«Nonno!» mio figlio esclama, correndo verso mio padre che lo attende a braccia aperte. La gioia splende nei suoi occhi, e il mio cuore si.
«Ehi, principessa, quando volevi dirmi di essere a Milano?» chiede mio padre, il suo sorriso radente trasmetteva utto l'amore che prova per me.
«Lo sai quanto è difficile organizzarsi. E tu, come stai?» domando mentre lui lascia correre via Mateo verso gli spogliatoi.
Papà si avvicina, e insieme ci sediamo sulla panchina, condividendo un momento di intimità e complicità.
«Bene, amore. E tu?» chiede, con premura nei suoi occhi.
«Bene. Hai visto quanto è cresciuto...» rispondo riferendomi al mio piccolo.
«Ehilà!» alzo lo sguardo verso Davide, che si avvicina tenendo nostro figlio tra le braccia.
«Mostriciattolo» dico, stampandogli un bacio sulla guancia e scompigliando i suoi capelli biondi.
Nonostante la nostra relazione era terminata due anni fa, non aveva mai fatto mancare nulla al nostro bambino.. Quel legame di rispetto e affetto ci avrebbe sempre uniti.
«Voglio dormire con papà oggi!» confessa il piccolo, aggrappandosi al collo di Davide, che lo abbraccia forte.
«Eleonora? Come sta?» chiedo, interessata alla sua fidanzata.
Una ragazza splendida aveva trovato, lui ne era follemente innamorato..pensate che la prima persona a cui ha confessato ogni cosa ero io.
«Bene, passa qualche pomeriggio, chiede di te» esclama felice con lo sguardo ancora rivolto a Mateo.
«Javier!» un accento argentino sconosciuto mi fa voltare perdendo il filo del discorso.
«Lautaro!» papà si avvicina al ragazzo abbracciandolo calorosamente.
I miei occhi si erano posati sui suoi tatuaggi, incisi su tutte le sue braccia.
Era lui, quel ragazzo che mi aveva iniziato a seguire su Instagram...
«Vieni che ti presento i miei gioielli!» mio padre lo fa avanzare verso di noi.
«Lei è mia figlia, Lili» i suoi occhi incontrano i miei, e per un istante mi ero persa in quell'abisso scuro.
«Piacere di conoscerti, Lili» mi dice, porgendomi la mano che stringo forte.
«Piacere mio, Lautaro» rispondo, sorridendo, prima di avvicinarmi a Davide e Mateo.
«E lui è mio nipote, Mateo, figlio di quell'idiota di Davide» scherza, ricevendo in cambio uno spintone dall'italiano.
«Finalmente ho il piacere di conoscerti, piccolo!» Mateo nasconde il visino dietro il collo di Davide per poi allargare le braccia verso di me, scoppio a ridere.
«Vieni qui dai» lo prendo tra le mie braccia e gli lascio dei dolci baci.
«Che fai, ti vergogni di Lautaro? Qualche volta ti porto a giocare con sua figlia» chiede Davide a Mateo che continua a nascondersi.
Anche lui ha una figlia...
«Magari tra timidoni si sanno comprendere»rispondo, ridendo insieme a loro.
«Guarda che non ti fa niente, non è vero?» Lautaro alza le mani in segno di difesa facendo voltare mio figlio che gli sorride.
«Ciao» pronuncia prima di chiudere gli occhi lentamente.
«Meglio se lo porto a dormire..» sussurro dondolandolo leggermente.
«Si dai, fammi sapere quando sei a casa» annuisco alle parole di Davide che lascia un tenero bacio sia a me che a Mateo ormai tra le braccia di Morfeo.
«È stato un piacere conoscerti, Lili» afferma Lautaro.
«Piacere mio, spero di vederti spesso dato che ormai mi sono trasferita definitivamente qui»
