VII «il bunker abbandonato»

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SPAZIO AUTRICE

Ciao ragazzi, come state? Spero bene. Prima di iniziare il capitolo, volevo darvi un avviso importante. Innanzitutto, volevo ringraziarvi di cuore per tutto il vostro supporto. Ricevere i vostri messaggi e i vostri complimenti sulla storia mi rende davvero felice, e voglio che sappiate quanto significhi per me. Ma non sto scrivendo questo solo per dirvi grazie.

In molti di voi mi avete chiesto se ci sono giorni precisi in cui pubblico i capitoli, poiché a volte li pubblico prima e a volte più tardi. Beh, la verità è che non ho giorni fissi. Anche in questi giorni, potrebbe capitare che io pubblichi un capitolo anche dopo una settimana dall'uscita del precedente, poiché si avvicinano gli esami di maturità e devo dedicare più tempo allo studio. Oltre allo studio, ci sono anche il lavoro e la scuola guida, quindi vi chiedo di essere comprensivi🥹

Detto ciò, ecco finalmente il capitolo tanto atteso. Per qualsiasi cosa, i messaggi in direct sono aperti. Grazie mille ragazzi, vi voglio bene ciao ciao!🫶🏼🫧



Nel silenzio notturno, illuminati solo dalla luce fioca delle stelle, Dadda ed Eva erano seduti sulle scalinate di casa. L'aria era carica di tensione, come se l'atmosfera stessa aspettasse ansiosa di sentire la storia che avrebbe infranto il quieto equilibrio della notte.

"Io e Clara ci siamo conosciuti circa 7 anni fa," cominciò a dire il ragazzo. "Ricordo ancora il nostro primo incontro. A farmela conoscere è stato un caro amico mio e di Simo. Ricordo che Simo l'ha sempre odiata," disse facendo una leggera risata pensando ai vecchi ricordi dei numerosi litigi inutili causati tra Simo e Clara. La frase portò via una risata anche da parte di Eva, che ascoltava in silenzio con gli occhi fissi su di lui.

"Quanto tempo siete stati insieme?" chiese lei. Silenzio. "Sei anni," rispose dopo un po'.

La ragazza lo guardò con dispiacere; non aveva mai visto Daniel così triste, soprattutto per una ragazza. Data la sua bellezza, la sua sicurezza e la sua simpatia, Daniel poteva avere tutte le ragazze che avrebbe voluto. Era, difatti, soprattutto negli ultimi due anni, grazie alla fama per i video insieme a Riccardo, il più desiderato da tutte.

"Cosa è successo?" chiese nuovamente la ragazza. Daniel tirò un sospiro forte. "È una cosa che mi domando anche io."

Eva lo guardò con sguardo interrogativo.

"Dopo due anni della nostra relazione, Clara si è dovuta trasferire a causa del suo lavoro. Abbiamo deciso di continuare la relazione, siamo stati lontani per mesi, ma quando è tornata, lei era..." Si fermò per trovare un aggettivo adatto per quella situazione ancora confusa per lui.

"Diversa," disse lei. Il ragazzo acconsentì.

"Era cambiata in tante cose, solo, non in positivo. Aveva iniziato ad arrabbiarsi per tutto, aveva iniziato a screditarmi in ogni situazione, e io non capivo per quale motivo. Mi sentivo..." Il ragazzo venne interrotto all'improvviso.

"In trappola," disse Eva, completando il suo pensiero, "cercavi di capire se la colpa fosse tua o meno," continuò lei, fissandolo negli occhi con una determinazione che lo colpì profondamente.

Daniel si sentì compreso da quelle parole, ma la domanda sorgeva spontanea. Perché Eva lo capiva così pienamente? La sua comprensione sembrava oltrepassare le semplici parole, penetrando nel suo animo come una luce che rischiarava i suoi pensieri più oscuri. Era come se lei avesse letto la sua mente, scoprendo ogni incertezza e ogni timore nascosto.

Daniel guardò Eva con un misto di meraviglia e confusione dipinte sul suo volto. "Come fai a capire una situazione del genere?" chiese, cercando di comprendere il mistero dietro alla sua sconcertante capacità di penetrare nei suoi pensieri più intimi.

Quel filo che ci unisceDonde viven las historias. Descúbrelo ahora