𖦹 𝚁𝚎𝚊𝚕𝚝𝚊̀ 𖦹

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Awa'atlu - Reef,
Villaggio Metkayina
21 Anni Dopo

«... Poi i figli dei loro figli andarono a vivere in altri luoghi, e lì si stabilirono per sempre col compagno o la compagna che trovarono lungo la strada della vita. C'era chi scelse la Foresta, chi la giungla, altri le pianure... E fu così che oggi, il nostro popolo imponente ha venti clan. Gli uni diversi dagli altri, ma tutti importanti e uguali per la Grande Madre...»
Concluse Neytiri sorridendo dolcemente mentre accarezzava la testa della piccola Tuk.

La bimba sbadigliò, si stava per addormentare, eppure, come fu anche la mamma una volta, non voleva cedere al sonno: «Questa storia è vera mamma?...» chiese Tuk con vocina biascicante per la stanchezza.

Neytiri le sorrise teneramente e fermò la sua grande mano calda e rassicurante sulla guancia della piccola.
«Bhè, io... Ho sempre pensato che potesse essere vera...»

«Che bello...» biascicò per l'ultima volta la piccola prima di sprofondare nel sonno, lasciandosi andare senza più opporre resistenza.

Neytiri le lasciò un bacio sulla fronte. In quel momento tornò suo marito, ma lei badò di più all'assenza, o meglio, al ritardo degli altri loro figli.
«Dovevano essere già qui a quest'ora...»
Borbottò lei con una vena d'irritazione, alzandosi dall'amaca della bimba e andando a sbirciare fuori dalla loro mauri*, ma nulla.

«Non ti preoccupare, torneranno a momenti. In caso... Sanno già cosa gli aspetta...» disse Jake con sarcasmo velato dalla sua serietà, andando a dare un bacio sulla guancia alla piccola addormentata.


~•°•°•°•~

Kiri amava stare sulla spiaggia dopo che Alpha Centauri era calato lasciando l'oscurità a Polifemo e alle stelle.
Amava stare sulla spiaggia perché le piaceva la freschezza della sera, la sensazione dell'acqua che andava e veniva tra i suoi piedi a causa della risacca e soprattutto amava la bioluminescenza della notte, caratterizzata dalle piante e dalle creature viventi di Pandora.

Kiri sorrideva con sguardo perso e pensieroso verso Polifemo.
Non molto distanti da lei, vicino alla riva, Tsireya e Anitri giocavano a schizzarsi in acqua. Le loro risate arrivavano a malapena alle orecchie della ragazza, che ora era distratta da un'improvviso sciame silenzioso e delicato di Atokirina, circondandola.
Kiri alzò la mano sinistra verso quegli spiriti purissimi, sfiorandone una con le dita. Altri si avvicinarono e le si posarono sulla mano destra.
Poi dopo qualche attimo, ripresero il loro cammino e andarono via sorvolando le teste zuppe d'acqua di Anitri e Tsireya che ridevano come matte.

Kiri tornò ad abbracciare le sue gambe mentre, sorridendo, guardava quelle due divertirsi.
Anitri prese un grande respiro ed affondò tra le calme onde poco alte della riva.
Tsireya voleva imitarla, ma prima si volse verso la spiaggia e disse: «Kiri, unisciti a noi!»
Poi anche lei prese un bel respiro e sprofondò in acqua.

La ragazza sorrise scuotendo leggermente il capo, anche se nessuno poteva vederla o sentirla, disse: «Sto bene così, grazie...»
Da quando suo fratello Neteyam aveva quasi rischiato di morire, qualche mese prima, Kiri non aveva ancora ritrovato un approccio "amichevole" con l'acqua come una volta. Ora era come se avesse paura di entrarci, di sentire Eywa troppo forte, rischiando lei per prima di morire.

Non molto lontana dai suoi piedi che facevano infrangere la risacca contro, sbucò la testa di Anitri all'improvviso facendola sussultare dallo spavento, era distratta a pensare cose sue per i fatti suoi...
Anitri ridacchiò divertita dalla reazione che aveva scaturito dall'amica: «Avresti dovuto vedere la tua faccia!...» ridacchiava la ragazza, intanto anche Tsireya era riemersa.

༆𝐀𝐯𝐚𝐭𝐚𝐫: 𝕃𝕒 ℂ𝕚𝕧𝕚𝕝𝕥𝕒̀ ℙ𝕖𝕣𝕕𝕦𝕥𝕒⁂Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz