27.Papà

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Leggete il mio spazio autrice please!
Erano le 10.30 quando decisi di scendere al piano di sotto.

Trovai Niall poggiato sul bancone della cucina che beveva un caffè fumante ancora in pigiama perciò, vedendolo assonnato, decisi di salutarlo con un leggero sorriso.

"Ei Sam, ho visto Lou uscire poco fa da qui contento.Cosa é venuto a fare?"chiese ancora assonnato
"Ieri Lucas ha avuto la febbre alta e lui si é proposto di venirmi ad aiutare. Ora é in farmacia, deve comperare le varie medicine prescritte"dissi sedendomi accanto a lui
"Ah, e tra voi come va?"chiese curioso
"Tutto bene, anzi, meglio di così! "Dissi sfoggiando uno dei miei più gran sorrisi

"Ma dimmi, ieri sera come é andata con la tua Trisha?"chiesi inveatigatrice
"Ah si...bene"disse ridendo
Qualcos'altro c'era sotto ...
"Solo?"chiesi guardandolo negli occhi
"Okay cuginetta.Ci stiamo frequentando e uno di questi giorni mi porterà dai suoi genitori. Ti va bene la risposta? "
"Ohw che carini"dissi abbracciandolo
"Ma non Lunedì, lunedì a pranzo: tu, i ragazzi, la mia famiglia e quella di Louis siete invitati a un pranzo a casa Horan con sorpresa speciale"replicai
"Eh...ci mancava che mi cacciassi di casa"disse scoppiando a ridere.
Anche io lo feci, la sua risata era davvero contagiosa!

"Come sta il piccolino? "Chiese preoccupato
"Meglio di ieri sera. Ha dormito e ora ha qualche decimo ma, ha la gola infiammata"
"Ahia"disse triste
"Eh, non sai quanto mi so preoccupata ieri"dissi abbracciandolo
"Tranquilla, capita a tutti!"mi rincuorò

Pulii un pò casa, era da tempo che non lo facevo fino a quando trasilii dalla paura.
Stavo pulendo per bene il lavabo della cucina quando due calde labbra si posarono sul mio corpo

"Amore, sono tornato"disse Lou, -menomale che era lui-sorridendo
"Ei non ti ho sentito arrivare, scusa"dissi poggiando la mia testa sul suo torace
"Lucas?"chiese poi
"Su che dorme,tra mezz'ora scendilo giù che deve fare la pappa"
"Agli ordini sergente!"disse Lou rifregandomi e io gli tirai la linguaccia

POV'S LOUIS

Lucas era nel suo lettino sveglio, intento a giocare con i suoi piedini.
Lo presi e lo poggiai sul letto per iniziare a giocare con lui.
Rideva a crepapelle e poi, amava abbracciarmi.
La febbre fortunatamente era quasi scomparsa e Sam era molto più tranquilla.

In farmacia incontrai una coppia di ragazzi con un bambino nel passeggino e le fedi alle dita, subito pensai a me e Sam.
Anche io avrei voluto sposarla, anche se per ora era presto da dire!
Però ero quasi del tutto convinto sul farla trasferire da me.A casa mia.

La casa era abbastanza grande, con due camere per gli ospiti oltre la camera principale, due bagni, cucina con soggiorno e giardinetto recintato.

Pensavo a me e lei con altri bambini.Sono cresciuto in una famiglia numerosa quindi non mi spaventavo di tre o quattro figli.
Sam invece, forse, in questo era più pacata.

Come mi aveva chiesto Sam, dopo circa mezz'ora, raggiunsi la cucina con Lucas.
Sam aveva già apparecchiato la tavola mentre una pastina fumante per il piccolino si stava cuocendo.

Sistemai il principino sul seggiolino e arrivata la pappa iniziò a pasticciare.Era tutto sporco ma sorridente

"Perché Lucas?"chiesi curioso mentre mangiavo le delizie preparate da Sam
"Ehm, in che senso?"chiese curiosa
"Perché Lucas come nome?"richiesi più preciso
"Ah..mi piaceva e poi era l'unico nome più simile al tuo.Non potevo chiamarlo Louis sai, te ne saresti accorto"disse arrossendo
"Amo il nome Lucas"dissi ridendo
Anche lei rise, non volevo imbarazzarla
"Mi farai vedere le foto della gravidanza e..si della vita di Lucas prima dell'arrivo in Irlanda?"chiesi poi
"Oh certo! Ho anche..."iniziò a dire ma si stoppò.
"Cosa?"
"Ho anche i video delle visite ginecologiche e del parto"disse abbassando lo sguardo.
Lì anche io mi rattristai, non accorgendomi che la mia ragazza aveva iniziato un pianto silenzioso

Lucas TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora