Patrizia

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Il sole filtra attraverso le persiane di legno, disegnando strisce luminose sul pavimento in cotto, ancora originale di quando lei era bambina. Patrizia con i suoi ottantanove anni portati con vitalità, è già in piedi intenta a preparare la colazione per sé e per Luna, il suo Golden Retriever. 

Sull'ampio tavolo di legno col ripiano in marmo della cucina si trova la frutta che le ha portato il suo amico e vicino di casa Tarcisio, la tazza col latte fumante, ciotole e stoviglie usati per la ricetta del pulmcake che ora è nel forno spento e l'aroma è sparso per tutta la casa. «Fammi un po' vedere come lo decora» dice a se stessa Patrizia, inforca gli occhiali e pigia sul triangolo in centro allo schermo. Dalla parte opposta esce una musichetta e si vedono le mani abili del cuoco che tagliano le fette e le dispongono su diversi piatti per poi decorarne uno col cioccolato, uno con dello sciroppo, uno con la marmellata e qualcuno con la frutta, crema, panna. Patrizia guarda le immagini rapita e dimentica il latte che beve freddo.

Luna entra in casa dalla portafinestra lasciata aperta, si siede davanti la padrona, e le mette il muso sulle ginocchia: il suo modo per chiederle di uscire. Una volta si girava su se stessa in modo frenetico, ma i gli anni sono passati anche per lei.

La casa di Patrizia è una costruzione a ridosso delle mura della vecchia fortezza che caratterizza il paese, una di quelle case coi muri spessi e la porta d'ingresso stretta. Proprio davanti il suo portone passa uno dei sentieri più battuti dagli escursionisti in vacanza, l'ideale per le passeggiate di Luna. In quel primo tragitto si incontra di tutto: altra gente che porta fuori il cane, chi fa jogging, chi raggiunge le biforcazioni per i sentieri più impegnativi, raramente giovani in mountain bike, solo quelli che non hanno letto bene le indicazioni e hanno preso il sentiero sbagliato.

Al bivio Patrizia e Luna girano a destra, dove si trova il cancello della campagna di Tarcisio. L'uomo è di schiena a controllare la posta, ha gli abiti "buoni", Patrizia capisce che sta andando in paese «Tarcisio, dove vai?»

L'altro alza lo sguardo e abbozza un sorriso «Mio figlio, mi ha iscritto a un corso. Te puoi capi'» 

 0171Che corso?» chiede la donna curiosa, datoche Tarcisio è conosciuto per essere un burbero solitario che pensa solo agli animali e alla campagna.

«Per internet, sai che vendo le uova su quell'affare, no?»

«Sul computer?»

«Ecco, dice che devo imparare a usarlo. Ma non so. Vieni anche te?»

Patrizia ci pensa, in effetti lei, rispetto gli amici, non ha grossi problemi a usare il computer, però imparare a usarlo meglio non le dispiacerebbe, «Sai che mi interesserebbe proprio? Dici che posso venirci con Luna?»

«Mah! Io vado solo a vedere...» con le mani callose apre lentamente un foglio accartocciato in una tasca e lo porge a Patrizia «Ecco, è questo.» s'incamminano restando sul bordo, in questa parte di strada passano le macchine, poche, ma passano. PAtrizia, infatti, mette il guinzaglio a Luna. 

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⏰ Last updated: Apr 17 ⏰

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