcune persone mentre mi faccio spazio nell'uscire dalla discoteca, ma vengo fermato.

Whispered Words {BakuDeku} Where stories live. Discover now